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IV Comm: assessore Santoro su nuove politiche per la casa

07.05.2015
16:00
(ACON) Trieste, 7 mag - AB - Non si parlerà più di affitto minimo per gli alloggi ATER, che oggi viene deciso da ogni singola Azienda territoriale, ma di affitto congruo, un sistema regionale unico che terrà conto della posizione economica della famiglia e delle caratteristiche strutturali dell'immobile, ivi compresi i costi per la conduzione e l'accessibilità.

È questa la maggiore novità emersa nel corso dei lavori della IV Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Vittorino Boem (Pd), che assieme all'assessore Mariagrazia Santoro era chiamata a esprimere un parere sul Piano di convergenza che è la sintesi di un processo di contenimento della spesa e di efficacia operativa delle ATER, obiettivi contenuti nella legge 20 del 2013 che si realizzeranno attraverso l'unificazione progressiva di procedure e di servizi riferiti alla programmazione e alla gestione contabile e di bilancio, alla gestione del personale, all'effettuazione di gare e stipula di contratti, agli uffici legali. A ciò si aggiungerà l'armonizzazione informatica hardware e software e l'istituzione di una Conferenza dei direttori del sistema regionale delle ATER come strumento idoneo alle necessarie analisi, alla definizione delle azioni e al raggiungimento degli obiettivi.

L'assessore Santoro ha posto l'accento sulla volontà di dare risposte analoghe a problemi analoghi pur in territori diversi, lasciando però sul territorio i presidi principali rivolti all'utenza. Oggi - ha precisato - a noi importa mettere a fuoco gli strumenti operativi per migliorare il rapporto con l'utenza, così questo documento rivolge la massima attenzione proprio ai cittadini e non tanto agli apparati, operando sui contenuti dell'intervento pubblico sulla casa in locazione e non tanto sui contenitori, con l'obiettivo di contenere e di rendere più efficiente la spesa.

Il Piano ha ricevuto l'assenso di Pd, SEL e Cittadini, nessun contrario, astenuti NCD, FI, M5S e AR, anche se nel corso degli approfondimenti sono stati pochissimi i riferimenti al documento negli interventi dei consiglieri, che si sono soffermati piuttosto su tutta una serie di problematiche inerenti la casa.

Così Ilaria Dal Zovo (M5S) ha chiesto tempi certi per gli obiettivi, la quantificazione dei risparmi e una fotografia aggiornata del patrimonio immobiliare, per capire quanto incidono sul totale degli appartamenti sfitti ma recuperabili e quelli da demolire.

Alessandro Colautti (NCD) ha auspicato che il settore della casa venga trattato guardando a quelli che sono gli aspetti sociali, perché le politiche per la casa non possono essere sganciate da un nuovo modello di sistema sociale complessivo. Al riguardo l'assessore Santoro ha assicurato che nel ventaglio di temi che comporranno un provvedimento organico di settore, questo aspetto avrà importante rilevanza.

Riccardo Riccardi (FI), ha avanzato forti perplessità che si possa realizzare l'obiettivo dell'affitto congruo se la Giunta non metterà a disposizione i necessari fondi. Ha anche chiesto un bando unico affinché qualsiasi cittadino possa fare domanda per un alloggio ATER non solo nel territorio dove risiede, ma in tutta la regione. Vi è oggi un'emergenza abitativa - ha aggiunto infine - che rischia di mettere in contrapposizione italiani e non: chiedo alla Giunta di risolvere il problema affrontandolo non dal punto di vista della nascita, ma della residenza.

A quest'ultimo proposito l'assessore Santoro ha tenuto a chiarire in modo secco e molto convinto, per non alimentare ulteriori polemiche strumentali sul numero o la percentuale di stranieri che beneficiano di un alloggio ATER, che se un cittadino è in regola, lavora e ha bisogno, non importa dove sia nato.

Bisognerà invece - ha aggiunto - impostare controlli almeno biennali su tutti i residenti ATER per verificare il perdurare o meno dello stato di bisogno.

A Trieste - ha poi detto Giulio Lauri (SEL) - l'ultimo bando per l'assegnazione degli alloggi risale al 2010, un problema probabilmente comune a tutte le ATER. Le aspettative sono però molto alte, così ha sollecitato l'assessore a metter mano al problema. E quando ha chiesto se si intende tenere in considerazione una situazione mutata in questi anni sotto diversi aspetti, l'assessore Santoro ha riferito che vengono recepite, ad esempio, le novità importanti dettate dalla legge regionale 15/2014, che prevede l'introduzione degli indicatori ISE-ISEE anche nel sistema dell'edilizia sovvenzionata per quanto attiene accesso e perdita del beneficio e quantificazione del canone.

E se a Diego Moretti (Pd) che chiedeva i numeri riferiti alla morosità l'assessore Santoro ha risposto che il dato storico si attesta sul 2-3%, a Roberto Revelant (AR) che chiedeva un aggiornamento sul destino degli alloggi militari dismessi da detto che la questione è valutata proprio in questi giorni in sede ministeriale.

(foto, immagini tv)