IV Comm: assessore Santoro su nuove politiche per la casa
(ACON) Trieste, 7 mag - AB - Non si parlerà più di affitto
minimo per gli alloggi ATER, che oggi viene deciso da ogni
singola Azienda territoriale, ma di affitto congruo, un sistema
regionale unico che terrà conto della posizione economica della
famiglia e delle caratteristiche strutturali dell'immobile, ivi
compresi i costi per la conduzione e l'accessibilità.
È questa la maggiore novità emersa nel corso dei lavori della IV
Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Vittorino Boem
(Pd), che assieme all'assessore Mariagrazia Santoro era chiamata
a esprimere un parere sul Piano di convergenza che è la sintesi
di un processo di contenimento della spesa e di efficacia
operativa delle ATER, obiettivi contenuti nella legge 20 del 2013
che si realizzeranno attraverso l'unificazione progressiva di
procedure e di servizi riferiti alla programmazione e alla
gestione contabile e di bilancio, alla gestione del personale,
all'effettuazione di gare e stipula di contratti, agli uffici
legali. A ciò si aggiungerà l'armonizzazione informatica hardware
e software e l'istituzione di una Conferenza dei direttori del
sistema regionale delle ATER come strumento idoneo alle
necessarie analisi, alla definizione delle azioni e al
raggiungimento degli obiettivi.
L'assessore Santoro ha posto l'accento sulla volontà di dare
risposte analoghe a problemi analoghi pur in territori diversi,
lasciando però sul territorio i presidi principali rivolti
all'utenza. Oggi - ha precisato - a noi importa mettere a fuoco
gli strumenti operativi per migliorare il rapporto con l'utenza,
così questo documento rivolge la massima attenzione proprio ai
cittadini e non tanto agli apparati, operando sui contenuti
dell'intervento pubblico sulla casa in locazione e non tanto sui
contenitori, con l'obiettivo di contenere e di rendere più
efficiente la spesa.
Il Piano ha ricevuto l'assenso di Pd, SEL e Cittadini, nessun
contrario, astenuti NCD, FI, M5S e AR, anche se nel corso degli
approfondimenti sono stati pochissimi i riferimenti al documento
negli interventi dei consiglieri, che si sono soffermati
piuttosto su tutta una serie di problematiche inerenti la casa.
Così Ilaria Dal Zovo (M5S) ha chiesto tempi certi per gli
obiettivi, la quantificazione dei risparmi e una fotografia
aggiornata del patrimonio immobiliare, per capire quanto incidono
sul totale degli appartamenti sfitti ma recuperabili e quelli da
demolire.
Alessandro Colautti (NCD) ha auspicato che il settore della casa
venga trattato guardando a quelli che sono gli aspetti sociali,
perché le politiche per la casa non possono essere sganciate da
un nuovo modello di sistema sociale complessivo. Al riguardo
l'assessore Santoro ha assicurato che nel ventaglio di temi che
comporranno un provvedimento organico di settore, questo aspetto
avrà importante rilevanza.
Riccardo Riccardi (FI), ha avanzato forti perplessità che si
possa realizzare l'obiettivo dell'affitto congruo se la Giunta
non metterà a disposizione i necessari fondi. Ha anche chiesto un
bando unico affinché qualsiasi cittadino possa fare domanda per
un alloggio ATER non solo nel territorio dove risiede, ma in
tutta la regione. Vi è oggi un'emergenza abitativa - ha aggiunto
infine - che rischia di mettere in contrapposizione italiani e
non: chiedo alla Giunta di risolvere il problema affrontandolo
non dal punto di vista della nascita, ma della residenza.
A quest'ultimo proposito l'assessore Santoro ha tenuto a chiarire
in modo secco e molto convinto, per non alimentare ulteriori
polemiche strumentali sul numero o la percentuale di stranieri
che beneficiano di un alloggio ATER, che se un cittadino è in
regola, lavora e ha bisogno, non importa dove sia nato.
Bisognerà invece - ha aggiunto - impostare controlli almeno
biennali su tutti i residenti ATER per verificare il perdurare o
meno dello stato di bisogno.
A Trieste - ha poi detto Giulio Lauri (SEL) - l'ultimo bando per
l'assegnazione degli alloggi risale al 2010, un problema
probabilmente comune a tutte le ATER. Le aspettative sono però
molto alte, così ha sollecitato l'assessore a metter mano al
problema. E quando ha chiesto se si intende tenere in
considerazione una situazione mutata in questi anni sotto diversi
aspetti, l'assessore Santoro ha riferito che vengono recepite, ad
esempio, le novità importanti dettate dalla legge regionale
15/2014, che prevede l'introduzione degli indicatori ISE-ISEE
anche nel sistema dell'edilizia sovvenzionata per quanto attiene
accesso e perdita del beneficio e quantificazione del canone.
E se a Diego Moretti (Pd) che chiedeva i numeri riferiti alla
morosità l'assessore Santoro ha risposto che il dato storico si
attesta sul 2-3%, a Roberto Revelant (AR) che chiedeva un
aggiornamento sul destino degli alloggi militari dismessi da
detto che la questione è valutata proprio in questi giorni in
sede ministeriale.
(foto, immagini tv)