M5S:Frattolin,rimpasto Giunta, solita spartizione di poltrone
(ACON) Trieste, 8 mag - COM/MPB - "Al di là del fatto che il
mondo intero ignorava le competenze del capogruppo del Partito
Democratico Shaurli in un campo, come quello dell'agricoltura, di
cruciale importanza nella nostra regione, a noi sembra la solita
spartizione di poltrone".
La portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale,
Eleonora Frattolin, commenta così la cosiddetta "riassegnazione
delle deleghe" all'interno della giunta Serracchiani.
"Come si legge sul sito del Consiglio regionale Shaurli ha
infatti un diploma universitario in educazione professionale e ha
avuto - poche - esperienze lavorative: animatore nei centri
estivi, commesso e operaio estivo nelle aziende della sua zona.
In seguito - aggiunge Frattolin - ha intrapreso la sua formazione
come educatore nella cooperativa sociale Aracon, costruendosi una
professionalità come consulente per le politiche sociali presso
diversi enti locali. Niente a che fare quindi con l'agricoltura.
Successivamente, dal 1999 e fino ad oggi - quindi per più di 15
anni - solo politica.
"Ovviamente, per non suscitare troppe polemiche, hanno nominato
un politico di professione interno al Consiglio regionale, ma se
la volontà fosse stata davvero quella di ottimizzare il lavoro
contenendo le spese, avrebbero potuto abbassare lo stipendio
degli assessori e aumentare il numero dei componenti dell'
Esecutivo regionale. Ad esempio - aggiunge Frattolin - sarebbe di
urgenza vitale cominciare a gestire seriamente la delega per la
montagna, che al momento rimane solo una tra le tante secondarie
attività della presidente Serracchiani.
"Il vicepresidente Bolzonello in cambio dell'agricoltura guadagna
invece la delega alle politiche comunitarie. Quindi - sottolinea
la portavoce M5S - l'agricoltura era una materia troppo complessa
da seguire insieme alle altre attività produttive. Le politiche
comunitarie, invece, sono meno impegnative!
"Speriamo, ma sappiamo già che si tratta di utopia, - conclude
Frattolin - che la logica di queste scelte non sia dettata sempre
e solamente dagli equilibri di potere e dalla spartizione delle
candidature in vista delle prossime elezioni".