CR: illustrata mozione opposizioni su riforma enti locali (3)
(ACON) Trieste, 11 mag - MPB - Sulla riforma degli Enti locali
le opposizioni - NCD, FdI/AN, FI, AR, M5S, Gruppo Misto - hanno
presentato la mozione "Verso una riforma condivisa", primo
firmatario Alessandro Colautti capogruppo del Nuovo Centrodestra,
votando la quale il Consiglio regionale impegna la Giunta ad
aprire un confronto istituzionale appunto con il Consiglio, per
superare il conflitto attualmente in atto con le Autonomie
locali.
Un conflitto che non ha precedenti nella storia della Regione -
fanno notare i sottoscrittori, per bocca dello stesso Colautti,
che l'ha illustrata. E la richiesta è che l'attuazione della
legge regionale 26 ("Riordino del sistema Regione - Autonomie
locali nel Friuli Venezia Giulia. Ordinamento delle Unioni
territoriali intercomunali e riallocazione di funzioni
amministrative") sia sospesa almeno fino al 31 dicembre 2015 per
cercare - dicono - "le condizioni di un dialogo volto a
individuare un nuovo percorso politico-istituzionale che consenta
di ricostruire le condizioni di una proficua collaborazione tra
Regione ed Enti locali, senza le quali - avvertono - nessuna
riforma verrà portata a termine".
Al proposito, nella mozione si ricorda che lo scorso 12 dicembre
la legge è stata approvata con il solo voto favorevole della
maggioranza, mentre tutta l'opposizione non ha partecipato alla
votazione per protestare la propria contrarietà: "una contrarietà
che - affermano - nasceva da una valutazione di merito e non
ideologica". Inoltre si evidenzia che un numero considerevole di
Comuni ha presentato ricorso al TAR sollevando anche profili di
incostituzionalità della norma; che si prospettano richieste di
deroga alle UTI (le Unioni territoriali intercomulali) così come
disegnate; che il dibattito politico registra differenziazioni
anche nella maggioranza, come nel caso dell'ordine del giorno del
Comune di Pordenone a favore della realizzazione di una unica UTI
a carattere provinciale.
L'esigenza di un confronto istituzionale per Colautti - che ha
ricordato le iniziative dell'opposizione (la pdl per la gestione
associata di servizi e funzioni comunali che affrontava il
riordino del sistema degli Enti locali soprattutto dopo la
soppressione delle Province e che seguiva la filosofia della
legge Del Rio sulle città metropolitane, sulle Province e sulle
unioni e fusioni di Comuni) - viene anche dal fatto che la
Commissione affari costituzionali del Senato ha votato la norma
per la cancellazione definitiva delle Province dallo Statuto FVG
(relatore della norma il sentore Francesco Russo che ha
richiamato il pronunciamento del Consiglio regionale) e che,
inoltre, sono stati presentati diversi emendamenti alla legge 26
a pochi mesi dalla sua approvazione.
Oltre a impegnare la Giunta ad aprire un confronto istituzionale
con l'Assemblea, la mozione chiede che l'Esecutivo condivida la
necessità di definire in contemporanità le riforme annunciate -
stabilendo con il Consiglio regionale una road-map delle riforme
stesse e concordando tempistiche e impegni delle Commissioni
competenti - e di istituire un tavolo politico-tecnico per
arrivare a un quadro legislativo coerente di riforma complessiva,
tenendo conto delle prossime modifiche del Titolo V della
Costituzione.
(foto, immagini tv)
(segue)