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NCD: Colautti, inserire il settore legno-arredo nel "Made in"

12.05.2015
17:04
(ACON) Trieste, 12 mag - COM/AB - "Intervenire velocemente e in modo incisivo e organizzato entro il prossimo 28 maggio nei confronti del Consiglio competitività presso il Parlamento europeo per inserire nel "Made in" anche il settore legno-arredo, che caratterizza la filiera produttiva di importanza regionale nel sistema casa e conseguentemente anche del settore manifatturiero dell'arredo-legno, attualmente escluso". A chiedere un deciso impegno del Consiglio regionale del FVG è il capogruppo del NCD/Area Popolare, Alessandro Colautti, che ha depositato una mozione urgente (sottoscritta da tutti i capigruppo) e calendarizzata per i lavori d'Aula di domani, mercoledì 13 maggio. "Dopo quasi dodici mesi di blocco della normativa da parte della Germania e dei Paesi del Nord Europa, le nostre imprese hanno condotto, quasi in solitaria, una battaglia per l'adozione del Made in che lo scorso 6 maggio, in materia di etichettatura dei prodotti non alimentari, è stata accolta solo per i settori: tessile-abbigliamento, ceramico e calzaturiero. Dalla Commissione sono stati esclusi altri due settori non secondari per il manifatturiero nazionale quali l'oreficeria e il legno-arredo. Quest'ultimo è strategico per il settore produttivo del Friuli Venezia Giulia, come sottolineato anche dalla delibera della Giunta FVG n.810 del 30 aprile scorso". "Considerato - sottolinea Colautti - che il prossimo 28 maggio ci sarà il Consiglio competitività che dovrebbe esaminare definitivamente le norme sul Made in e che da oggi al termine indicato vi saranno ancora alcuno importanti incontri tecnici, è essenziale che la Giunta regionale del FVG faccia sentire nelle sedi europee e nazionali tutto il suo peso e quello del sistema manifatturiero italiano che chiede una etichetta per il vero Made in Italy, che ha notevole importanza anche per il nostro sistema produttivo legato all'arredo-legno. Tale atteggiamento scoraggerebbe altresì le politiche ostruzionistiche messe in atto dalla Germania e da Paesi del Nord Europa".