M5S: Bianchi, spese inopportune del Consorzio boschi carnici
(ACON) Trieste, 13 mag - COM/AB - "Spese inopportune, incarichi
esterni alquanto discutibili e nomine di matrice sfacciatamente
politica. Il Consorzio boschi carnici è l'ennesimo esempio di
come non debba essere gestito un ente pubblico".
La portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Elena
Bianchi, attacca duramente le modalità di gestione del Consorzio
di Tolmezzo.
"Fra le sue funzioni storiche, riguardanti la filiera del legno
in Carnia, troviamo quella produttiva legata al legname, alle
resine ma anche ai frutti e ai funghi, quella di tutela del suolo
e delle installazioni attraverso l'azione regimante delle acque,
la difesa dall'erosione, dalle frane, dalle valanghe, dal vento
e, più di recente, quella turistico-ricreativa. Da tempo in
Carnia a queste si è aggiunta però quella dell'interesse privato
- spiega Bianchi. Il Consorzio boschi carnici è infatti
un'Azienda speciale consorziale riconosciuta dalla legge
regionale 36/1991 che gestisce una vasta proprietà pubblica
(oltre 3.000 ettari) a destinazione silvo-pastorale distribuita
sul territorio di 18 comuni della Carnia".
"Lo statuto - aggiunge la portavoce M5S - affida a questo ente
pubblico l'amministrazione, la gestione e il miglioramento dei
boschi demaniali, nonché compiti di aggiornamento e di assistenza
tecnico-forestale e agraria nell'ambito del proprio circondario,
avvalendosi del personale tecnico dipendente. Può, ove la
situazione finanziaria dell'ente lo consenta, incrementare la sua
proprietà con l'acquisto di nuovi beni silvo-pastorali e di altre
realtà immobiliari. Bene, nonostante lo statuto individui
chiaramente le finalità istituzionali, il Consiglio di
amministrazione del Consorzio, con delibera n. 86 dell'8 novembre
2012, ha disposto l'acquisto di due quadri, per una spesa
complessiva di ben 6.292 euro, per collocarli a decoro della sala
dell'Assemblea quale testimonianza - ricorda Bianchi -
dell'attenzione e dell'apprezzamento dell'ente nei confronti
delle tematiche rappresentate dall'autore".
"Sotto il profilo amministrativo non mancano inoltre incarichi
esterni i cui presupposti restano lacunosi anche per le stesse
amministrazioni partecipanti o il tentativo di acquisto di
un'area attrezzata per insediamenti produttivi che avrebbe
richiesto ulteriori pesanti investimenti per la sua sistemazione
prima di poter essere effettivamente utilizzare, a cui sono
seguite ben cinque richieste annuali di finanziamento inoltrate
alla Regione. Inspiegabile tanta insistenza per un fabbricato che
non appare però legato a esigenze immediate dell'ente".
"Passando poi al management del Consorzio, la Giunta comunale di
Tolmezzo ha stabilito - in sede di rinnovo delle cariche - di
sostenere la linea del rinnovamento della gestione attraverso un
presidente e consiglieri da individuare in persone di provata
competenza, dotate delle necessarie capacità e di alta
motivazione per il tipo e le finalità dell'incarico, favorendo
nel contempo un deciso ricambio generazionale. Non è un segreto -
sottolinea la consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle - che
l'attuale presidente, ex dipendente pubblico in pensione
dall'ottobre del 2003, abbia un curriculum politico di tutto
rispetto e risulti in carica dal 4 settembre 2009. Un
bell'esempio di rinnovamento e ricambio generazionale bipartisan".
"Senza dimenticare - conclude Bianchi - che si è dato il via
libera al rinnovo di questo incarico senza minimamente prendere
in considerazione la legge 114 dell'agosto 2014 che impedisce il
conferimento di incarichi di vertice in enti pubblici in favore
di soggetti in quiescenza a decorrere dal 25 giugno 2014".