NCD: Colautti, ordine del giorno su innovare ruolo del Cal
(ACON) Trieste, 13 mag - COM/RCM - Portava una firma lunga, con
Alessandro Colautti (NCD) quale primo sottoscrittore, e poi
ritirato dietro richiesta dell'assessore Paolo Panontin di
approfondire alcuni punti, l'ordine del giorno portato
all'attenzione dell'Aula mentre si stava votando il riordino del
Consiglio delle Autonomie locali (Cal).
Ciò che il capogruppo del Nuovo Centrodestra chiedeva con tale
documento, sottoscritto da tutta l'opposizione (Paride
Cargnelutti-NCD, Roberto Revelant-AR, Riccardo Riccardi-FI, Elena
Bianchi-M5S e Claudio Violino-Misto) ma anche dal consigliere del
Pd Mauro Travanut, era che, considerata "la necessità di fare del
Cal uno strumento di valorizzazione e crescita delle autonomie
locali con la funzione di arricchire le politiche regionali
apportandovi aspetti valutativi diversi (quelli dei sindaci), e
che ciò potrebbe essere fatto utilmente utilizzando lo strumento
della legge regionale statuaria ex articolo 12 dello Statuto, e
ricordato che la potestà legislativa primaria che la Regione ha
in materia di ordinamento degli enti locali deve o dovrebbe
servire per rendere più efficiente il Sistema Regione/Autonomie
locali affinché le due realtà si allineino, sulla base dei
principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza quasi
come fossero una unico interlocutore, seppur coordinato e
raccordato su più livelli di governo, ma che insieme traguardino
obiettivi comuni, è opportuno valorizzare la rappresentanza
territoriale in una regione che, pur basando la sua specialità
nel policentrismo storico, socio-economico e culturale dei suoi
territori, vede nella crescita e integrazione comune una
possibilità di sviluppo delle comunità amministrate".
In questo quadro, per altro già seguito da altre Regioni a
statuto speciale che hanno scelto un percorso di evoluzione
innovando l'ordinamento regionale con nuove funzioni al Cal, è
auspicabile - afferma Colautti - che in tempi ragionevolmente
brevi sia predisposto un disegno di legge ai sensi dell'articolo
12 dello Statuto di autonomia regionale che completi il progetto
riformatore con questi aspetti innovativi.