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NCD: Colautti, ordine del giorno su innovare ruolo del Cal

13.05.2015
16:16
(ACON) Trieste, 13 mag - COM/RCM - Portava una firma lunga, con Alessandro Colautti (NCD) quale primo sottoscrittore, e poi ritirato dietro richiesta dell'assessore Paolo Panontin di approfondire alcuni punti, l'ordine del giorno portato all'attenzione dell'Aula mentre si stava votando il riordino del Consiglio delle Autonomie locali (Cal).

Ciò che il capogruppo del Nuovo Centrodestra chiedeva con tale documento, sottoscritto da tutta l'opposizione (Paride Cargnelutti-NCD, Roberto Revelant-AR, Riccardo Riccardi-FI, Elena Bianchi-M5S e Claudio Violino-Misto) ma anche dal consigliere del Pd Mauro Travanut, era che, considerata "la necessità di fare del Cal uno strumento di valorizzazione e crescita delle autonomie locali con la funzione di arricchire le politiche regionali apportandovi aspetti valutativi diversi (quelli dei sindaci), e che ciò potrebbe essere fatto utilmente utilizzando lo strumento della legge regionale statuaria ex articolo 12 dello Statuto, e ricordato che la potestà legislativa primaria che la Regione ha in materia di ordinamento degli enti locali deve o dovrebbe servire per rendere più efficiente il Sistema Regione/Autonomie locali affinché le due realtà si allineino, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza quasi come fossero una unico interlocutore, seppur coordinato e raccordato su più livelli di governo, ma che insieme traguardino obiettivi comuni, è opportuno valorizzare la rappresentanza territoriale in una regione che, pur basando la sua specialità nel policentrismo storico, socio-economico e culturale dei suoi territori, vede nella crescita e integrazione comune una possibilità di sviluppo delle comunità amministrate". In questo quadro, per altro già seguito da altre Regioni a statuto speciale che hanno scelto un percorso di evoluzione innovando l'ordinamento regionale con nuove funzioni al Cal, è auspicabile - afferma Colautti - che in tempi ragionevolmente brevi sia predisposto un disegno di legge ai sensi dell'articolo 12 dello Statuto di autonomia regionale che completi il progetto riformatore con questi aspetti innovativi.