CR: approvata legge che disciplina Cal e modifica legge 26/2014 (3)
(ACON) Trieste, 13 mag - MPB - Con 25 sì, tutti del
centrosinistra, 9 astensioni (M5S, Colautti e Cargnelutti di NCD,
Barillari e Violino del Gruppo Misto) e 10 no (FI, AR, Ciriani di
FdI/AN, Piccin del Misto) l'Aula ha approvato, la legge
"Disciplina del Consiglio delle Autonomie locali del Friuli
Venezia Giulia, modifiche e integrazioni alla Legge regionale 26
del 2014 in materia di riordino del sistema Regione -Autonomie
locali e altre norme urgenti in materia di Autonomie locali".
Titolo lungo che modifica l'orginario, e votato al termine
dell'approvazione (avvenuta all'unanimità) anche dell'ultimo
articolo - il 22 - la cui votazione era stata rinviata per
risolvere la questione della perimetrazione delle Uti nella
montagna friulana. La risposta al problema è venuta da un
emendamento illustrato dal capogruppo Pd Shaurli e firmato anche
dai capigruppo di SEL Lauri, dei Cittadini Paviotti, di NCD
Colautti, di FI Riccardi, e da Revelant (AR) che aveva posto la
questione con un proprio emendamento poi ritirato; altre firme
apposte alla modifica quelle dei Pd Marsilio, Agnola, Moretti e
di Gabrovec (Ssk).
Così alla legge 26 si introduce un articolo riguardante il
"regime differenziato per la valle del fiume Fella", ove si dice
che, in considerazione delle peculiarità geografiche del
territorio della valle di questo fiume e in deroga ai criteri e
al procedimento disciplinato dalla legge, il Piano di riordino
territoriale prevede la costituzione di una Unione comprendente i
comuni già appartenenti alla Comunità montana del Canal del
Ferro-Valcanale, soppressa per effetto della costituzione dei
Comprensori montani. In sede di approvazione definitiva del piano
di riordino territoriale - così ancora l'emendamento -
l'Amministrazione regionale adegua la denominazione e il
perimetro dell'Unione dell'Alto Friuli Orientale.
Altri emendamenti della maggioranza all'articolo riguardano - tra
gli altri aspetti - la possibilità dei Comuni di attivare sul
progetto di fusione le forme di consultazione popolare
disciplinate dai loro statuti e regolamenti, il fatto che il
piano dell'unione abbia una durata triennale e includa il
contenuto del documento unico di programmazione; inoltre una
revisione delle funzioni che i Comuni esercitano in forma
associata tramite l'Unione a cui aderiscono; ma anche modifiche
di Gabrovec volte a rafforzare il ruolo dei subambiti
eventualemte istituiti all'interno delle Unioni territoriali
intercomunali in accoglimento delle numerose istanze pervenute
dai territori e anche per evitare un troppo ampio ricorso a
questo istituto che potrebbe creare eccessiva frammentazione
organizzativa delle unioni. Viene inoltre introdotto il regime
differenziato per i comuni di Grado e Lignano; altra modifica
riguarda l'Osservatorio per la riforma e la sua composizione.
Prima della votazione finale, accolto dall'assessore Panontin
anche un ordine del giorno a firma trasversale delle opposizioni
(NCD, FdI/AN, AR, Misto, FI, M5S,) sulla necessità di una
verifica costante dell'andamento della riforma delle autonomie
locali che impegna la Giunta a relazionare "con continuità e
periodicità alla Commissione consiliare competente l'avanzamento
e il monitoraggio della riforma nel suo complesso divenire al
fine di consentire rapidi interventi correttivi ed integrativi".
L'Aula affronta ora l'esame della risoluzione relativa alla
Sessione europea.
(immagini tv)
(segue)