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Citt: Paviotti, legge Cal ulteriore tappa in percorso riforme

13.05.2015
16:51
(ACON) Trieste, 13 mag - COM/AB - La legge di riforma del Consiglio delle Autonomie locali segna un'ulteriore tappa del percorso di riforme intrapreso con decisione dall'inizio dell'attuale legislatura.

Il giudizio è del capogruppo dei Cittadini in Consiglio regionale, Pietro Paviotti, che aggiunge.

In questo quadro è stato utile anche rivedere l'assetto del Consiglio che raggruppa i rappresentanti dei territori (Cal). Le novità introdotte riguardano in particolare le funzioni: se da un lato si sono mantenute le forme di consultazione classica, rappresentate dall'espressione dell'intesa e del parere sui provvedimenti che però rivestono effettiva rilevanza per il sistema delle autonomie locali, dall'altro si è previsto che il Cal collabori con gli uffici regionali competenti, alla valutazione dell'impatto delle politiche pubbliche sul territorio, per valutare punti di forza e di debolezza delle politiche attuate e fornire alla Regione dati utili per un miglioramento costante dell'azione amministrativa. In pratica, è stata rafforzata l'indipendenza del CAL e, allo stesso tempo, si è dato ancora maggiore valore al suo parere.

Va pure sottolineato che, con l'obiettivo di valorizzare l'efficacia del processo di consultazione, è stato previsto un significativo elemento di novità: d'ora in poi, qualora la Giunta regionale intendesse discostarsi dal parere del Consiglio delle Autonomie locali, la stessa dovrà approvare l'atto all'unanimità e motivare lo scostamento dal parere espresso dal Cal.

È stata inoltre stabilita la possibilità per il Cal di formulare proposte legislative da sottoporre alla Giunta regionale o ai consiglieri regionali, collaborando concretamente con il legislatore per raggiungere gli obiettivi di sviluppo della comunità regionale. In questo senso si è affermato qualcosa che giuridicamente già esisteva (chiunque può già proporre a un consigliere di attivarsi su una particolare materia), ma che politicamente ha una sua forza e segna un percorso virtuoso.

Il voto per la riforma del Cal è stata l'occasione per approvare anche alcune modifiche alle legge n.26 (Ordinamento delle Unioni territoriali intercomunali e riallocazione di funzioni amministrative) che, di fatto, ha ridefinito l'architettura istituzionale della nostra regione.

"Sul fatto che i Comuni debbano unirsi per meglio programmare le politiche di sviluppo e organizzare servizi più efficienti sul territorio - ha spiegato Pietro Paviotti - il centrosinistra non ha mai avuto dubbi: questo è fin dal principio il cardine della nostra riforma e abbiamo sempre saputo che il cambiamento non sarebbe stato facile. Le modifiche introdotte con gli ultimi emendamenti hanno confermato l'impianto della legge. Come Gruppo consiliare abbiamo sostenuto da sempre la necessità di garantire una maggiore gradualità nell'entrata in vigore delle nuove competenze attribuite alle Unioni dei Comuni e un ruolo più incisivo dei sub-ambiti. In fase di approvazione della norma è inoltre stata riconosciuta una situazione peculiare rappresentata dai Comuni del Canal del Ferro-Val Canale che, pur avendo un numero di abitanti limitati, amministrano un'area molto vasta. Per questa ragione, in deroga ai criteri generali che hanno guidato l'individuazione delle UTI, si è deciso di costituire un'ulteriore Unione". "Riguardo all'organizzazione dei Comuni in sub-ambiti - ha concluso Paviotti - che noi Cittadini avremmo voluto rafforzare ancora di più, siamo convinti che, laddove ritenuto dai territori, possano rappresentare lo strumento utile e ideale a facilitare il raggiungimento dell'obiettivo finale, ovvero nuove UTI operative a partire dal 1° gennaio 2016 con servizi più efficienti e una migliore programmazione".