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I Comm: audizione presidente Mediocredito su costo rischio del credito

14.05.2015
13:48
(ACON) Trieste, 14 mag - RCM - Ancora un'audizione in I Commissione consiliare regionale - presidente Renzo Liva (Pd) - per la presidente di Mediocredito FVG, Cristiana Compagno, che ha detto del Bilancio 2014 ("Sono numeri che rispondono agli obiettivi posti", ha sottolineato la Compagno); del portafoglio crediti deteriorati al 31 dicembre 2014 ("Non sono dati preoccupanti, ma hanno un'incidenza pesante e derivano dal passato", così ancora la presidente); della copertura e del costo del rischio del credito ("Il picco è stato nel 2013, con 100 milioni di euro"); dei risultati del primo semestre 2015 ("Siamo ancora in perdita, ma in linea con le aspettative"). L'audizione era stata sollecitata da Ricardo Riccardi (FI).

Per quanto attiene il Bilancio 2014 e il portafoglio crediti deteriorati non si è trattato di novità, in quanto dati reperibili nel sito Internet della banca stessa (www.mediocredito.fvg.it; link "L'assemblea approva il Bilancio 2014. Migliorano i risultati operativi, dimezzata la perdita 2013") o comunque già trattati dalla Compagno nei quattro precedenti incontri con la I Commissione, quando già si è parlato di crollo del credito dal 2008 e di passata gestione che sosteneva anche le imprese venete. I nuovi ragionamenti, invece, hanno riguardato il 2015-2016.

Guardando al rischio del credito durante tale biennio si apprende che, per quanto attiene le sofferenze, Mediocredito FVG prevede possano determinarsi nuovi ingressi per circa 120 milioni di euro. Il Piano industriale - ha spiegato la Compagno - già contiene la previsione che l'incidenza del costo del rischio di credito resti elevata nel 2015-2016. A fronte dei flussi di deterioramento programmati, le previsioni di conto economico 2015-2016 contemplano rettifiche per circa il 50%, dunque circa 60 mln di euro.

Le strategie che stiamo studiando - ha aggiunto la presidente - riguardano il prevenire il deterioramento del credito; una gestione incisiva dei processi di recupero stragiudiziali; un presidio continuo delle procedure esecutive e concorsuali; lo sviluppo dell'offerta commerciale dei beni immobili; la cessione di crediti a terzi dietro pagamento di un prezzo in funzione del valore di presumibile realizzo.

Passando al primo trimestre 2015, si vede il credito erogato alle imprese cresciuto del 21,7%; l'ammontare della raccolta diretta da clientela ha consistenze pari a 371 mln e oltre 7.000 clienti; crescono ancora le imprese-clienti e i rapporti attivi; il risultato lordo di gestione segna un più 21,5%; i crediti deteriorati lordi (IAS) sono stabili, pari a circa 620 mln di importo complessivo al 31 marzo scorso; i nuovi flussi di sofferenze sono pari a 18 mln, valore fiscale lordo ripartito su 14 controparti.

A seguire, Riccardi ha giustificato come "legittima difesa della parte politica" la richiesta di audizione, poi ha chiesto delle valutazioni dell'agenzia di rating Fitch e della quota co-finanziata con il Fondo di sviluppo regionale anti crisi.

Alessandro Colautti (NCD) ha chiesto ancora una volta il perché delle sofferenze, chi e cosa le ha causate ("Se c'è stato chi ha sbagliato, va individuato in maniera chiara", ha ribadito), della cessione del deteriorato, delle alleanze che si intendono fare affinché Mediocredito possa continuare a sostenere le piccole e medie imprese del FVG.

Anche Pietro Paviotti (Citt) si è soffermato sui progetti per le sofferenze, sui prestiti concessi sui valori degli immobili, sulla possibile evoluzione del rapporto con il sistema bancario regionale.

Elena Bianchi (M5S) ha posto dubbi sui crediti deteriorati non coperti da accantonamento, e sul prestito obbligazionario subordinato quanto a sua durata e costi.

A chiudere, la presidente Compagno ha ribadito che le alleanze sono già previste nel Piano strategico della banca e vanno parallelamente al suo risanamento, primo passo per porsi di fronte a partner industriali che rafforzino l'attività stessa di Mediocredito FVG, banca che vuole diventare di secondo livello rafforzando il polo del credito regionale.

L'assessore regionale al Patrimonio, Francesco Peroni, ha affermato che l'attuale Giunta ha puntato da subito a una governance di Mediocredito FVG forte e indipendente, al suo aumento di capitale, a una vigilanza stretta, a reti di relazione per alleanze strategiche. Mediocredito è stato una questione politica da subito per noi, non dopo le risonanze da parte dei media - ha ribadito. È un asset patrimoniale della Regione di portata così grande che perdere questa partita significa mettere a repentaglio l'autonomia economica della Regione. Le alleanze che si prospettano, e verso le quali ci sono stati primi contatti, sono due: da una parte con le banche del credito cooperativo attraverso il Gruppo bancario Iccrea, e dall'altra la Banca Popolare dell'Alto Adige.

(immagini tv)