SEL: Lauri, per Sunsplash scelta ideologica e vulnus a libertà
(ACON) Trieste, 15 mag - COM/AB - "Ci siamo fatti scappare un
evento di grande ritorno economico, di alto prestigio culturale,
capace di rendere attrattivo un territorio intero e di farne una
meta internazionale ed europea. Il pregiudizio e la cultura del
proibizionismo non solo sono entrate a gamba tesa nella sfera
delle libertà individuali di migliaia di giovani, ma hanno
portato altrove un progetto che creava economia per il territorio
facendolo conoscere in tutta Europa".
Queste le parole di Giulio Lauri, capogruppo di SEL in Consiglio
regionale, all'indomani dell'assoluzione di Filippo Giunta che
mette fine alla vicenda Rototom.
Il Festival reggae più famoso d'Europa aveva Osoppo come casa.
Nato nel 1994, questo evento ecologista, antirazzista e
antiproibizionista portava in un paese di 2000 anime 150mila
persone. Il Sole24Ore aveva stimato che la ricaduta economica del
Rototom Sunsplash andava dai 5 ai 7 milioni di euro all'anno. Ci
lavoravano 2000 persone. Fino al 2009. Filippo Giunta, presidente
dell'Associazione che organizzava il tutto, anima della
manifestazione, venne accusato di aver violato la norma che
colpisce "chi adibisce un luogo al consumo di droghe" in base
alla legge Fini-Giovanardi e il clima politico di allora non
aiutò, fino alla sentenza di assoluzione di questi giorni, perché
il fatto non sussiste. Peccato che nel frattempo Giunta abbia
fatto armi e bagagli e si sia spostato a Benicàssim: 2000 posti
di lavoro con una ricaduta economica di 24 milioni di euro.
"Uno dei più grande festival della Spagna era in Italia -
conclude Lauri. Gli organizzatori pensano ancora al Friuli
Venezia Giulia e hanno nuove idee per la nostra regione. Assieme
al Comune, di fronte a una buona proposta, auspichiamo che
tornino e pensiamo che anche la Regione debba fare la sua parte.
Sono tempi difficili per l'imprenditoria giovanile. Facciamo in
modo che una cultura oscurantista non faccia espatriare queste
idee. Specie quando esistono numeri così sostanziosi che ne
suffragano la bontà. Altri giovani vogliono cimentarsi nell'
industria culturale e devono trovare le condizioni per poterlo
fare".