M5S: Ussai, mozione per salvare punto nascita di Latisana
(ACON) Trieste, 16 mag - COM/AB - Il MoVimento 5 Stelle ha
deciso di depositare una mozione - primo firmatario Andrea Ussai
- per mantenere il punto nascita e il reparto di pediatria a
Latisana a causa della inaccettabile incertezza sulle sue sorti
che si trascina colpevolmente da anni. Ad aggravare ulteriormente
il quadro sono state alcune manovre organizzative adottate
nell'ultimo biennio, che hanno depauperato l'organico medico e
ostetrico del presidio e una campagna mediatica che ha fornito
un'immagine poco attrattiva del punto nascita. Il risultato
finale è stato un peggioramento del clima e delle difficoltà che
ogni giorno si trovano a vivere operatori ed utenti dell'ospedale
di Latisana.
Come M5S siamo fermamente convinti che debba essere mantenuto
presso la sede di Latisana il punto nascita assieme alle degenze
di pediatria e di ostetricia e ginecologia. Non può infatti
essere il mero numero dei parti il fattore determinante nella
scelta di quale punto nascita mantenere tra Palmanova e Latisana.
Al contrario, deve essere tenuta in debita considerazione la
particolare posizione geografica dell'ospedale di Latisana, che
lo pone - al pari di quello di Tolmezzo - come un presidio
assolutamente indispensabile della rete ospedaliera regionale in
grado di garantire criteri di equità nell'accessibilità e nella
fruibilità dei servizi sanitari per tutti i cittadini del Friuli
Venezia Giulia. Criteri, questi ultimi, chiaramente enunciati
come principi ispiratori dell'attuale riforma sanitaria.
In caso contrario, la chiusura di un servizio basilare per un
ospedale di rete quale l'intera area materno-infantile avrebbe
come effetto il ridimensionamento, in poco tempo, di tutto
l'ospedale, come è sempre avvenuto in FVG in casi analoghi
(Cividale, Gemona, Maniago, Sacile). In pratica verrebbe messo in
discussione un ospedale di rete che attualmente è il quarto in
regione come numero di prestazioni di PS e per almeno quattro
mesi l'anno ha il bacino di utenza più alto dell'intero Friuli
Venezia Giulia.
Siamo altresì convinti che questa scelta di politica sanitaria
regionale non possa essere affidata a un Direttore generale o a
qualche tecnico, ma che debba essere la politica ad assumersi la
responsabilità di decidere seguendo il buon senso e l'interesse
collettivo, prescindendo dalla convenienza o dall'appartenenza
partitica.