NCD: Colautti, su Trieste città metropolitana Serracchiani si esprima
(ACON) Trieste, 16 mag - COM/AB - "Sarebbe opportuno conoscere
se la presidente della Regione ritenga che la questione di
Trieste città metropolitana sia un affare di famiglia in casa Pd
o una scelta che interessa tutte le forze politiche regionali. Se
si vuole l'area metropolitana in barba all'impianto Panontin non
si può non pensare a un riequilibrio del resto del territorio
regionale, altrimenti si leveranno richieste di divisione,
altroché Patrie dal Friul".
A intervenire sul tema è il capogruppo NCD in Consiglio regionale
Alessandro Colautti, che ha presentato un'interrogazione alla
Giunta.
"La questione - continua Colautti - sta spaccando i Dem, che
sull'argomento sembrano andare uno contro l'altro. Il 16 aprile
scorso, con un'iniziativa autonoma, un senatore del Pd aveva
presentato un emendamento che consentiva la modifica dello
Statuto di autonomia FVG consentendo la possibilità di costituire
Trieste città metropolitana. L'iniziativa personale, quindi, è
stata subito bocciata sia dalla Regione con l'assessore Panontin,
che ricordava un precedente no unanime, sia da SEL e Unione
slovena. A intervenire, quindi, è stato il sindaco di Trieste che
ha bacchettato il suo stesso partito respingendo le dichiarazioni
dell'assessore e affermando che un capoluogo forte è un valore
per tutti".
"Ora - precisa Colautti - dalla stampa apprendiamo che la città
metropolitana di Trieste sta ulteriormente spaccando il Pd a
tutti i livelli, in quanto la direzione provinciale del partito
starebbe avviando un approfondimento sull'emendamento del
senatore Pd, riaprendo una partita già considerata chiusa dalla
Regione e dall'assessore Panontin".
"Considerato che l'argomento Trieste città metropolitana -
conclude il capogruppo NCD - non è un affare di famiglia del Pd,
ma interessa l'intero sistema politico regionale e che sarebbe
opportuno non modificare lo Statuto di autonomia a colpi di
emendamenti da parte di senatori Pd senza concertarli con la
tutte le forze politiche, è opportuno che la presidente
Serracchiani si esprima chiaramente in merito e dica cosa vuole
fare".