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Citt: legge Agenzia del lavoro riporta regia in capo alla Regione

19.05.2015
16:40
(ACON) Trieste, 19 mag - COM/AB - Con l'approvazione della legge di riforma dei servizi per l'impiego, che dalle Province passeranno in carico alla Regione, viene realizzata una nuova organizzazione delle competenze in materia attraverso l'istituzione dell'Agenzia regionale per il lavoro.

Il Gruppo consiliare regionale dei Cittadini ha sostenuto e votato in Aula la norma perché convinto che il provvedimento raggiunga il risultato voluto dal centrosinistra, ovvero che la regia sulle politiche del lavoro sia di nuovo nelle mani della Regione, evitando gestioni frammentate in un momento così delicato per l'occupazione anche in conseguenza degli importanti provvedimenti presi in merito di recente dal Governo nazionale.

"La discussione in Consiglio - hanno sottolineato i consiglieri Pietro Paviotti, Gino Gregoris ed Emiliano Edera - è stata strumentalizzata dall'opposizione di centrodestra, che si è concentrata quasi esclusivamente sull'aumento dei costi derivanti dall'attuazione della riforma. In realtà parliamo del costo degli addetti al servizio che possiamo dividere in tre categorie: il personale che a suo tempo era passato dalla Regione alle Province e che oggi fa il percorso inverso; il personale assunto in questi anni dalle Province; i 55 lavoratori precari che, superato un concorso pubblico, sono in servizio a tempo determinato presso i centri per l'impiego e saranno ora stabilizzati".

"È stato inoltre accolto dalla Giunta un ordine del giorno finalizzato ad assicurare che, di pari passo, a fronte del turnover di personale della nuova Agenzia regionale per il lavoro, verranno assunte le persone risultate idonee nelle graduatorie concorsuali vigenti in Regione e nelle Province, per specifici profili professionali attinenti".

"In un processo ampio di riforma come quello in atto per gli Enti locali - hanno aggiunto i consiglieri del Gruppo dei Cittadini - ci sono due grandi obiettivi da raggiungere: da un lato una migliore qualità dei servizi resi al cittadino tramite la ricerca di maggiore efficienza ed adeguatezza degli enti e dall'altro un contenimento della spesa pubblica. A nostro giudizio, l'insieme del processo riformatore tende a raggiungere questo doppio obiettivo: non si può guardare solo con la lente del risparmio economico i singoli passi che stiamo facendo nella direzione giusta. Nel caso della nuova Agenzia regionale per il lavoro, la qualità del servizio offerto è assodata ed essere riusciti a non disperdere quella professionalità riconosciuta da più parti agli addetti fino a oggi in forza alle Province è sicuramente un fatto positivo. La leggera diseconomia deriva dal fatto che la stabilizzazione di personale precario comporta sempre maggiori oneri, ma si tratta della logica conseguenza di un'azione assolutamente condivisibile perché non è pensabile che per risparmiare la Pubblica amministrazione mantenga nel precariato i propri dipendenti".

"Si tratta dunque - hanno concluso i Cittadini - di una scelta consapevole e corretta nei confronti dei lavoratori e degli utenti, che ci porta ad allinearci agli standard europei richiesti direttamente dalle imprese e ad affrontare seriamente i temi legati all'occupazione, purtroppo una delle piaghe anche della nostra comunità regionale".