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SEL: Pustetto, le Dat sono battaglia di civiltà

19.05.2015
17:50
(ACON) Trieste, 19 mag - COM/RCM - "Le Dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat) sono una battaglia di civiltà".

Lo afferma il consigliere regionale Stefano Pustetto (SEL) all'indomani della notizia che il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge regionale n. 4 del 2015, appunto sulle Dat, con la motivazione che invade le competenze esclusive dello Stato su ordinamento civile e tutela della salute.

Allo stato attuale delle cose, altro non è dato sapere - scrive Pustetto, che è stato primo firmatario del provvedimento -, pertanto non è possibile replicare in modo puntuale ai rilievi mossi dallo Stato, ma alcune considerazioni sorgono spontanee. Non essendo in possesso della sentenza integrale non discuto della sua incostituzionalità. Di certo è una legge meramente amministrativa, che istituisce un registro unico per le Dichiarazioni anticipate di trattamento, così come hanno fatto in forma autonoma numerosi Comuni della Regione (tra i quali Udine, Trieste e Pordenone), che da soli rappresentano il 40% della popolazione. Da qui la necessità di codificare e dare omogeneità ai dati in un ente quale l'Azienda sanitaria rappresenta.

L'Italia - sottolinea infine Pustetto - è uno dei pochi Paesi in Europa che non ha dato risposta alle richieste dei cittadini. Il vulnus è l'assenza della politica a livello nazionale, che non ha voluto o potuto normare un tema attuale come quello del fine vita. Tra l'altro, la legge non obbliga nessuno a rilasciare una Dat.