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SEL: Lauri, unioni civili un diritto, lo Stato legiferi

22.05.2015
15:15
(ACON) Trieste, 22 mag - COM/RCM - Il capogruppo di SEL in Consiglio regionale, Giulio Lauri, prendendo parte al convegno sui diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e trangender (Lgbt) organizzato dal Garante regionale FVG per le persone a rischio discriminazione, commenta così la più recente sentenza del Tribunale amministrativo regionale: "Dando torto ad Alfano impedisce ai prefetti di cancellare le trascrizioni dei matrimoni gay contratti all'estero e questo è positivo, ma è vero anche che quella sentenza non fa che passare semplicemente la palla alla Procura e questo, per lo Stato di diritto, è una sconfitta".

Dal convegno - fa sapere Lauri - è emerso quanta strada debba ancora fare l'Italia per la tutela dei diritti delle persone Lgbt e contro le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere. Lo Stato continua a non legiferare, così come sta accadendo con il testamento biologico, e questo vuoto normativo non tiene conto del cambiamento culturale in atto nella società civile sulle unioni omosessuali. Mentre la società corre avanti, la politica inspiegabilmente decide di stare ferma.

Dal confronto con gli altri Paesi europei - conclude il consigliere di SEL - rileviamo quanto siamo in ritardo rispetto a una risposta coraggiosa e chiara su questi temi. La scelta di trascrivere all'anagrafe il matrimonio tra cittadini dello stesso sesso da parte dei sindaci di Trieste Cosolini e di Udine Honsell persegue la strada del riconoscimento dei diritti su cui innanzitutto lo Stato deve impegnarsi, evitando che debbano essere seguite altre strade surrettizie per svolgere un compito che è di sua pertinenza.