NCD: Colautti, valutazione di merito su concorsi della Regione
(ACON) Trieste, 23 mag - COM/AB - E' opportuna una valutazione
di merito relativa ai recenti concorsi banditi dalla Regione, in
considerazione anche del fatto che la Giunta ha annunciato la
predisposizione di un disegno di legge di riforma del Comparto
unico regionale di cui, per altro, non sono ancora noti i
contenuti rispetto all'odierna disciplina. In questo quadro è
necessario che i concorsi in programma abbiano una funzione ben
definita nel tempo per ottimizzarne l'efficacia".
A intervenire è il capogruppo NCD in Consiglio regionale,
Alessandro Colautti, che ha depositato una interrogazione con cui
pone precise domande alla presidente Serracchiani.
"La presidente - chiede Colautti - dovrebbe far sapere quante
persone potranno essere reclutate dalle graduatorie (che
resteranno in vigore per tre anni) sulla base dei pensionamenti
previsti nello stesso arco temporale. Analogamente dovrebbe
chiarire se c'è la possibilità che tali graduatorie vengano
protratte nel tempo e su questa evenienza individuare il numero
delle persone, risultate idonee, che potranno essere assunte a
fronte di ulteriori quiescenze del personale dell'Amministrazione
regionale, oltre a chiarire se tali concorsi siano stati
rapportati all'eventualità di acquisizione di personale
proveniente dalla Province".
"Sarebbe opportuno anche sapere - continua Colautti - per quale
motivo si è ritenuto indire questi concorsi invece di ricorrere
alla mobilità orizzontale tra enti del Comparto unico e quindi,
se dalle graduatorie potranno attingere anche gli Enti locali del
Comparto unico, dato che sino a oggi tali realtà non hanno mai
attinto per il proprio fabbisogno di personale alle graduatorie
dall'Ente Regione continuando a indire concorsi mirati anche per
l'individuazione di un unico profilo professionale".
"Infine, la Giunta dovrebbe riferire al Consiglio se nel prossimo
disegno di legge del Comparto sia previsto espressamente che le
UTI (Unioni Territoriali Intercomunali) non possano assumere
personale, oltre a quello messo a disposizione dai Comuni
componenti le UTI medesime e dagli altri enti come disciplinato,
in sede di prima applicazione, dalla norma transitoria di cui
all'articolo 56 della legge regionale 26/2014, se non attingendo
alle graduatorie vigenti al tempo presso i Comuni/Regione, salvo
la completa attuazione della fusione all'interno della medesima
UTI".