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NCD: Colautti, valutazione di merito su concorsi della Regione

23.05.2015
18:02
(ACON) Trieste, 23 mag - COM/AB - E' opportuna una valutazione di merito relativa ai recenti concorsi banditi dalla Regione, in considerazione anche del fatto che la Giunta ha annunciato la predisposizione di un disegno di legge di riforma del Comparto unico regionale di cui, per altro, non sono ancora noti i contenuti rispetto all'odierna disciplina. In questo quadro è necessario che i concorsi in programma abbiano una funzione ben definita nel tempo per ottimizzarne l'efficacia". A intervenire è il capogruppo NCD in Consiglio regionale, Alessandro Colautti, che ha depositato una interrogazione con cui pone precise domande alla presidente Serracchiani. "La presidente - chiede Colautti - dovrebbe far sapere quante persone potranno essere reclutate dalle graduatorie (che resteranno in vigore per tre anni) sulla base dei pensionamenti previsti nello stesso arco temporale. Analogamente dovrebbe chiarire se c'è la possibilità che tali graduatorie vengano protratte nel tempo e su questa evenienza individuare il numero delle persone, risultate idonee, che potranno essere assunte a fronte di ulteriori quiescenze del personale dell'Amministrazione regionale, oltre a chiarire se tali concorsi siano stati rapportati all'eventualità di acquisizione di personale proveniente dalla Province". "Sarebbe opportuno anche sapere - continua Colautti - per quale motivo si è ritenuto indire questi concorsi invece di ricorrere alla mobilità orizzontale tra enti del Comparto unico e quindi, se dalle graduatorie potranno attingere anche gli Enti locali del Comparto unico, dato che sino a oggi tali realtà non hanno mai attinto per il proprio fabbisogno di personale alle graduatorie dall'Ente Regione continuando a indire concorsi mirati anche per l'individuazione di un unico profilo professionale". "Infine, la Giunta dovrebbe riferire al Consiglio se nel prossimo disegno di legge del Comparto sia previsto espressamente che le UTI (Unioni Territoriali Intercomunali) non possano assumere personale, oltre a quello messo a disposizione dai Comuni componenti le UTI medesime e dagli altri enti come disciplinato, in sede di prima applicazione, dalla norma transitoria di cui all'articolo 56 della legge regionale 26/2014, se non attingendo alle graduatorie vigenti al tempo presso i Comuni/Regione, salvo la completa attuazione della fusione all'interno della medesima UTI".