News


CR: approvata mozione pro Pordenonese (4)

26.05.2015
13:14
(ACON) Trieste, 26 mag - RCM - Due mozioni per sostenere il territorio più occidentale della regione: arrivano all'attenzione dell'Aula "Pordenone rialzati" di Piccin (Misto)-De Anna (FI)-Santarossa (AR)-Violino (Misto)-Riccardi (FI) e "Sostegno area pordenonese" di Liva-Bagatin-Da Giau-Gerolin-Zecchinon (Pd)-Gregoris (Citt)-Piccin-Santarossa, a cui poi si sono aggiunti De Anna, Violino, Riccardi, oltre a Gratton (SEL).

Il primo documento lo ha giustificato la Piccin, che poi lo ha anche ritirato vista l'impostazione più ampia del secondo: l'intento era di impegnare la Giunta Serracchiani a sentire i rappresentanti delle categorie economiche e sociali del territorio pordenonese e poi compiere ogni azione utile a salvaguardare e potenziare l'identità, tanto economica quanto culturale e sociale, di quell'area.

Ecco che la seconda mozione, illustrata da Liva, ha messo d'accordo tutti chiedendo all'Esecutivo regionale la giusta attenzione, anche in termini di perequazione delle risorse e delle opportunità, per quell'area coincidente con la provincia di Pordenone che in questi anni si è caratterizzata per il coraggio con cui ha affrontato le innovazioni, anche istituzionali, che hanno riguardato il proprio territorio. Non per questo è meno disponibile a sostenere e a innervare l'unità e la specialità regionale, mentre può vantare eccellenze e capacità in molti campi, oggi soffre come e più di altre la crisi, ma conta come e più degli altri di poter presto concorrere al suo superamento.

Prima dell'approvazione unanime, la parte dell'assessore Bolzonello la posizione della Giunta: Liva e la Piccin hanno portato all'attenzione una discussione che non è di Pordenone ma dell'intero territorio regionale, anzi dell'autonomia della Regione che passa attraverso la capacità di essere innovativi e competitivi, come viene richiesto a una Regione "speciale". I nostri territori sono in sofferenza sì per la crisi, ma perchè obbligati a ri-orientare il proprio modo di produrre, che è andato via via mutando. Si tratta di un cambio di paradigma, e per Pordenone è ancora più facile sostenerlo perchè passa da città-fabbrica a città che si riorganizza tanto come grande polo agroalimentare quanto come piccole e medie imprese obbligate a essere ancora più competitive di prima, dove l'innovazione e la logistica diventano fondamentali. Noi oggi non ci mettiamo a fare rivendicazioni di un singolo elemento, ma di una competitività che deve essere "esportata" a tutto il resto del territorio, perchè ogni settore deve funzionare a incastro come in un puzzle.

(immagini tv)

(segue)