CR: interventi consiglieri su comunicazioni Serracchiani (6)
(ACON) Trieste, 26 mag - AB - Alle comunicazioni della
presidente Serracchiani è seguito un dibattito che ha coinvolto
tutti i Gruppi consiliari e che ha avuto un denominatore comune:
i complimenti e gli auguri di buon lavoro al neo assessore
Shaurli e al neo capogruppo Pd Moretti.
Riccardo Riccardi (FI) ha detto di non voler entrare nelle scelte
della Giunta né di voler dare una lettura politica alla vicenda,
ma di legarla piuttosto a un ragionamento su costi/benefici. Ci
si assuma la responsabilità di questa scelta e si spieghi alla
gente il suo perché, senza correre dietro a facili populismi e
senza dire alla gente solo quel che vuol sentire.
Sei mesi fa - ha ricordato Bruno Marini (FI) - un giornale fece
un sondaggio e ci chiese se ritenessimo necessario un
allargamento della Giunta. Io risposi di sì. Peccato che a quella
nostra apertura la presidente rispose "no, non ci serve". Sono
contento che oggi abbia fatto marca indietro, che si sia resa
conto che ne va dell'operatività della sua Giunta.
Nessuna polemica per questa scelta - ha detto Alessandro Colautti
(NCD) - ma allargare la Giunta credo significhi anche dover
rivedere il programma di governo. E vorremmo capire perché oggi
un assessore è utile rispetto a due anni fa e perché proprio
all'agricoltura.
Il Gruppo del MoVimento 5 Stelle - così Cristian Sergo - si
sarebbe aspettato una delega in più, oggi non ricoperta da alcun
assessore: la delega alla montagna. Si tratta, infatti, di un
territorio che rispetto ad altri ha problematiche diverse,
importanti, delicate.
Siamo intervenuti sui costi della politica, sui vitalizi,
operazioni necessarie. Oggi facciamo questa scelta - ha affermato
Pietro Paviotti (Citt) - perché altrettanto necessaria e che ha
trovato d'accordo tutte e tre le forze politiche che sostengono
il Governo regionale. Il neo assessore Shaurli, inoltre, ha un
profilo politico importante e saprà interpretare il mandato
utilizzando questa sua esperienza.
La scelta di Shaurli - ha sostenuto Mauro Travanut (Pd) - è stata
dettata dalle sue capacità, dall'abilità dimostrata finora,
connotati funzionali a questo ruolo. La politica è il luogo per
eccellenza della modifica delle cose. Qui però non c'è da
rivedere il programma - ha risposto a Colautti - c'è solo un
cambio di ritmo rispetto a ciò che si vorrà fare.
Shaurli è uomo di terra collinare, la stessa che ha dato i natali
a grandi politici, Antonio Comelli su tutti - ha evidenziato
Claudio Violino (Misto). Se questa scelta servirà a migliorare le
cose non mi trovo contrario, però allora smettiamola di fare
demagogia e di fare proclami per poi contraddirli. L'agricoltura
- ha chiosato - è un mondo a sé, la sua stessa imprenditoria non
è come le altre, ha bisogno di essere seguita con attenzione.
Questa scelta - così Giulio Lauri (SEL) - arriva in un momento
difficile, caratterizzato da una crisi fortissima e da un clima
di antipolitica. Abbiamo governato in questi due anni, anche con
il contributo delle opposizioni, prendendo decisioni che vanno
nella direzione del ripristino di una sobrietà istituzionale che
era stata violata da tanti in questi ultimi anni, presentando
riforme di grande valenza. E continueremo a farlo.
Vicenda amministrativa o politica? La domanda è stata posta da
Renzo Tondo (AR). Mi sembra che si possa inquadrare non nei
"costi" della politica ma nei "posti" della politica. Questa
maggioranza si è finora caratterizzata dalla moltiplicazione di
posti e della loro occupazione: dagli interinali al personale
delle segreterie alla reintroduzione del Garante, anzi, di tre
Garanti. E tutto senza che la stampa dicesse alcunché. Se lo
avessimo fatto noi ci avrebbero massacrati.
Nessuna scelta politica - ha ribattuto Diego Moretti (Pd) - né
partitica né tanto meno correntizia. Si tratta di una vicenda
squisitamente amministrativa e organizzativa, volta a modificare
una situazione per migliorarla: la imponeva la fase attuativa
delle riforme. C'è stato un grande e pregevole lavoro da parte di
Bolzonello, l'incarico a Shaurli si pone nel segno di questa
continuità.
(immagini tv)
(segue)