News


CR: attuazione Por Fesr crescita e occupazione, relatore Liva (9)

26.05.2015
15:22
(ACON) Trieste, 26 mag - RCM - Il Programma operativo regionale (Por) del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) obiettivo "Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione" è lo strumento di programmazione che la Regione ha predisposto per definire - all'interno del quadro di riferimento economico-sociale del territorio europeo - gli ambiti di sviluppo che beneficeranno dei contributi dei Fondi strutturali europei, dello Stato e regionali tra il 2014 e il 2020.

La spiegazione all'Aula del disegno di legge n. 92 e dei suoi 7 articoli è del relatore unico, Renzo Liva (Pd).

Rispetto al precedente periodo programmatico 2007-2013 - ha affermato Liva -, l'attuale prevede un insieme di nuovi adempimenti che rendono più gravoso l'iter di attuazione del Programma. Perciò l'Amministrazione regionale ha deciso di metter mano alla questione prima della conclusione della procedura negoziale della Commissione europea e della sua approvazione, così da poter attivare poi rapidamente i relativi bandi di attuazione.

Quanto ai contenuti, si prevede la costituzione di un Fondo fuori bilancio per la gestione finanziaria del Por 2014-2020 e del Programma di azione e coesione 2014-2020 (Pac). L'obiettivo è quello di disporre di una gestione coordinata e flessibile delle risorse finanziarie mantenendo una visione d'insieme, sul piano finanziario, dell'intero Programma e disporre della possibilità di erogare le risorse in tutti i 12 mesi.

Il Regolamento generale sui Fondi strutturali e di investimento europei e l'insieme degli atti di regolamentazione comunitaria - ha proseguito il relatore - prevedono da un lato maggiori benefici e dall'altro, come accennato, un incremento delle procedure. Tra i benefici si rinvengono l'obbligo del rispetto delle scadenze per i pagamenti dei beneficiari e un alleggerimento delle procedure attraverso una significativa informatizzazione dell'intero sistema. A questi, però, si aggiungono nuovi obblighi e nuovi procedimenti, quali la verifica della capacità amministrativo-finanziaria e operativa del beneficiario, valutazione antifrode e di chiusura dei conti. Si tratta di operazioni che rendono maggiormente complesso il sistema di gestione e controllo del Programma.

I parametri fissati dal quadro normativo europeo risultano sempre più rigorosi. Per questo si è deciso di sfruttare le procedure amministrative e informatiche messe in atto nelle precedenti programmazioni. Tale scelta permette di ridurre i termini e i tempi di pagamento. Oltre a ciò, si prevede la gestione delle risorse del Pac con il medesimo sistema di gestione e controllo del Por per poter utilizzare detto strumento quale "overbooking" sul Por stesso, semplificando le procedure e gli organismi attuatori. Così facendo si permette la piena interscambiabilità dei progetti finanziati.

Per le procedure di appalto - ha detto il consigliere - si propone di standardizzare le stesse alla normativa di recepimento nazionale. In questo modo le stazioni appaltanti sono tenute a comunicare e restituire al Fondo le economie contributive derivanti da ribassi d'asta, così da reimpiegare tempestivamente dette risorse in altri progetti.

Articolo a parte la gestione ordinaria e la gestione speciale dei progetti. Nel caso della gestione speciale è importante garantire i target di spesa e di risultato obbligatori del Por attraverso due modalità: la prima prevede la creazione di un parco progetti da finanziare anticipatamente alla definizione-approvazione del Por; la seconda, in fase attuativa, integra le operazioni selezionate nell'ambito del Por con altre operazioni già selezionate, o in corso di selezione, nell'ambito di altri canali di finanziamento. Inoltre - ha concluso Liva - le risorse stanziate in favore del Programma operativo possono finanziare operazioni collegate a leggi regionali di settore qualora le operazioni rispettino determinati criteri.

(immagini tv)

(segue)