CR: attuazione Por Fesr crescita e occupazione, relatore Liva (9)
(ACON) Trieste, 26 mag - RCM - Il Programma operativo regionale
(Por) del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) obiettivo
"Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione" è lo
strumento di programmazione che la Regione ha predisposto per
definire - all'interno del quadro di riferimento
economico-sociale del territorio europeo - gli ambiti di sviluppo
che beneficeranno dei contributi dei Fondi strutturali europei,
dello Stato e regionali tra il 2014 e il 2020.
La spiegazione all'Aula del disegno di legge n. 92 e dei suoi 7
articoli è del relatore unico, Renzo Liva (Pd).
Rispetto al precedente periodo programmatico 2007-2013 - ha
affermato Liva -, l'attuale prevede un insieme di nuovi
adempimenti che rendono più gravoso l'iter di attuazione del
Programma. Perciò l'Amministrazione regionale ha deciso di metter
mano alla questione prima della conclusione della procedura
negoziale della Commissione europea e della sua approvazione,
così da poter attivare poi rapidamente i relativi bandi di
attuazione.
Quanto ai contenuti, si prevede la costituzione di un Fondo fuori
bilancio per la gestione finanziaria del Por 2014-2020 e del
Programma di azione e coesione 2014-2020 (Pac). L'obiettivo è
quello di disporre di una gestione coordinata e flessibile delle
risorse finanziarie mantenendo una visione d'insieme, sul piano
finanziario, dell'intero Programma e disporre della possibilità
di erogare le risorse in tutti i 12 mesi.
Il Regolamento generale sui Fondi strutturali e di investimento
europei e l'insieme degli atti di regolamentazione comunitaria -
ha proseguito il relatore - prevedono da un lato maggiori
benefici e dall'altro, come accennato, un incremento delle
procedure. Tra i benefici si rinvengono l'obbligo del rispetto
delle scadenze per i pagamenti dei beneficiari e un
alleggerimento delle procedure attraverso una significativa
informatizzazione dell'intero sistema. A questi, però, si
aggiungono nuovi obblighi e nuovi procedimenti, quali la verifica
della capacità amministrativo-finanziaria e operativa del
beneficiario, valutazione antifrode e di chiusura dei conti. Si
tratta di operazioni che rendono maggiormente complesso il
sistema di gestione e controllo del Programma.
I parametri fissati dal quadro normativo europeo risultano sempre
più rigorosi. Per questo si è deciso di sfruttare le procedure
amministrative e informatiche messe in atto nelle precedenti
programmazioni. Tale scelta permette di ridurre i termini e i
tempi di pagamento. Oltre a ciò, si prevede la gestione delle
risorse del Pac con il medesimo sistema di gestione e controllo
del Por per poter utilizzare detto strumento quale "overbooking"
sul Por stesso, semplificando le procedure e gli organismi
attuatori. Così facendo si permette la piena interscambiabilità
dei progetti finanziati.
Per le procedure di appalto - ha detto il consigliere - si
propone di standardizzare le stesse alla normativa di recepimento
nazionale. In questo modo le stazioni appaltanti sono tenute a
comunicare e restituire al Fondo le economie contributive
derivanti da ribassi d'asta, così da reimpiegare tempestivamente
dette risorse in altri progetti.
Articolo a parte la gestione ordinaria e la gestione speciale dei
progetti. Nel caso della gestione speciale è importante garantire
i target di spesa e di risultato obbligatori del Por attraverso
due modalità: la prima prevede la creazione di un parco progetti
da finanziare anticipatamente alla definizione-approvazione del
Por; la seconda, in fase attuativa, integra le operazioni
selezionate nell'ambito del Por con altre operazioni già
selezionate, o in corso di selezione, nell'ambito di altri canali
di finanziamento. Inoltre - ha concluso Liva - le risorse
stanziate in favore del Programma operativo possono finanziare
operazioni collegate a leggi regionali di settore qualora le
operazioni rispettino determinati criteri.
(immagini tv)
(segue)