CR: mozione M5S a difesa punto nascita di Latisana (2)
(ACON) Trieste, 27 mag - AB - Mozione del Gruppo del MoVimento
5 Stelle, primo firmatario Andrea Ussai, per mantenere il punto
nascita e il reparto di pediatria a Latisana a causa della
inaccettabile incertezza sulle sue sorti che si trascina
colpevolmente da anni. Ad aggravare ulteriormente il quadro sono
state alcune manovre organizzative adottate nell'ultimo biennio,
che hanno depauperato l'organico medico e ostetrico del presidio
e una campagna mediatica che ha fornito un'immagine poco
attrattiva del punto nascita. Il risultato finale è stato un
peggioramento del clima e delle difficoltà che ogni giorno si
trovano a vivere operatori ed utenti dell'ospedale di Latisana.
Come M5S - ha affermato Ussai - sull'argomento abbiamo anche
sostenuto una petizione sottoscritta da migliaia di cittadini, in
quanto siamo fermamente convinti che debba essere mantenuto
presso la sede di Latisana il punto nascita assieme alle degenze
di pediatria e di ostetricia e ginecologia. Non può infatti
essere il mero numero dei parti il fattore determinante nella
scelta di quale punto nascita mantenere tra Palmanova e Latisana.
Al contrario, deve essere tenuta in debita considerazione la
particolare posizione geografica dell'ospedale di Latisana, che
lo pone - al pari di quello di Tolmezzo - come un presidio
assolutamente indispensabile della rete ospedaliera regionale in
grado di garantire criteri di equità nell'accessibilità e nella
fruibilità dei servizi sanitari per tutti i cittadini del Friuli
Venezia Giulia. Criteri, questi ultimi, chiaramente enunciati
come principi ispiratori dell'attuale riforma sanitaria.
In caso contrario, la chiusura di un servizio basilare per un
ospedale di rete quale l'intera area materno-infantile avrebbe
come effetto il ridimensionamento, in poco tempo, di tutto
l'ospedale, come è sempre avvenuto in FVG in casi analoghi
(Cividale, Gemona, Maniago, Sacile). In pratica verrebbe messo in
discussione un ospedale di rete che attualmente è il quarto in
regione come numero di prestazioni di PS e per almeno quattro
mesi l'anno ha il bacino di utenza più alto dell'intero Friuli
Venezia Giulia.
Siamo altresì convinti - ha concluso - che questa scelta di
politica sanitaria regionale non possa essere affidata a un
Direttore generale o a qualche tecnico, ma che debba essere la
politica ad assumersi la responsabilità di decidere seguendo il
buon senso e l'interesse collettivo, prescindendo dalla
convenienza o dall'appartenenza partitica.
(segue)