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CR: mozione punto nascita di Latisana, il dibattito (3)

27.05.2015
14:49
(ACON) Trieste, 27 mag - RCM - La questione è non economica, ma di sicurezza perché questa manca se non ci sono almeno 500 parti all'anno - ha riassunto Pietro Paviotti (Citt) il problema dei punti nascita non solo di Latisana o di Palmanova, ma di tutto il territorio regionale. Perciò nella mozione l'argomento è mal posto.

Non si deve tagliare un punto a scapito dell'altro - questo il pensiero di Mauro Travanut (Pd). Sarebbe una baruffa miserrima, non si può decidere solo sulla base di aridi numeri. Resta che la Bassa non può perdere un ottimo esempio di sanità, ma neppure Palmanova.

Parlando a titolo personale, Stefano Pustetto (SEL) ha contestato i dati della sicurezza basati sul numero delle nascite: l'esperienza del personale può arrivare dal farla a rotazione in altri centri. Resta il discorso territoriale: Palmanova è centrica, Latisana effettivamente è periferica, ma ha presenze turistiche che hanno le loro esigenze. Se ne parli in Commissione consiliare.

Totale incertezza della vicenda - così l'ha tacciata Riccardo Riccardi (FI). La delibera della Giunta n. 2.673 del 2014 parla di un solo punto nascita, tra Latisana e Palmanova, invece la nuova mozione del centrosinistra cerca di far passare una soluzione diversa, ma è una bugia. Anche lui si è detto d'accordo per entrambi i punti nascita.

Non può essere una battaglia tra Latisana e Palmanova - ha detto Rodolfo Ziberna (FI). Devono restare aperti tutti e due, come doveva restare aperto quello di Gorizia. L'esperienza può essere fatta altrove, se è solo una questione di numeri.

A Gorizia, i dati affermavano che non stavamo mettendo in sicurezza utenti e operatori - gli ha risposto Silvana Cremaschi (Pd), che ha parlato di stare attenti a ragionare per scatole chiuse e non per collegamenti viari e preferenze personali. La decisione che si prenderà deve essere veramente condivisa e mettere gli operatori, tutti, in grado di lavorare in sicurezza.

Alessandro Colautti (NCD) ha richiesto di andare in Commissione consiliare per un aggiornamento e un approfondimento della questione, con contestuale ritiro delle due mozioni. Alla sua richiesta, si è unito il collega di gruppo Paride Cargnelutti.

Roberto Barillari (Misto), che ha aggiunto la propria firma alla mozione della maggioranza, ha tacciato per confutabili tutti i punti della mozione di Ussai. Non è questo il modo di affrontare questi temi, è giusto andare in Commissione a parlarne, dove ci sono i consiglieri più esperti per parlare di sanità. Vanno stabilite delle regole ferme e decidere sulla base di esse.

Ci chiedete di ritirare la mozione perché non è il modo di porre la questione. Ma perché, il modo giusto è una delibera di Giunta? Ci chiedete ancora tempo per valutare le decisioni, ma allora sino a oggi cosa avete valutato? - queste alcune delle domande poste da Cristian Sergo (M5S). Abbiamo fatto la mozione proprio perché è arrivato il tempo di indicare le ragioni di una decisione a scapito di un'altra. Volete tempo solo per arrivare alle prossime elezioni a bocce ferme. Non stiamo chiedendo la chiusura di Palmanova, ma che non si chiuda Latisana.

Avete votato una riforma, avete il dovere di applicarla - ha sostenuto Renzo Tondo (AR). La mozione sostitutiva quella del M5S è ridicola. O tornate indietro e ritirate la delibera n. 2.673, o prendete una decisione e fate la vostra scelta tra Latisana e Palmanova. È assurdo andare in Commissione solo per parlare ancora e fare la commedia delle parti. Per me ci sono maggiori ragioni per mantenere il punto nascita di Latisana.

È una delibera che sta nel solco del Patto Stato/Regioni ereditato dal centrodestra - gli ha ribattuto Giulio Lauri (SEL). Fuorviante anche la mozione di Ussai. Quella di cui si discute è una scelta che spetta alla Giunta, secondo linee guida che ci vengono anche dal Governo, ha elementi tecnici e numerici, tiene conto anche di aspetti politici. Ciò detto, la sede migliore per discutere è la Commissione.

Il potenziamento della prevenzione, invece, la base per agire per Franco Codega (Pd), ovviamente secondo una gradualità necessaria. A suo dire, non sta al Consiglio decidere quale sia il soggetto tecnico e scientifico più adeguato, ma alla Giunta. Al legislatore compete solo stabilire le linee guida.

Così tanti i suggerimenti sentiti, da essere contraddittori, per Gino Gregoris (Citt) che ha augurato alla Giunta di lavorare in autonomia e senza pressioni fuorvianti. La scelta deve avvenire all'interno del quadro generale delle linee guida.

Non era possibile non partire che dalla delibera del 2014 - ha spiegato Diego Moretti (Pd). È una scelta però complessa, che richiede tempo, un tempo che deve essere "congruo", anche se questo termine può non piacere. La Giunta si prenderà la responsabilità delle proprie scelte, non può essere il Consiglio a decidere chi chiude e chi no.

Si può parlare di tutto, ma ruoli e responsabilità non si possono cambiare in Aula, sono della Giunta - gli ha fatto eco l'assessore Maria Sandra Telesca. Si parla dei punti nascita a prescindere dalla riforma sanitaria perché si parte dalle comunità scientifiche che rivendicano la necessità che il Sistema sanitario garantisca sicurezza ai pazienti, ma anche agli operatori. Da lì sono nate le linee guida anche sui punti nascita. Devo ricordare che è stata la Giunta Tondo a prendere evidenza di quelle considerazioni, uscite sulla base di una Commissione tecnica voluta allora. Tutte le Regioni si stanno confrontando con la sicurezza dei punti nascita, perché la responsabilità va a cascata e arriva sino alla Giunta.

Ho sentito il bisogno di rifare una valutazione - ha aggiunto la Telesca - alla luce dei cambiamenti che abbiamo già fatto e che stanno per essere fatti in questi giorni, con un approfondimento che abbiamo chiesto anche ai professionisti del settore. Al di là di dove si tiene aperto e dove no un punto nascita, il problema è anche di emergenza e urgenza. Ma ho bisogno di avere il quadro completo. Il tempo non sarà lunghissimo, ma quello necessario per rispettare le esigenze di sicurezza.

(immagini tv)

(segue)