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Consiglio: Cargnelutti e Gerolin ricevono anziani di Sesto al Reghena

29.05.2015
11:43
(ACON) Trieste, 29 mag - RCM - Una gita dalla pordenonese Sesto al Reghena al capoluogo della Regione, Trieste. Impossibile non passare per piazza Oberdan e non fare visita alla sede del Parlamento regionale, come l'ha definita il vicepresidente Paride Cargnelutti, padrone di casa per un giorno con Daniele Gerolin.

E proprio l'ex sindaco di Sesto, Gerolin, che oggi siede tra i banchi del Consiglio regionale, è stato tra gli organizzatori dell'ospitalità a quasi 90 iscritti all'associazione di volontariato per anziani Aifa, il cui scopo è quello di portare solidarietà ai "diversamente giovani".

Una platea di attenti visitatori, tra bastoni da passeggio e cappellini da basket per il sole, ha occupato ogni scranno dell'Aula consiliare e ha ascoltato l'ex sindaco ricordare i momenti di un'esperienza durante la quale si sono creati affetti e rapporti - li ha definiti Gerolin - mai dimenticati. Ed è bello sentire che la comunità sestense è vicina alle istituzioni. A volte si considera l'anziano al pari di una cosa che non serve più, invece - ha detto ai suoi concittadini - voi siete la bretella di congiungimento tra passato e futuro, l'esperienza per i giovani.

Cargnelutti ha, invece, speso alcune parole sull'autonomia del Friuli Venezia Giulia, Regione meno "speciale" delle 5 "speciali" d'Italia, con solo sei decimi delle imposte che restano nelle nostre casse. Noi, con quanto ci resta - ha spiegato il vicepresidente del Consiglio regionale -, paghiamo la sanità, a cui dedichiamo più della metà del bilancio, oltre 2 miliardi di euro. E in secondo luogo paghiamo anche gli enti locali: i soldi che riceve il vostro Comune arrivano da Trieste, non da Roma. Terzo, i trasporti. Perché senza il contributo regionale che fa abbassare i prezzi, non potreste permettervi di prendere una corriera o un autobus o un treno senza pagare cifre esorbitanti. E così magari sareste costretti a restare segregati in casa. Ecco che qui facciamo leggi e prendiamo decisioni per permettere tutto questo.

La nostra specialità - ha aggiunto Cargnelutti - non basta dire che deriva dall'essere quadrilingue, ma ci è stata data perché 50 anni fa eravamo un territorio poverissimo, molti di voi lo ricorderanno, dove la popolazione migrava altrove per trovare lavoro. Dopo 50 anni, facciamo parte del ricco e operoso Nord-Est soprattutto perché ci hanno lasciato autogestire. E lo abbiamo fatto bene.