Consiglio: Cargnelutti e Gerolin ricevono anziani di Sesto al Reghena
(ACON) Trieste, 29 mag - RCM - Una gita dalla pordenonese Sesto
al Reghena al capoluogo della Regione, Trieste. Impossibile non
passare per piazza Oberdan e non fare visita alla sede del
Parlamento regionale, come l'ha definita il vicepresidente Paride
Cargnelutti, padrone di casa per un giorno con Daniele Gerolin.
E proprio l'ex sindaco di Sesto, Gerolin, che oggi siede tra i
banchi del Consiglio regionale, è stato tra gli organizzatori
dell'ospitalità a quasi 90 iscritti all'associazione di
volontariato per anziani Aifa, il cui scopo è quello di portare
solidarietà ai "diversamente giovani".
Una platea di attenti visitatori, tra bastoni da passeggio e
cappellini da basket per il sole, ha occupato ogni scranno
dell'Aula consiliare e ha ascoltato l'ex sindaco ricordare i
momenti di un'esperienza durante la quale si sono creati affetti
e rapporti - li ha definiti Gerolin - mai dimenticati. Ed è bello
sentire che la comunità sestense è vicina alle istituzioni. A
volte si considera l'anziano al pari di una cosa che non serve
più, invece - ha detto ai suoi concittadini - voi siete la
bretella di congiungimento tra passato e futuro, l'esperienza per
i giovani.
Cargnelutti ha, invece, speso alcune parole sull'autonomia del
Friuli Venezia Giulia, Regione meno "speciale" delle 5 "speciali"
d'Italia, con solo sei decimi delle imposte che restano nelle
nostre casse. Noi, con quanto ci resta - ha spiegato il
vicepresidente del Consiglio regionale -, paghiamo la sanità, a
cui dedichiamo più della metà del bilancio, oltre 2 miliardi di
euro. E in secondo luogo paghiamo anche gli enti locali: i soldi
che riceve il vostro Comune arrivano da Trieste, non da Roma.
Terzo, i trasporti. Perché senza il contributo regionale che fa
abbassare i prezzi, non potreste permettervi di prendere una
corriera o un autobus o un treno senza pagare cifre esorbitanti.
E così magari sareste costretti a restare segregati in casa. Ecco
che qui facciamo leggi e prendiamo decisioni per permettere tutto
questo.
La nostra specialità - ha aggiunto Cargnelutti - non basta dire
che deriva dall'essere quadrilingue, ma ci è stata data perché 50
anni fa eravamo un territorio poverissimo, molti di voi lo
ricorderanno, dove la popolazione migrava altrove per trovare
lavoro. Dopo 50 anni, facciamo parte del ricco e operoso Nord-Est
soprattutto perché ci hanno lasciato autogestire. E lo abbiamo
fatto bene.