M5S: Frattolin, garantire a tutte le donne visite ginecologiche
(ACON) Trieste, 30 mag - COM/AB - "Bisogna garantire a tutte le
donne residenti nel Friuli Venezia Giulia la possibilità di
accedere alle visite ginecologiche per la prevenzione tramite
consultorio".
La richiesta è contenuta in una interrogazione depositata in
Consiglio regionale dalla portavoce del Movimento 5 Stelle
Eleonora Frattolin.
"È incredibile che nel 2015 in alcune Aziende per l'assistenza
sanitaria della Regione Friuli Venezia Giulia le donne di età
superiore ai 50 anni vengano escluse dalle visite ginecologiche
tramite consultorio familiare - attacca Frattolin. L'accesso a
queste strutture è previsto, infatti, solo per le donne che si
rivolgono per problemi relativi al concepimento e alla fertilità,
lasciando escluse le visite di controllo e prevenzione per tutte
le altre donne. Si tratta di una decisione lesiva del principio -
sacrosanto - di parità di trattamento sanitario. Bisogna
garantire uguali diritti a tutte le donne della Regione. O si
applica questa decisione in tutte le Aziende oppure si tratta di
una discriminazione palese. L'accesso al consultorio per
determinate prestazioni non può essere regolato dalla residenza
in un Comune piuttosto che in un altro".
"Ancora più grave che a monte di tutto questo ci sia una
motivazione di carattere economico - aggiunge la portavoce M5S.
Pare infatti che, per problemi di budget, queste Aziende per
l'assistenza sanitaria vogliano concentrare la prevenzione sulle
donne più giovani e in età fertile. Si dimentica che il
consultorio è una realtà molto importante proprio perché
garantisce un servizio di prossimità in grado di tutelare la
salute delle donne, di tutte le donne".
"Si tratta di decisioni scellerate che pesano sulle famiglie
anche da un punto di vista economico. Le visite ginecologiche
preventive non sono infatti a carico dei reparti di ginecologia e
per questo motivo le donne devono rivolgersi unicamente a medici
privati. Non possiamo accettare - conclude Frattolin - che il
servizio sanitario regionale scarichi sulle donne persino i costi
della prevenzione".