FI: Ziberna, il Pd applica le leggi con due pesi e due misure
(ACON) Trieste, 2 giu - COM/AB - Non posso davvero credere a
ciò che ho letto della conferenza stampa convocata lunedì dal
Gruppo consiliare regionale del Pd sul caso dei consiglieri
Marsilio e Agnola, che non si sono dimessi dalla carica di
presidente di una cooperativa che riceve significativi contributi
regionali: il senso di ciò che il Pd ha affermato è che le norme
le applica a suo piacimento, con due pesi e due misure. In buona
sostanza: con estrema rigidità e severità al centro destra e solo
quando fa comodo a tesserati e amministratori di sinistra. E
tutto ciò con l'assordante silenzio della presidente
Serracchiani, che del finto moralismo ha fatto il suo successo
elettorale, sebbene nel Friuli Venezia Giulia - è bene ricordarlo
- l'80% dell'elettorato non l'abbia votata come presidente.
Ad affermarlo è Rodolfo Ziberna, vicecapogruppo FI in Consiglio
regionale, che aggiunge.
Dopo l'elezione a consigliere regionale, come tutti i consiglieri
avrebbero dovuto fare, mi sono dimesso da numerose cariche di
amministratore di associazioni (lega Nazionale Gorizia, ANVGD
Gorizia, Consorzio universitario Gorizia, Sergio Amidei,
Associazione Giuliani nel Mondo, ecc.) in quanto beneficiavano di
contributi in misura superiore al 10% del proprio bilancio.
Con estrema serenità ora il Pd ci viene a dire che per i suoi
consiglieri non era proprio così necessario applicare la legge
regionale 21/2004, approvata peraltro durante la Giunta Illy, e
che ora (ma solo perché scoperti) è sufficiente che i due
consiglieri si dimettano.
Ma scherziamo? Sono componente della Giunta delle elezioni -
aggiunge Ziberna - e nessuno mi ha mai informato che i
consiglieri Enzo Marsilio e Enio Agnola fossero in condizione di
evidente incompatibilità. Nella riunione del prossimo 10 giugno
pretenderò non una superficiale giustificazione ma, passo dopo
passo, ogni atto prodotto e ogni persona che ne fosse a
conoscenza. Si tratta di colpevole errore solo degli uffici o è
possibile ravvisarsi anche una complicità da parte di altri
consiglieri regionali che hanno concorso nell'omettere la
comunicazione alla Giunta delle elezioni e al Consiglio
regionale? Per due anni questo Consiglio ha votato norme e
provvedimenti con due dei suoi componenti in evidente
incompatibilità e conflitto di interessi. E' scandalosa ora la
giustificazione del capogruppo Pd, ovvero che ci sono troppe
leggi per ricordarsele tutte. Troppe? Una sola: la 21/2004, che
si legge in un minuto. Scopriamo che per il Pd è sufficiente
sostenere di non conoscere una legge per sentirsi esonerato
dall'applicarla. Ma in quale mondo vive questo Pd?
Non voglio fare il giustiziere sulle non veritiere od omesse
dichiarazioni, sui contributi percepiti dalle loro cooperative,
che saranno oggetto altrove di giudizio - così ancora Ziberna -
ma rimango letteralmente scandalizzato per come questa sinistra
cerchi di insabbiare tutto ciò che la riguarda, per giunta a oggi
anche con il beneplacito della presidente Debora Serracchiani, la
quale applica come sempre due pesi e due misure. Lo abbiamo visto
anche in sede di assunzioni discutibili di tesserati di sinistra.
Ma sbaglia di grosso questa sinistra se crede di poter infrangere
la legge a suo piacimento senza temerne le conseguenze.
E questo scandalo - conclude Ziberna - ma solo per il momento,
sta coprendo quello dell'uso di una macchina blu da parte del
consigliere Pd Vittorino Boem che, pur percependo personalmente
un rimborso per le spese anche di viaggio, si è fatto condurre da
una macchina di servizio a Cividale, con tutti i costi aggiuntivi
per l'Amministrazione regionale che da ciò ne consegue.