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Bruxelles: presidente Iacop ad Assise cooperazione decentrata

02.06.2015
16:09
(ACON) Bruxelles, 2 giu - COM/AB - Si è conclusa a Bruxelles la quarta edizione delle Assise della cooperazione decentrata, il forum biennale organizzato dalla Commissione europea e dal Comitato delle Regioni che ha riunito i rappresentanti degli enti regionali e locali dell'Ue e dei Paesi in via di sviluppo con la finalità di portare avanti il dialogo politico con le Istituzioni europee sulle sfide connesse con la cooperazione allo sviluppo.

Obiettivo finale, contribuire a potenziare l'efficacia degli aiuti e favorire la piena integrazione degli enti locali e regionali nelle politiche di cooperazione allo sviluppo, nonché la costruzione di un vero partenariato tra i diversi attori che operano nel settore.

All'evento ha preso parte il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Franco Iacop in qualità di membro del Comitato delle Regioni e in virtù delle progettualità in materia di cooperazione seguite in parte anche dal Consiglio regionale.

La Commissione europea è intervenuta con direttori generali competenti sulle politiche e strategie di sviluppo riconoscendo il valore aggiunto degli enti locali e regionali, il cui ruolo è essenziale nell'attuare il processo di decentramento, nel migliorare la governance del territorio attraverso l'erogazione di servizi e, in generale, nel garantire il raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo sostenibile.

Il presidente Iacop, a margine della conferenza, ha espresso alcune considerazioni sulle prospettive che attendono l'Europa con riferimento alle dinamiche migratorie e dello sviluppo.

Nel 2050 la popolazione europea costituirà appena il 4% della popolazione mondiale. A questa futura Europa serviranno almeno 50 milioni di donne e uomini che sostengano il progresso, l'economia, le attività manuali e intellettive. Ciò che finora è stata la visione della cooperazione come aiuto umanitario e quello che oggi si cerca di realizzare con le reti, le azioni di sviluppo locali per far crescere dal punto di vista sociale ed economico i territori e prevenire povertà, sottosviluppo e migrazioni di massa dovrà diventare sempre più un progetto di collaborazione e sviluppo complementare tra i Paesi destinatari della cooperazione e i donatori.

Iacop ha anche evidenziato il fatto che, terminato il periodo dei negoziato a livello di Commissione e Stati membri, si apre ora per le autorità locali e regionali e per la società civile un momento nella programmazione delle risorse europee in cui è possibile identificare ambiti prioritari di intervento e partenariati di interesse e lavorare a progetti concreti.

Nella prima fase dell'assise, un contributo concreto è stato fatto pervenire alla tavola rotonda sulle reti e scambi di esperienze.

Il Friuli Venezia Giulia, in virtù della propria posizione transfrontaliera, ha avuto l'opportunità di partecipare a una delle prime reti internazionali di enti territoriali, la comunità di lavoro di Alpe Adria, che di fatto ha consentito di superare i limiti fisici delle proprie comunità.

E' anche grazie alle competenze maturate all'interno di questa rete che la Regione FVG ha potuto prendere parte al progetto di ricostruzione della Slavonia dopo le guerre degli anni Novanta. L'iniziativa, cofinanziata dal ministero degli Esteri italiano, è stata la prima e uno dei più importanti esempi di cooperazione decentrata nell'area balcanica.

La rete partecipata più significativa nella cooperazione è ora rappresentata dall'Associazione delle Agenzie per la Democrazia Locale (ALDA), all'interno della quale il Friuli Venezia Giulia è lead-partner nell'Agenzia di Niksic, in Montenegro, e partner nelle Agenzie di Verteneglio e Gyumri in Armenia.

La missione istituzionale del presidente Iacop a Bruxelles si concluderà mercoledì e giovedì con la partecipazione alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni, dove il tema centrale sarà quello legato all'approccio sostenibile dell'Ue in materia di migrazione, sul quale verrà votata una risoluzione.

Ma non sarà il solo argomento importante all'ordine del giorno: all'esame, infatti, anche una serie di pareri sulle politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione, la protezione dell'ambiente marino, il sostegno a livello locale e regionale del commercio equo e solidale in Europa, atti che poi verranno adottati dal Comitato.

Alla sessione plenaria è previsto anche un intervento del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker sul Piano di investimenti per l'Europa, e un intervento di Yang Yanyi, ambasciatore straordinaria e plenipotenziaria, capo della missione della Repubblica popolare cinese presso l'Unione europea, che parlerà del 40° anniversario delle relazioni diplomatiche Ue-Cina e del ruolo degli enti locali e regionali nella promozione della cooperazione e degli investimenti.