Bruxelles: presidente Iacop ad Assise cooperazione decentrata
(ACON) Bruxelles, 2 giu - COM/AB - Si è conclusa a Bruxelles la
quarta edizione delle Assise della cooperazione decentrata, il
forum biennale organizzato dalla Commissione europea e dal
Comitato delle Regioni che ha riunito i rappresentanti degli enti
regionali e locali dell'Ue e dei Paesi in via di sviluppo con la
finalità di portare avanti il dialogo politico con le Istituzioni
europee sulle sfide connesse con la cooperazione allo sviluppo.
Obiettivo finale, contribuire a potenziare l'efficacia degli
aiuti e favorire la piena integrazione degli enti locali e
regionali nelle politiche di cooperazione allo sviluppo, nonché
la costruzione di un vero partenariato tra i diversi attori che
operano nel settore.
All'evento ha preso parte il presidente del Consiglio regionale
del Friuli Venezia Giulia Franco Iacop in qualità di membro del
Comitato delle Regioni e in virtù delle progettualità in materia
di cooperazione seguite in parte anche dal Consiglio regionale.
La Commissione europea è intervenuta con direttori generali
competenti sulle politiche e strategie di sviluppo riconoscendo
il valore aggiunto degli enti locali e regionali, il cui ruolo è
essenziale nell'attuare il processo di decentramento, nel
migliorare la governance del territorio attraverso l'erogazione
di servizi e, in generale, nel garantire il raggiungimento degli
obiettivi dello sviluppo sostenibile.
Il presidente Iacop, a margine della conferenza, ha espresso
alcune considerazioni sulle prospettive che attendono l'Europa
con riferimento alle dinamiche migratorie e dello sviluppo.
Nel 2050 la popolazione europea costituirà appena il 4% della
popolazione mondiale. A questa futura Europa serviranno almeno 50
milioni di donne e uomini che sostengano il progresso,
l'economia, le attività manuali e intellettive. Ciò che finora è
stata la visione della cooperazione come aiuto umanitario e
quello che oggi si cerca di realizzare con le reti, le azioni di
sviluppo locali per far crescere dal punto di vista sociale ed
economico i territori e prevenire povertà, sottosviluppo e
migrazioni di massa dovrà diventare sempre più un progetto di
collaborazione e sviluppo complementare tra i Paesi destinatari
della cooperazione e i donatori.
Iacop ha anche evidenziato il fatto che, terminato il periodo dei
negoziato a livello di Commissione e Stati membri, si apre ora
per le autorità locali e regionali e per la società civile un
momento nella programmazione delle risorse europee in cui è
possibile identificare ambiti prioritari di intervento e
partenariati di interesse e lavorare a progetti concreti.
Nella prima fase dell'assise, un contributo concreto è stato
fatto pervenire alla tavola rotonda sulle reti e scambi di
esperienze.
Il Friuli Venezia Giulia, in virtù della propria posizione
transfrontaliera, ha avuto l'opportunità di partecipare a una
delle prime reti internazionali di enti territoriali, la comunità
di lavoro di Alpe Adria, che di fatto ha consentito di superare i
limiti fisici delle proprie comunità.
E' anche grazie alle competenze maturate all'interno di questa
rete che la Regione FVG ha potuto prendere parte al progetto di
ricostruzione della Slavonia dopo le guerre degli anni Novanta.
L'iniziativa, cofinanziata dal ministero degli Esteri italiano, è
stata la prima e uno dei più importanti esempi di cooperazione
decentrata nell'area balcanica.
La rete partecipata più significativa nella cooperazione è ora
rappresentata dall'Associazione delle Agenzie per la Democrazia
Locale (ALDA), all'interno della quale il Friuli Venezia Giulia è
lead-partner nell'Agenzia di Niksic, in Montenegro, e partner
nelle Agenzie di Verteneglio e Gyumri in Armenia.
La missione istituzionale del presidente Iacop a Bruxelles si
concluderà mercoledì e giovedì con la partecipazione alla
sessione plenaria del Comitato delle Regioni, dove il tema
centrale sarà quello legato all'approccio sostenibile dell'Ue in
materia di migrazione, sul quale verrà votata una risoluzione.
Ma non sarà il solo argomento importante all'ordine del giorno:
all'esame, infatti, anche una serie di pareri sulle politiche
degli Stati membri a favore dell'occupazione, la protezione
dell'ambiente marino, il sostegno a livello locale e regionale
del commercio equo e solidale in Europa, atti che poi verranno
adottati dal Comitato.
Alla sessione plenaria è previsto anche un intervento del
presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker sul
Piano di investimenti per l'Europa, e un intervento di Yang
Yanyi, ambasciatore straordinaria e plenipotenziaria, capo della
missione della Repubblica popolare cinese presso l'Unione
europea, che parlerà del 40° anniversario delle relazioni
diplomatiche Ue-Cina e del ruolo degli enti locali e regionali
nella promozione della cooperazione e degli investimenti.