NCD: Colautti, per riforma sanità serve costante monitoraggio
(ACON) Trieste, 4 giu - COM/MPB - "Considerato l'intervento
responsabile e correttivo per migliorare la riforma della sanità,
il Gruppo NCD in Consiglio regionale, che ha motivato la propria
astensione nella votazione finale con la necessità di un continuo
monitoraggio della riforma nel divenire della sua attuazione, non
ha intenzione di fare sconti alla legge e la richiesta di
audizione (da parte dell'opposizione) in Commissione calca questa
nostra indicazione espressa in Aula, e rilancia il ruolo di
verifica sull'equità del sistema nel suo complesso. È quindi
opportuno che l'assessore competente riferisca sugli specifici
punti individuati senza lasciare spazio ad astrazioni d'insieme".
A intervenire è il capogruppo NCD in Consiglio regionale
Alessandro Colautti, che ha presentato un'interrogazione alla
Giunta.
"Considerato che l'attuazione della riforma dipende in larga
parte dalla capacità di intervenire sul territorio a favore della
cronicità, nell'assistenza domiciliare capillare, nella
predisposizione dei poliambulatori e nella medicina generale
(medici di famiglia) per evitare tanto i ricoveri impropri quanto
la permanenza prolungata presso le strutture ospedaliere, che
subiranno dalla riforma una forte riduzione di posti letto, e
considerato che dai primi passi effettuati dalla Giunta
sembrerebbe si sia partiti dai vertici medici (primari) senza
predisporre il territorio alla riconversione e che questo
potrebbe aggravare i servizi a favore dei cittadini facendo
pagare loro i possibili ritardi e le relative inefficienze, è
opportuno conoscere, senza equilibrismi empirici, quante sono le
strutture sanitarie complesse e semplici della rete dei servizi
ospedalieri esistenti e, in parallelo a quelle future, come sono
suddivise per ospedali, la loro determinazione e quali sono
vacanti. Stesso discorso per le strutture complesse della rete
dei servizi territoriali.
"L'assessore e la Giunta - continua Colautti - in modo
dettagliato dovrebbero anche essere in grado di indicare quanti
sono i risparmi preventivati sui costi relativi derivanti dalla
riduzione di 80 strutture complesse ospedaliere, considerato che
circa 40 sarebbero vacanti e che gli atti aziendali dovranno
prevedere una struttura semplice (dipartimentale o interna alla
struttura complessa) oppure un incarico dirigenziale di alta
professionalità e quali sono i criteri sui quali ci si è basati
per la riduzione di quelle 80 strutture, considerato che la
vacanza non implica la non necessità della struttura stessa.
"Relativamente alle Aziende ospedaliero universitarie di Udine e
Trieste - chiede ulteriormente Colautti - devono essere
illustrati i criteri previsti per la nomina dei primari e quali
gli accordi fino ad ora, o che si intendono raggiungere, con i
rettori delle rispettive università. Inoltre, è opportuno
conoscere lo stato degli atti e quali sono le prospettive per la
revisione dalla capacità di intervenire sul territorio a favore
della cronicità, nell'assistenza domiciliare capillare, nella
predisposizione dei poliambulatori e nella medicina generale
(medici di famiglia), per consentire il corretto assorbimento
della domanda senza ingolfare gli ospedali.
"NCD - conclude Colautti - non intende allentare l'attenzione su
una riforma che necessita un monitoraggio costante nell'interesse
della salute dei cittadini e dell'efficacia dei servizi forniti,
e chiede alla Giunta chiarezza e correttezza nel merito e nel
metodo della sua applicazione".