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NCD: Colautti, per riforma sanità serve costante monitoraggio

04.06.2015
15:08
(ACON) Trieste, 4 giu - COM/MPB - "Considerato l'intervento responsabile e correttivo per migliorare la riforma della sanità, il Gruppo NCD in Consiglio regionale, che ha motivato la propria astensione nella votazione finale con la necessità di un continuo monitoraggio della riforma nel divenire della sua attuazione, non ha intenzione di fare sconti alla legge e la richiesta di audizione (da parte dell'opposizione) in Commissione calca questa nostra indicazione espressa in Aula, e rilancia il ruolo di verifica sull'equità del sistema nel suo complesso. È quindi opportuno che l'assessore competente riferisca sugli specifici punti individuati senza lasciare spazio ad astrazioni d'insieme". A intervenire è il capogruppo NCD in Consiglio regionale Alessandro Colautti, che ha presentato un'interrogazione alla Giunta. "Considerato che l'attuazione della riforma dipende in larga parte dalla capacità di intervenire sul territorio a favore della cronicità, nell'assistenza domiciliare capillare, nella predisposizione dei poliambulatori e nella medicina generale (medici di famiglia) per evitare tanto i ricoveri impropri quanto la permanenza prolungata presso le strutture ospedaliere, che subiranno dalla riforma una forte riduzione di posti letto, e considerato che dai primi passi effettuati dalla Giunta sembrerebbe si sia partiti dai vertici medici (primari) senza predisporre il territorio alla riconversione e che questo potrebbe aggravare i servizi a favore dei cittadini facendo pagare loro i possibili ritardi e le relative inefficienze, è opportuno conoscere, senza equilibrismi empirici, quante sono le strutture sanitarie complesse e semplici della rete dei servizi ospedalieri esistenti e, in parallelo a quelle future, come sono suddivise per ospedali, la loro determinazione e quali sono vacanti. Stesso discorso per le strutture complesse della rete dei servizi territoriali. "L'assessore e la Giunta - continua Colautti - in modo dettagliato dovrebbero anche essere in grado di indicare quanti sono i risparmi preventivati sui costi relativi derivanti dalla riduzione di 80 strutture complesse ospedaliere, considerato che circa 40 sarebbero vacanti e che gli atti aziendali dovranno prevedere una struttura semplice (dipartimentale o interna alla struttura complessa) oppure un incarico dirigenziale di alta professionalità e quali sono i criteri sui quali ci si è basati per la riduzione di quelle 80 strutture, considerato che la vacanza non implica la non necessità della struttura stessa. "Relativamente alle Aziende ospedaliero universitarie di Udine e Trieste - chiede ulteriormente Colautti - devono essere illustrati i criteri previsti per la nomina dei primari e quali gli accordi fino ad ora, o che si intendono raggiungere, con i rettori delle rispettive università. Inoltre, è opportuno conoscere lo stato degli atti e quali sono le prospettive per la revisione dalla capacità di intervenire sul territorio a favore della cronicità, nell'assistenza domiciliare capillare, nella predisposizione dei poliambulatori e nella medicina generale (medici di famiglia), per consentire il corretto assorbimento della domanda senza ingolfare gli ospedali. "NCD - conclude Colautti - non intende allentare l'attenzione su una riforma che necessita un monitoraggio costante nell'interesse della salute dei cittadini e dell'efficacia dei servizi forniti, e chiede alla Giunta chiarezza e correttezza nel merito e nel metodo della sua applicazione".