Sel:Lauri,tagli sanità,meno primari non significa meno cura per salute
(ACON)Trieste, 5 giu - COM/MPB - "Le preoccupazioni sugli
effetti immediati della riforma della Sanità sono comprensibili
ma bisogna avere il coraggio di tagliare dei doppioni che sono
inutili e fare tutti attenzione a non farsi strumentalizzare", ha
dichiarato Giulio Lauri, capogruppo di Sel in Consiglio
regionale, commentando la raccolta di firme da parte del Comitato
cittadini di difesa sanità triestina e le proteste del Sindacato
dei dirigenti medici e dei primari.
"Molti degli 80 posti da primario (da 288 a 208 in un triennio
spalmati in tutta la regione) sono - così ancora Lauri - il
prodotto di competizioni passate tra territori, o del sistema
duale università - azienda ospedaliera, e possono essere
riorganizzati in modo unitario, con un'unica direzione
migliorando la qualità dell'offerta di salute al cittadino e
senza pregiudicarla in alcun modo. Ragioniamo tutti insieme,
quindi, su cosa e dove intervenire, ma facciamolo senza paura.
"Lo spirito della riforma resta quello di fornire uno standard
adeguato di cura in tutta la regione, senza disparità. Il diritto
alla salute uguale per tutti. Vale a dire trasferire risorse
dall'ospedale al territorio, liberandole per rendere ancora più
qualificata l'assistenza ospedaliera da parte dei medici, degli
infermieri e delle altre professioni sanitarie - e al tempo
stesso favorire sia il potenziamento dell'assistenza domiciliare,
sia l'offerta di salute sul territorio".