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Sel:Lauri,tagli sanità,meno primari non significa meno cura per salute

05.06.2015
17:50
(ACON)Trieste, 5 giu - COM/MPB - "Le preoccupazioni sugli effetti immediati della riforma della Sanità sono comprensibili ma bisogna avere il coraggio di tagliare dei doppioni che sono inutili e fare tutti attenzione a non farsi strumentalizzare", ha dichiarato Giulio Lauri, capogruppo di Sel in Consiglio regionale, commentando la raccolta di firme da parte del Comitato cittadini di difesa sanità triestina e le proteste del Sindacato dei dirigenti medici e dei primari.

"Molti degli 80 posti da primario (da 288 a 208 in un triennio spalmati in tutta la regione) sono - così ancora Lauri - il prodotto di competizioni passate tra territori, o del sistema duale università - azienda ospedaliera, e possono essere riorganizzati in modo unitario, con un'unica direzione migliorando la qualità dell'offerta di salute al cittadino e senza pregiudicarla in alcun modo. Ragioniamo tutti insieme, quindi, su cosa e dove intervenire, ma facciamolo senza paura.

"Lo spirito della riforma resta quello di fornire uno standard adeguato di cura in tutta la regione, senza disparità. Il diritto alla salute uguale per tutti. Vale a dire trasferire risorse dall'ospedale al territorio, liberandole per rendere ancora più qualificata l'assistenza ospedaliera da parte dei medici, degli infermieri e delle altre professioni sanitarie - e al tempo stesso favorire sia il potenziamento dell'assistenza domiciliare, sia l'offerta di salute sul territorio".