Sel: Pustetto, tagli sanità, regole chiare e uguali per tutti
(ACON) Trieste, 9 giu - COM/RCM - La cospicua riduzione delle
figure apicali (primari ospedalieri), come definita dalla
delibera di Giunta n. 929 del 15 maggio scorso: si sono tagliati
dei doppioni non giustificabili da particolari esigenze oppure vi
è una ben precisa scelta di campo dell'assessore alla Salute a
favore degli uni e a scapito degli altri?
A porsi la domanda, il consigliere regionale di Sel Stefano
Pustetto, che così prosegue: "In ambito medico, si stabilisce che
una struttura è doppia nel momento in cui il volume delle
prestazioni non giustifica la presenza di due reparti/servizi
dello stesso tipo. Per sostenere questa affermazione ci si basa
sul numero delle prestazioni in rapporto alla popolazione, tenuto
anche conto che quando i numeri sono troppo bassi la casistica, e
quindi la professionalità degli operatori, spesso viene meno.
"Preso atto che tutti i report nazionali e internazionali parlano
di una sede universitaria ogni tre milioni di abitanti e
considerato che in Friuli Venezia Giulia, dove vivono 1.200.000
persone, ci sono due corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, il
primo macroscopico doppione ove si dovrebbe intervenire è proprio
questo.
"Trovo abbastanza sconcertante che le proteste dei primari
ospedalieri vengano liquidate come una difesa acritica di
'poltrone' e non un segno di evidente malessere di tutti quei
professionisti che si vedono penalizzati nei confronti dei
colleghi universitari. Se gli accorpamenti dei reparti vengono
fatti esclusivamente quando ad andare in quiescenza è la figura
apicale ospedaliera e non viceversa, è chiaro che questi ultimi
parlino di rapporto di fiducia incrinato.
"Se ci vogliono più di quattro anni per rimpiazzare il primario
della seconda Medica di Udine (reparto che fa 2.800 ricoveri
all'anno) e solo due giorni per quello della Maxillo-facciale
(universitario), è evidente che si usano due pesi e due misure; e
questo è solo uno dei tanti esempi.
"Giustamente l'assessore afferma che la figura apicale deve
essere la migliore e più competente possibile, senza
discriminazioni tra ospedalieri e universitari, però non
esplicita i criteri con cui questa scelta sarà fatta. È intuibile
che a seconda del punteggio attribuito alle pubblicazioni
scientifiche, alla necessità e/o capacità didattica, al numero
degli interventi eseguiti o meglio ai suoi esiti, prevarranno
queste o quelle figure professionali.
"In conclusione, si può convenire che la strada della riduzione
dei cosiddetti doppioni sia quella giusta, ma il presupposto
perché questo venga accettata è che le regole siano chiare e
uguali per tutti. A questo proposito, la creazione di un'unica
università regionale andrebbe a risolvere la duplicazione degli
atenei, invece per fugare ogni dubbio di scelte pilotate a favore
o contro la classe ospedaliera o universitaria è di fondamentale
importanza che una Commissione paritetica e mista rediga il
protocollo d'intesa tra ospedale e università."