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Sel: Pustetto, tagli sanità, regole chiare e uguali per tutti

09.06.2015
15:46
(ACON) Trieste, 9 giu - COM/RCM - La cospicua riduzione delle figure apicali (primari ospedalieri), come definita dalla delibera di Giunta n. 929 del 15 maggio scorso: si sono tagliati dei doppioni non giustificabili da particolari esigenze oppure vi è una ben precisa scelta di campo dell'assessore alla Salute a favore degli uni e a scapito degli altri?

A porsi la domanda, il consigliere regionale di Sel Stefano Pustetto, che così prosegue: "In ambito medico, si stabilisce che una struttura è doppia nel momento in cui il volume delle prestazioni non giustifica la presenza di due reparti/servizi dello stesso tipo. Per sostenere questa affermazione ci si basa sul numero delle prestazioni in rapporto alla popolazione, tenuto anche conto che quando i numeri sono troppo bassi la casistica, e quindi la professionalità degli operatori, spesso viene meno.

"Preso atto che tutti i report nazionali e internazionali parlano di una sede universitaria ogni tre milioni di abitanti e considerato che in Friuli Venezia Giulia, dove vivono 1.200.000 persone, ci sono due corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, il primo macroscopico doppione ove si dovrebbe intervenire è proprio questo.

"Trovo abbastanza sconcertante che le proteste dei primari ospedalieri vengano liquidate come una difesa acritica di 'poltrone' e non un segno di evidente malessere di tutti quei professionisti che si vedono penalizzati nei confronti dei colleghi universitari. Se gli accorpamenti dei reparti vengono fatti esclusivamente quando ad andare in quiescenza è la figura apicale ospedaliera e non viceversa, è chiaro che questi ultimi parlino di rapporto di fiducia incrinato.

"Se ci vogliono più di quattro anni per rimpiazzare il primario della seconda Medica di Udine (reparto che fa 2.800 ricoveri all'anno) e solo due giorni per quello della Maxillo-facciale (universitario), è evidente che si usano due pesi e due misure; e questo è solo uno dei tanti esempi.

"Giustamente l'assessore afferma che la figura apicale deve essere la migliore e più competente possibile, senza discriminazioni tra ospedalieri e universitari, però non esplicita i criteri con cui questa scelta sarà fatta. È intuibile che a seconda del punteggio attribuito alle pubblicazioni scientifiche, alla necessità e/o capacità didattica, al numero degli interventi eseguiti o meglio ai suoi esiti, prevarranno queste o quelle figure professionali.

"In conclusione, si può convenire che la strada della riduzione dei cosiddetti doppioni sia quella giusta, ma il presupposto perché questo venga accettata è che le regole siano chiare e uguali per tutti. A questo proposito, la creazione di un'unica università regionale andrebbe a risolvere la duplicazione degli atenei, invece per fugare ogni dubbio di scelte pilotate a favore o contro la classe ospedaliera o universitaria è di fondamentale importanza che una Commissione paritetica e mista rediga il protocollo d'intesa tra ospedale e università."