Citt: su caso Marsilio e Agnola mozione Riccardi fuori luogo
(ACON) Trieste, 10 giu - COM/RCM - La cronaca di questi giorni
sottolinea una possibile incompatibilità dei consiglieri
regionali Enzo Marsilio ed Enio Agnola, entrambi del Partito
Democratico, per aver sommato la carica di consigliere regionale
a quella di presidente di cooperativa che ha usufruito di
contributi. Sotto l'aspetto tecnico-giuridico - hanno commentato
i consiglieri dei Cittadini Pietro Paviotti, Emiliano Edera e
Gino Gregoris - rileviamo che gli uffici del Consiglio regionale
hanno inoltrato tutta la documentazione alla Procura della
Repubblica. Saranno le apposite istituzioni a verificare,
indagare e valutare con oggettività e competenza gli atti,
ravvisando eventuali comportamenti di Marsilio e Agnola non
conformi alla legge. In ogni caso, a quanto ci risulta oggi, le
presunte cause di incompatibilità sono state rimosse dagli stessi
consiglieri.
Sotto l'aspetto politico - hanno aggiunto i Cittadini - vogliamo
evidenziare come l'assunzione di una carica amministrativa in
associazioni o enti territoriali non possa e non debba essere
equiparata a un conflitto di interessi. In molti casi, infatti,
l'opera può essere prestata alla propria comunità per generosità
e per senso di appartenenza. Sappiamo bene che chi vuole invece
deliberatamente realizzare comportamenti illeciti evita di
mettersi in prima fila e, semmai, lavora stando defilato e
nell'ombra. Si tratta di quel famoso "mondo di mezzo" di cui
tanto si parla di questi tempi. È buona norma, dunque, evitare di
esprimere giudizi frettolosi e riconoscere sempre e comunque il
sacrosanto diritto di ognuno a non essere crocifisso
(politicamente e mediaticamente parlando) prima di un serio
approfondimento del caso.
Chiarito questo - hanno sottolineato Paviotti, Edera e Gregoris -
va detto con altrettanta schiettezza che la mozione presentata
dal consigliere Riccardo Riccardi di Forza Italia, ex assessore
della Giunta Tondo, appare estemporanea e fuori luogo perché è
sempre sbagliato intervenire sull'onda dell'emotività del
momento. La proposta di equiparare ogni tipo di incarico
(pubblico e privato) e di coinvolgere i parenti fino la IV grado
ci sembra il frutto più della necessità di intervenire
mediaticamente che di una reale volontà di prevenire e correggere
atteggiamenti sbagliati. Peraltro, l'attuale normativa che
disciplina l'incompatibilità, seppure perfezionabile in alcuni
passaggi, non ha certo impedito l'emergere dei casi Marsilio e
Agnola esaminati oggi dalla Giunta delle elezioni, dove il
movimento dei Cittadini, rappresentato da Edera, ha mantenuto la
posizione sopra espressa.
Il tema riguardante l'etica del politico - hanno concluso i tre
consiglieri - è uno dei fondamenti sui quali si è sviluppato il
movimento civico dei Cittadini. Trasparenza, onestà e sobrietà
sono condizioni necessarie per affrontare nel modo corretto
l'importante incarico di amministratore pubblico. Ci piace
ricordare come proprio il nostro movimento abbia ritenuto, in
tempi assolutamente non sospetti, di pubblicare un "Libro bianco"
che aveva lo scopo di rendere pubblici tutti gli incarichi e
relativi emolumenti derivanti da scelte discrezionali della
politica regionale. Proprio per questo non vogliamo farci
coinvolgere da reazioni strumentali piuttosto che dalla volontà
di modificare e combattere i comportamenti scorretti che spesso,
purtroppo, la cronaca politica mette in evidenza.