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AR:Tondo, sanità, l'assessore consideri preoccupazioni professionisti

11.06.2015
17:46
(ACON) Trieste, 11 giu - COM/MPB - "Ritengo che le riforme in genere possono anche essere nè buone nè cattive in sé, ma dipendano dalla Governance che si riesce o meno a sviluppare, dalla capacità di far sentire il sistema che si vuole riformare partecipe del processo innovativo. Il caso dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine, conseguenza della fusione tra ex Ospedale e Policlinico Universitario, rappresenta uno di quei casi in cui la voce del sistema non può essere elusa".

A parlare è Renzo Tondo, capogruppo di Autonomia Responsabile in Consiglio regionale.

"Credo sia sbagliato non tener conto delle preoccupazioni dei professionisti sanitari e, a mio avviso, bene farebbe l'assessore Telesca ad avere un atteggiamento di maggiore "ascolto" anziché apparire stupita di un tanto, tenendo conto altresì che alla insoddisfazione dei medici e dei primari si associa quella degli infermieri.

"I medici e gli infermieri, da diversi punti di vista, illustrano una situazione che potremmo definire complessa, in ragione di una conflittualità istituzionale e organizzativa che non può essere liquidata come "frutto di polemiche e strumentalizzazioni ingiustificate.

"Premetto ovviamente che condivido la politica del contenimento dei costi, tanto che, nella mia proposta di legge bocciata dalla maggioranza, avevo previsto l'emanazione di linee di indirizzo per ridurre le attuali Strutture Operative Complesse (SOC) e Semplici (SOS), secondo le funzioni svolte. Le linee avrebbero aperto, nelle sedi istituzionali opportune, un tavolo di confronto con le diverse rappresentanze, che se ascoltate avrebbero sicuramente mitigato alcune difficoltà.

"Risulta del tutto evidente la necessità di ricreare un dialogo serio con i professionisti e gli operatori.

"Sono consapevole che l'integrazione Assistenza - Didattica - Ricerca - è assai delicata, ma non possiamo negare che il rischio percepito dagli ex Ospedalieri è che l'Università diventi il vero Socio di maggioranza e detenga il vero potere decisionale, pur possedendo un numero di azioni notevolmente inferiore rispetto alla Regione.

"Questo rappresenterebbe la marginalizzazione della Governance regionale a cui afferiscono la maggior parte delle risorse economiche.

"Si aggiunga il rischio di ridurre in modo significativo la professionalità nelle cure, professionalità che ha contribuito in modo rilevante al prestigio dell'ospedale di Udine, riconosciuto in ambito nazionale".