Crpo: al via a Trieste i primi Stati regionali delle donne del FVG
(ACON) Trieste, 12 giu - RCM - Stati regionali delle donne del
Friuli Venezia Giulia: l'inedito appuntamento - si tratta,
infatti, della prima edizione - è al Teatrino Franco e Franca
Basaglia del parco San Giovanni di Trieste.
Con la partecipazione dell'assessore Loredana Panariti, titolare
delle azioni della Regione in favore delle pari opportunità, e
della presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa
Poropat, decine di rappresentanti del mondo femminile si sono
ritrovate a parlare degli Stati generali delle donne con la
presidente della Commissione regionale per le pari opportunità
(Crpo), Annamaria Poggioli; delle sfide che attendono dopo la
Conferenza dell'Onu di Pechino del 1995 con la coordinatrice
nazionale degli Stati generali delle donne, Isa Maggi; della
condizione femminile regionale con Chiara Cristini, consigliera
di parità della Provincia di Pordenone che ha fotografato la
situazione occupazionale femminile attraverso una serie di dati;
del portale "Go Women FVG" con Gabriella Taddeo, consigliera di
parità della Provincia di Trieste.
La seconda parte del programma prevede, invece, una serie di
laboratori tematici: lavoro e conciliazione, salute e violenza,
democrazia paritaria, leadership e innovazione, percorsi di
inclusione, educazione e formazione. La conclusione, a cura delle
presidenti Poggioli e Maggi, vedrà la scrittura di un documento
che sarà consegnato quale contributo alla "Conferenza mondiale
delle donne. Pechino 20 anni dopo" che si terrà a Milano,
all'interno di Expo, dal 26 al 28 settembre prossimo.
Si tratta di una conferenza voluta per parlare soprattutto di
lavoro - ha spiegato la presidente Poggioli -. Ciò a cui dobbiamo
puntare è far sì che le buone pratiche siano trasformate in
provvedimenti legislativi dove la donna sia rispettata in quanto
tale e in quanto lavoratrice. In FVG la situazione non è negativa
come altrove, ma a livello nazionale si registra il tasso di
occupazione femminile più basso d'Europa, intorno al 12%, e dove
per la donna esiste ancora l'obbligo di firma di dimissioni in
bianco e la disparità salariale a parità di mansioni dei
colleghi.
La presidente Bassa Poropat, dopo i saluti in veste di padrona di
casa, ha rimarcato la necessità di lavorare a progetti concreti.
Bene che da una regione piccola come la nostra - ha detto - siano
uscite idee per numerosi di questi progetti e ne siano stati
scelti dal coordinamento nazionale delle donne ben 60. Infine ha
sostenuto l'indipendenza economica della donna quale via d'uscita
dalla sottomissione a uomini violenti.
Dopo aver riconosciuto che le donne sono coloro che più pagano la
crisi di questi anni, l'assessore Panariti si è detta sconcertata
dal linguaggio sessista che si registra ogni giorno e che si
ritrova riportato anche sui giornali e nei siti social. Il
linguaggio - ha riflettuto - rappresenta il mondo che vogliamo,
in qualunque ambito. Quando è sbagliato, ci dobbiamo arrabbiare,
indignare. E poi dobbiamo fare in modo che i più piccoli siano
dalla nostra parte; dobbiamo educarli al fine di eliminare le
brutture dovute al sessismo.
Guardando al lavoro, a breve - ha reso noto - partirà un progetto
dedicato alle donne che escono da una situazione di violenza e
desiderano riaffermarsi con un'occupazione. Anche attraverso il
Fondo sociale europeo arrivano degli spazi legati alla
conciliazione tra tempi di vita e tempi del lavoro e della
formazione femminili. Uno di questi spazi sarà dedicato al
dialogo con le aziende, per condividere in primis con queste le
buone pratiche. La nostra forza sarà mettere in rete, e quindi
far conoscere in modo capillare alle donne, quanto si sta
facendo. Non da ultimo, puntare alle giovani ad esempio
sostenendo il coworking.
(immagini tv)