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Crpo: al via a Trieste i primi Stati regionali delle donne del FVG

12.06.2015
12:15
(ACON) Trieste, 12 giu - RCM - Stati regionali delle donne del Friuli Venezia Giulia: l'inedito appuntamento - si tratta, infatti, della prima edizione - è al Teatrino Franco e Franca Basaglia del parco San Giovanni di Trieste.

Con la partecipazione dell'assessore Loredana Panariti, titolare delle azioni della Regione in favore delle pari opportunità, e della presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, decine di rappresentanti del mondo femminile si sono ritrovate a parlare degli Stati generali delle donne con la presidente della Commissione regionale per le pari opportunità (Crpo), Annamaria Poggioli; delle sfide che attendono dopo la Conferenza dell'Onu di Pechino del 1995 con la coordinatrice nazionale degli Stati generali delle donne, Isa Maggi; della condizione femminile regionale con Chiara Cristini, consigliera di parità della Provincia di Pordenone che ha fotografato la situazione occupazionale femminile attraverso una serie di dati; del portale "Go Women FVG" con Gabriella Taddeo, consigliera di parità della Provincia di Trieste.

La seconda parte del programma prevede, invece, una serie di laboratori tematici: lavoro e conciliazione, salute e violenza, democrazia paritaria, leadership e innovazione, percorsi di inclusione, educazione e formazione. La conclusione, a cura delle presidenti Poggioli e Maggi, vedrà la scrittura di un documento che sarà consegnato quale contributo alla "Conferenza mondiale delle donne. Pechino 20 anni dopo" che si terrà a Milano, all'interno di Expo, dal 26 al 28 settembre prossimo.

Si tratta di una conferenza voluta per parlare soprattutto di lavoro - ha spiegato la presidente Poggioli -. Ciò a cui dobbiamo puntare è far sì che le buone pratiche siano trasformate in provvedimenti legislativi dove la donna sia rispettata in quanto tale e in quanto lavoratrice. In FVG la situazione non è negativa come altrove, ma a livello nazionale si registra il tasso di occupazione femminile più basso d'Europa, intorno al 12%, e dove per la donna esiste ancora l'obbligo di firma di dimissioni in bianco e la disparità salariale a parità di mansioni dei colleghi.

La presidente Bassa Poropat, dopo i saluti in veste di padrona di casa, ha rimarcato la necessità di lavorare a progetti concreti. Bene che da una regione piccola come la nostra - ha detto - siano uscite idee per numerosi di questi progetti e ne siano stati scelti dal coordinamento nazionale delle donne ben 60. Infine ha sostenuto l'indipendenza economica della donna quale via d'uscita dalla sottomissione a uomini violenti.

Dopo aver riconosciuto che le donne sono coloro che più pagano la crisi di questi anni, l'assessore Panariti si è detta sconcertata dal linguaggio sessista che si registra ogni giorno e che si ritrova riportato anche sui giornali e nei siti social. Il linguaggio - ha riflettuto - rappresenta il mondo che vogliamo, in qualunque ambito. Quando è sbagliato, ci dobbiamo arrabbiare, indignare. E poi dobbiamo fare in modo che i più piccoli siano dalla nostra parte; dobbiamo educarli al fine di eliminare le brutture dovute al sessismo.

Guardando al lavoro, a breve - ha reso noto - partirà un progetto dedicato alle donne che escono da una situazione di violenza e desiderano riaffermarsi con un'occupazione. Anche attraverso il Fondo sociale europeo arrivano degli spazi legati alla conciliazione tra tempi di vita e tempi del lavoro e della formazione femminili. Uno di questi spazi sarà dedicato al dialogo con le aziende, per condividere in primis con queste le buone pratiche. La nostra forza sarà mettere in rete, e quindi far conoscere in modo capillare alle donne, quanto si sta facendo. Non da ultimo, puntare alle giovani ad esempio sostenendo il coworking.

(immagini tv)