Garante Citti: rivedere legge regionale su professioni turistiche
(ACON) Trieste, 12 giu - COM/RCM - Il Garante regionale per le
persone a rischio di discriminazione, Walter Citti, ha inviato un
promemoria all'assessore regionale alle Attività produttive, alla
Cooperazione e al Turismo, Sergio Bolzonello, e ai presidenti dei
gruppi del Consiglio regionale chiedendo una revisione della
normativa regionale in materia di professioni turistiche per
rimuovere i profili discriminatori fondati sulla nazionalità
contenuti nella normativa vigente a danno dei cittadini di Stati
terzi non membri dell'Unione europea regolarmente soggiornanti.
Il Garante, infatti, evidenzia che le norme regionali in materia
di professioni turistiche (legge regionale n. 2 del 2002 sulla
disciplina organica del turismo) subordinano l'esercizio di tali
professioni (guida turistica; guida alpina-maestro di alpinismo;
guida speleologica-maestro di speleologia; maestro di sci;
operatore per la prevenzione, soccorso e sicurezza sulle piste di
sci) al possesso, tra gli altri requisiti di idoneità, anche di
nazionalità, ovvero il possesso della cittadinanza italiana o di
uno Stato membro dell'Unione europea. Citti ritiene che tale
requisito non sia conforme alle leggi nazionali che prevedono un
principio di non discriminazione tra cittadini italiani e
stranieri di Paesi terzi regolarmente soggiornanti in materia di
accesso al lavoro, previste dal testo unico delle disposizioni in
materia di immigrazione e condizione giuridica dello straniero,
nonché dalla legge nazionale di riforma degli ordinamenti
professionali, così come da norme del diritto dell'Unione
europea.
Nel suo promemoria, il Garante evidenzia una prassi non coerente
nel momento in cui il requisito di nazionalità viene disapplicato
all'accesso alla professione di guida turistica, mentre lo stesso
ad esempio non avviene per le professioni di maestro di sci e
operatori per la prevenzione, soccorso e sicurezza sulle piste di
sci. Ecco che chiede di rivedere la legislazione regionale in
materia di guida turistica alla luce del processo di riforma
della normativa nazionale in materia, avvenuto con la legge n.
97/2013 a seguito di un procedimento di infrazione del diritto
comunitario avviato dalla Commissione europea.