News


Garante Citti: rivedere legge regionale su professioni turistiche

12.06.2015
16:02
(ACON) Trieste, 12 giu - COM/RCM - Il Garante regionale per le persone a rischio di discriminazione, Walter Citti, ha inviato un promemoria all'assessore regionale alle Attività produttive, alla Cooperazione e al Turismo, Sergio Bolzonello, e ai presidenti dei gruppi del Consiglio regionale chiedendo una revisione della normativa regionale in materia di professioni turistiche per rimuovere i profili discriminatori fondati sulla nazionalità contenuti nella normativa vigente a danno dei cittadini di Stati terzi non membri dell'Unione europea regolarmente soggiornanti.

Il Garante, infatti, evidenzia che le norme regionali in materia di professioni turistiche (legge regionale n. 2 del 2002 sulla disciplina organica del turismo) subordinano l'esercizio di tali professioni (guida turistica; guida alpina-maestro di alpinismo; guida speleologica-maestro di speleologia; maestro di sci; operatore per la prevenzione, soccorso e sicurezza sulle piste di sci) al possesso, tra gli altri requisiti di idoneità, anche di nazionalità, ovvero il possesso della cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell'Unione europea. Citti ritiene che tale requisito non sia conforme alle leggi nazionali che prevedono un principio di non discriminazione tra cittadini italiani e stranieri di Paesi terzi regolarmente soggiornanti in materia di accesso al lavoro, previste dal testo unico delle disposizioni in materia di immigrazione e condizione giuridica dello straniero, nonché dalla legge nazionale di riforma degli ordinamenti professionali, così come da norme del diritto dell'Unione europea.

Nel suo promemoria, il Garante evidenzia una prassi non coerente nel momento in cui il requisito di nazionalità viene disapplicato all'accesso alla professione di guida turistica, mentre lo stesso ad esempio non avviene per le professioni di maestro di sci e operatori per la prevenzione, soccorso e sicurezza sulle piste di sci. Ecco che chiede di rivedere la legislazione regionale in materia di guida turistica alla luce del processo di riforma della normativa nazionale in materia, avvenuto con la legge n. 97/2013 a seguito di un procedimento di infrazione del diritto comunitario avviato dalla Commissione europea.