II Comm: cooperazione, necessario rivedere la legge regionale
(ACON) Trieste, 15 giu - RCM - La cooperazione, tra possibili
misure d'intervento da parte della Regione e competenze
concorrenti con lo Stato. Questo il tema sul tavolo della II
Commissione consiliare presieduta da Alessio Gratton (Sel), che
l'ha analizzato con l'assessore regionale referente, Sergio
Bolzonello.
Si tratta di fare una riflessione - ha detto in apertura il
presidente Gratton - all'indomani della proposta di legge in
merito presentata da Luca Ciriani (FdI-AN) e incentrata sulla
vigilanza, ma anche di quella pervenutaci da Confcooperative, che
chiede tutt'altro.
Siamo molto bloccati da quanto previsto, e dunque concesso, dal
nostro Statuto - ha detto Bolzonello -. Anche a voler sposare la
posizione Ciriani, ci scontreremmo con delle criticità, e altre
ne avremmo se ci adeguassimo alle altre richieste. Insomma
dobbiamo pensare a un aggiornamento della legge attuale emendando
determinati punti, ma non pensando a una legge completamente
diversa. Un passaggio aggiuntivo, a mio parere, è quello della
cooperazione sociale: è tempo di dare risposte anche a questo
settore, connesso con altri che esulano da quello meramente
economico.
Ciriani ha, però, affermato di avere dubbi sulla interpretazione
restrittiva dello Statuto proposta dall'assessore. Controllore e
controllato, nelle coop, sono la stessa persona, il sistema di
allarme perciò non ha suonato perché non poteva farlo, e questo -
ha accusato - è la causa di quanto accaduto. Ed è inaccettabile.
Le cooperative hanno smesso di fare cooperazione, ma sono
divenute mega società internazionali produttrici di fatturato.
Dobbiamo avere il coraggio di diventare un modello nazionale
della cooperazione invece di accontentarci di un'opera di mero
restyling, anche a costo di andare contro un'impugnazione del
Governo. Almeno sul fatto che i revisori non siamo nominati dallo
stesso mondo cooperativistico che devono controllare, si potrà
intervenire.
Per coop che non funzionano, ve ne sono altre però che svolgono
appieno la loro missione - gli ha ribattuto Enzo Marsilio (Pd) -.
Un adeguamento della normativa regionale deve essere fatta, le
argomentazioni di Ciriani sono in parte condivisibili, ma non si
deve fare di tutta un'erba un fascio. Quando cambiano le loro
dimensioni, effettivamente può essere che diventino altro ed ecco
che lì si deve intervenire. Ma occhio alle strumentalizzazioni.
Ragionare su due aspetti, per Cristian Sergo (M5S), che ha
puntato molto a distinguere tra controllo ordinario e
straordinario: da una parte su chi fa le revisioni (chi sono i
revisori, chi e come vengono scelti), su cosa deve controllare la
Regione (stabilendo con quali poteri effettivi di vigilanza) e
cosa le associazioni delle cooperative; dall'altra la secretezza
degli atti, che se da una parte ha le sue ragioni, dall'altra
crea notevoli criticità. Siamo contenti di sapere - ha aggiunto -
che non c'è'intenzione, da parte della Giunta, di voler delegare
tutto al ministero.
Bisogna intervenire per promuovere la cooperazione, per Enio
Agnola (Pd), perché si tratta di auto-imprenditorialità, che va
sostenuta e valorizzata. Sono passaggi di sviluppo economico che
passano per la cooperazione; dobbiamo essere severi non per
penalizzare, ma per proteggere questo mondo.
L'azione legislativa a cui puntiamo - ha chiosato l'assessore
Bolzonello - è di un intervento deciso sulla vigilanza, perché è
vero che c'è una commistione tra controllato e controllore.
Valuteremo in tal senso le proposte che ci sono arrivate. E siamo
d'accordo anche sull'altro tema, la trasparenza rispetto alla
secretazione degli atti, anche se anche qui entra in ballo la
concorrenza con lo Stato. C'è bisogno di sentire i soggetti
direttamente coinvolti; al termine delle audizioni, arriveremo
con una impostazione definita che stiamo già costruendo. Non
parliamo di tempi biblici, ce la faremo entro l'autunno,
assolutamente prima della Finanziaria.
Chiederemo un supplemento di istruttoria sulle competenze della
Regione - ha assicurato il presidente Gratton -, oltre alle
audizioni, che saranno calendarizzate al più presto.