III Comm: primo esame pdl sostegno al reddito
(ACON) Trieste, 17 giu - RCM - Riparte, in III Commissione
consiliare presieduta da Franco Rotelli (Pd), l'esamina delle tre
proposte di legge sul sostegno al reddito, rispettivamente di
Sergo e tutto il gruppo M5S, Colautti con tutto il NCD ma anche
consiglieri di AR, il capogruppo del Pd Moretti con gi altri
capigruppo di maggioranza e gli esponenti del centrosinistra.
Il prossimo appuntamento è per lunedì 22 giugno (saltata la
seduta inizialmente calendarizzata per venerdì 19). Intanto la
valutazione lasciata al Comitato ristretto, istituito in seno
alla Commissione per riassumere in un unico provvedimento i tre
progetti, ha portato alla decisione di considerare quello della
maggioranza quale testo base su cui lavorare emendandolo con i
suggerimenti dell'opposizione.
È un provvedimento che consideriamo sperimentale, di percorso -
ha spiegato Rotelli -, con verifiche nel tempo e per il quale la
Regione si impegna, per il 2015, con un fondo di 10 milioni di
euro. I punti su cui ci si è più avvicinati, nel Comitato
ristretto, riguardano, tra gli altri, portare a 24 i mesi di
residenza sul territorio regionale invece di 12; considerare la
possibilità di diminuire il periodo tra la prima erogazione e la
seconda da 4 a 2 mesi; verificare se è possibile innalzare il
limite di reddito da 6.000 a 8.000 o 9.000 euro pensando, ad
esempio, a degli scaglioni specifici; esplicitare meglio la
cessazione del beneficio se il beneficiario non rispetta il patto
di inclusione.
È stato poi Colautti a fare l'elenco dei punti che il
centrodestra intende discutere: tempi di residenza; erogazioni a
domanda o a sportello; soglia Isee e condizioni di accesso;
importo massimo erogabile; durata delle cause di sospensione e di
decadenza; obblighi del beneficiario; concetto del rimborso della
misura di sostegno, anche legato al lavoro socialmente utile;
controlli; clausola valutativa.
Un elemento di novità rispetto al testo base è stato spiegato da
Roberto Revelant (AR), che la propone con un emendamento firmato
anche da Colautti: la dote lavoro, voluta per promuovere il
reinserimento lavorativo delle persone beneficiarie della misura
di sostegno attraverso lo svolgimento di un'occupazione capace di
generare redditualità. Intesa come un voucher, rimborsabile dalla
Regione all'azienda che offre un'occupazione, anche temporanea e
con ogni forma contrattuale, la dote lavoro viene data a chi
beneficia della misura, ma anche agli esclusi se hanno un Isee
inferiore a 9.000 euro. L'importo è di 4.000 euro lordi (3.000
netti) per i primi e di 12.000 euro sempre lordi (9.000 netti)
per i secondi.
(immagini tv)