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III Comm: primo esame pdl sostegno al reddito

17.06.2015
17:52
(ACON) Trieste, 17 giu - RCM - Riparte, in III Commissione consiliare presieduta da Franco Rotelli (Pd), l'esamina delle tre proposte di legge sul sostegno al reddito, rispettivamente di Sergo e tutto il gruppo M5S, Colautti con tutto il NCD ma anche consiglieri di AR, il capogruppo del Pd Moretti con gi altri capigruppo di maggioranza e gli esponenti del centrosinistra.

Il prossimo appuntamento è per lunedì 22 giugno (saltata la seduta inizialmente calendarizzata per venerdì 19). Intanto la valutazione lasciata al Comitato ristretto, istituito in seno alla Commissione per riassumere in un unico provvedimento i tre progetti, ha portato alla decisione di considerare quello della maggioranza quale testo base su cui lavorare emendandolo con i suggerimenti dell'opposizione.

È un provvedimento che consideriamo sperimentale, di percorso - ha spiegato Rotelli -, con verifiche nel tempo e per il quale la Regione si impegna, per il 2015, con un fondo di 10 milioni di euro. I punti su cui ci si è più avvicinati, nel Comitato ristretto, riguardano, tra gli altri, portare a 24 i mesi di residenza sul territorio regionale invece di 12; considerare la possibilità di diminuire il periodo tra la prima erogazione e la seconda da 4 a 2 mesi; verificare se è possibile innalzare il limite di reddito da 6.000 a 8.000 o 9.000 euro pensando, ad esempio, a degli scaglioni specifici; esplicitare meglio la cessazione del beneficio se il beneficiario non rispetta il patto di inclusione.

È stato poi Colautti a fare l'elenco dei punti che il centrodestra intende discutere: tempi di residenza; erogazioni a domanda o a sportello; soglia Isee e condizioni di accesso; importo massimo erogabile; durata delle cause di sospensione e di decadenza; obblighi del beneficiario; concetto del rimborso della misura di sostegno, anche legato al lavoro socialmente utile; controlli; clausola valutativa.

Un elemento di novità rispetto al testo base è stato spiegato da Roberto Revelant (AR), che la propone con un emendamento firmato anche da Colautti: la dote lavoro, voluta per promuovere il reinserimento lavorativo delle persone beneficiarie della misura di sostegno attraverso lo svolgimento di un'occupazione capace di generare redditualità. Intesa come un voucher, rimborsabile dalla Regione all'azienda che offre un'occupazione, anche temporanea e con ogni forma contrattuale, la dote lavoro viene data a chi beneficia della misura, ma anche agli esclusi se hanno un Isee inferiore a 9.000 euro. L'importo è di 4.000 euro lordi (3.000 netti) per i primi e di 12.000 euro sempre lordi (9.000 netti) per i secondi.

(immagini tv)