III Comm:audizione ass. Telesca su individuazione strutture sanitarie
(ACON)Trieste, 22 giu - MPB - La delibera n. 929 per
l'individuazione sia delle strutture complesse sanitarie della
prevenzione, distrettuali e ospedaliere, sia dei criteri
standard per individuare le strutture semplici al centro
dell'audizione dell'assessore alla salute Maria Sandra Telesca in
III Commissione presieduta da Franco Rotelli (Pd).
E' uno dei tanti atti che discendono dalla riforma; contiene le
linee di indirizzo per la stesura degli atti aziendali (previsti
per luglio), ha detto Telesca in premessa, richiamando anche il
decreto ministeriale (ovvero il regolamento, che fissa standard e
criteri per l'individuazione delle strutture complesse indicando
minimi e massimi), e al quale la delibera si rifà andando nella
direzione di una ridefinizione della sanità che punta alla
sicurezza dei cittadini, a garantire un dato bacino di utenza
alle cliniche, a evitare le ridondanze. I doppioni vanno
eliminati, a dirlo è la stessa legge di riordino dell'assetto
istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale -
ha ricordato l'assessore -. La delibera è il primo atto che
definisce i numeri delle strutture operative complesse. Tempo un
triennio per l'adeguamento. Un ragionamento più compiuto sarà
possibile quando saranno a disposizione gli atti aziendali e
firmato il protocollo di intesa.
Telesca ha quindi illustrato i dati della riduzione delle
strutture complesse della rete dei servizi di assistenza
ospedaliera, presidio per presidio.
Primo a prendere la parola il consigliere Riccardo Riccardi (FI)
che considerando per lo meno fuori luogo ridurre la questione
alla definizione di tagli di poltrone, ha toccato aspetti
relativi ad alcune funzioni (psichiatrie e ortopedie) e al
rapporto tra università e ospedale, ha chiesto chiarimenti su
nomine e tempistica ed ha sottolineato che davanti alle
manifestazioni di contrarietà alla riforma occorre una linea
linea netta.
Per Andrea Ussai (M5S)non c'è contrarietà ai tagli, previsti
anche nel programma del MoVimento, purchè non vadano a incidere
sul servizio ai cittadini: sono davvero tutti doppioni o
microstrutture? - si è chiesto -. L'impressione è che si tagli
non solo sugli ospedali ma anche sul territorio. Da qui
l'interrogativo se al taglio dei primari-direttori corrisponderà
uno stanziamento finanziario per incrementare infermieri e
personale di cui si segnala carenza in tutta la regione.
Il tema del protocollo università-ospedale al centro della
riflessione di Alessandro Colautti (NCD), mentre Stefano Pustetto
(Sel) ha sottolineato che non tutti i doppioni sono tali e che il
problema basilare è l'università e fino a che punto essa possa
rinunciare ad alcuni reparti rimanendo tale. Fondamentale anche
l'accordo con i medici di medicina generale. Infine, l'invito a
chiarire le regole del gioco quanto prima per non essere sempre
in affanno.
Mauro Travanut (Pd), in una riflessione sulla distribuzione delle
riduzioni, ha evidenziato la positività dei tagli per il
contenimento delle spese ma anche l'opportunità di un
rimodellamento di quei punti sui quali si può ancora discutere.
Per Bruno Marini (FI) prima o poi ci si dovrà porre il problema
delle due facoltà di medicina e chirurgia. Parallelamente ha
chiesto chiarimenti sui tagli a Cattinara a Trieste in
particolare sulla medicina d'urgenza.
Per Renata Bagatin (Pd), in riferimento alla formulazione della
delibera, meglio parlare di una rivisitazione delle tabelle
esposte e un invito a "ricoprire le fessure troppo grosse".
Valter Santarossa (AR), ricordando di aver a suo tempo già posto
mano alla eliminazione di doppioni e primari e chiedendo
chiarimento su situazioni specifiche, ha invitato a non eliminare
le duplicazioni laddove abbiano efficacia sulle persone e sui
servizi, auspicando che il risparmio venga reso in servizi a
quello stesso territorio in cui viene eliminato il doppione.
Per Renzo Tondo (AR) questa è la prima volta che vengono
affrontati temi veri e si è entrati nel merito. I numeri
illustrati non sono coerenti; occorre capire la filosofia della
giunta regionale, discuterla, sviluppare un dibattito che
coinvolga l'opposizione e il sistema intero per creare le
condizioni se non di condivisione almeno di non conflittualità.
La mia percezione - ha detto - è che non ci sia una regia.
Gino Gregoris (Citt), infine, si è detto fiducioso che la
riduzione dei primari sia coerente con la riforma.
In chiusura l'assessore ha risposto alle domande poste,
considerando benaccette le osservazioni; condividendo che la
questione più importante è l'università, ha assicurato l'impegno
a chiudere quanto prima il relativo protocollo. Ma ha anche
evidenziato gli aspetti tecnici alla base delle scelte politiche
con attenzione agli standard dimensionali sulla sicurezza, alla
concentrazione della casistica, alla tecnologia, all'analisi dei
territori, con una idea dell'organizzazione - ha sottolineato -
che deve avere una coerenza complessiva riguardo l'intera
regione, preferendo al concetto di risparmio quello di
riqualificazione della spesa.
(immagini tv)