M5S:Dal Zovo,Grotte Carso inquinate, riconoscerle come SIC
(ACON)Trieste, 23 giu - COM/MPB - La situazione delle Grotte
Carsiche al centro dell'attenzione del MoVimento 5 Stelle.
La portavoce del MoVimento in Consiglio regionale Ilaria Dal Zovo
fa sapere di aver fatto, venerdì, un sopralluogo assieme al
portavoce alla Camera Stefano Vignaroli (vicepresidente
commissione bicamerale "illecito rifiuti"), per vedere con i
propri occhi la situazione delle grotte carsiche.
"Quello che abbiamo visto - spiega - è una grotta piena di oli e
idrocarburi, accessibile da chiunque. Questo argomento non sembra
essere una priorità né per la presidente della Regione
Serracchiani né tanto meno per il nuovo capogruppo del Partito
democratico alla Camera Ettore Rosato che nel 2010 presentò una
interrogazione sul tema. Siamo di fronte ad una emergenza
ambientale di grosse proporzioni e i politici di professione che
sono al potere a Roma e a Trieste tacciono, trascurando i rischi
per i cittadini e per il territorio".
Il gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale punta il
dito in particolare contro la presidente della Regione Debora
Serracchiani.
"Non avendo ricevuto risposte alle interrogazioni depositate da
più di un anno, con una mozione - spiega la prima firmataria
Ilaria Dal Zovo - abbiamo chiesto all'esecutivo regionale di
prendere dei provvedimenti urgenti per arginare l'inquinamento
che sta devastando le grotte del Carso. Da 15 anni, grazie al
Club Alpinistico Triestino, siamo a conoscenza, infatti, che sul
Carso triestino sono almeno 359 gli ipogei naturali che versano
in uno stato di degrado allarmante: 52 risultano inquinati, 54
presentano rifiuti, 236 sono persino ostruiti e 17 addirittura
distrutti. Inoltre - aggiunge - nella Provincia di Gorizia sono
presenti 18 grotte ampiamente compromesse: 3 sono inquinate, 4
sono piene zeppe di rifiuti, 9 sono ostruite e 2 addirittura
distrutte. Ricordiamo che la Grotta denominata nel Catasto
Regionale delle Grotte "Pozzo dei Colombi" è stato riempita con
lo scarico di terra e rifiuti di ogni genere, tra i quali
idrocarburi e olii esausti sversati lì dopo l'attentato di
Settembre Nero ai serbatoi della Siot di Trieste.
"Di fonte a questo scempio bisogna avviare immediatamente un
monitoraggio delle grotte inquinate, assumendo tutte le misure
necessarie per favorirne la bonifica, tenendo presente che,
trattandosi per lo più di terreno carsico, dovrebbero essere
controllate con particolare attenzione quelle contenenti
idrocarburi e altre sostanze pericolose per la salute dei
cittadini. Va posta inoltre una particolare attenzione al sito di
Trebiciano - sottolinea Dal Zovo -. Bisogna assolutamente
impedire ripercussioni dannose sulle falde acquifere sotterranee
sottostanti. Stiamo parlando, infatti, di un'area utilizzata per
reperire l'acqua destinata al consumo di migliaia di famiglie
delle province di Trieste e di Gorizia.
"Cosa aspetta la Serracchiani a chiedere cofinanziamenti
all'Unione europea ai sensi della direttiva 92/43/CEE per la
tutela delle ZSC costituite da habitat rocciosi e grotte? -
attacca la consigliera regionale -. Non c'è più tempo da perdere.
"Di fronte a questo enorme problema ambientale è venuto il
momento - conclude Dal Zovo - di valutare se ci siano i
presupposti per avviare la procedura con il competente Ministero
affinché l'area carsica inquinata venga riconosciuta come "Sito
di Interesse Nazionale"".