II Comm: illustrato ddl agricoltura, foreste, industria, credito (1)
(ACON) Trieste, 25 giu - RCM - Risorse agricole, risorse
forestali, industria, artigianato, sistemi produttivi locali,
turismo, credito alle imprese: questi i settori, per altrettanti
Capi, in cui è stato strutturato il disegno di legge di riordino
e semplificazione, già ribattezzato "legge omnibus"
dall'opposizione, che l'assessore Sergio Bolzonello ha illustrato
alla II Commissione consiliare - presidente Alessio Gratton di
Sel - e che nel pomeriggio sarà esaminato per la sua approvazione.
Il primo Capo contiene norme in materia di funzioni delegate ai
Centri di assistenza agricola, di agevolazioni a favore di
imprese di produzione e trasformazione di prodotti agricoli in
difficoltà, di sostegno al Centro di ricerca e innovazione
tecnologica in agricoltura, di modalità di finanziamento alle
latterie che abbiano aderito al Piano di riconversione del
settore lattiero-caseario, di attività già di competenza del
soppresso Ente utenti motori agricoli, del sistema Food label
check, di nuova programmazione comunitaria in agricoltura
2014-2020.
Il secondo Capo contiene norme in materia di risorse forestali e
in particolare norme in materia di canoni per la concessione di
beni silvo-pastorali di proprietà regionale, di gestione del
patrimonio forestale pubblico, dell'utilizzo dei vivai forestali
regionali e di inventario regionale dei monumenti naturali.
Il terzo Capo contiene interventi per l'innovazione delle
strutture industriali, delle PMI e loro consorzi rispetto ad
adeguamenti delle regole comunitarie, e la riformulazione del
Comitato tecnico che esprime pareri sui progetti di ricerca,
sviluppo e innovazione delle imprese, quale organo di valutazione.
Il quarto Capo contiene disposizioni per l'artigianato
finalizzate ad adeguare alcune norme di settore alle innovazioni
introdotte nella legge regionale n. 7 del 2000 in materia di
procedimento amministrativo; a consentire ai Centri di assistenza
tecnica di utilizzare per il 2015 somme del 2014 ancora
disponibili; ad abrogare la recente legge regionale
RilancimpresaFVG-Riforma delle politiche industriali ove pone un
vincolo di destinazione dei beni immobili per cui sono stati
concessi contributi.
Il quinto Capo contiene misure per i sistemi produttivi locali
con diverse ulteriori modifiche alla LR RilancimpresaFVG, ovvero
l'estensione dei termini di conclusione delle operazioni
finanziate con il Programma operativo Fesr, agevolazioni per i
consorzi di sviluppo industriale, il riconoscimento dei cluster
dei settori legno-arredo e metalmeccanico, incentivi per le nuove
cooperative di lavoratori di imprese in crisi.
Il sesto Capo contiene norme in materia di turismo e in
particolare fa un passo indietro sui posti letto delle residenze
d'epoca usate come bed and breakfast; finanzia l'associazione
Film Commission FVG, ma anche l'associazione Fondo per
L'Audiovisivo e iniziative di promozione e valorizzazione con la
Rai e le emittenti televisive locali; conferma un contributo al
Club alpino italiano (Cai) del FVG, ma anche all'Agenzia Turismo
FVG per lo sviluppo turistico di Grado, agli enti pubblici per la
fruibilità turistica delle strutture ricettive, ai Consorzi di
servizi turistici della montagna friulana.
Il settimo Capo è dedicato al credito alle imprese, con
disposizioni per estendere il sostegno offerto dalla Sezione
smobilizzo crediti PA, per coordinare i riferimenti di legge
nell'ambito specifico del Fondo regionale di garanzia per le PMI
con la riforma generale del sistema di accesso al credito, per
consentire anche al Consorzio regionale garanzia fidi società
cooperativa a responsabilità limitata - Finanziaria regionale
della cooperazione (Finreco) di accedere al riparto delle risorse
che la Regione assegna ai Confidi, per l'applicazione
dell'Accordo per il credito 2015 in sostituzione dell'Accordo per
il credito 2013.
L'ottavo Capo contiene disposizioni di modifica alle norme sulla
rendicontazione, alla disciplina inerente i vincoli per le
imprese beneficiarie di incentivi, alla legge sul benessere e la
tutela degli animali da affezione prevedendo il divieto di
accesso totale ai cani lungo le spiagge libere limitando la cosa
ai 2/3 di quelle "libere gratuite, comprese quelle libere
gratuite attrezzate di ciascun Comune".
Il nono Capo contiene la previsione dell'entrata in vigore.
Due ulteriori Capi, inerenti rispettivamente caccia e pesca, sono
stati stralciati dal testo affinché siano esaminati a settembre.
(segue)