M5S:Bianchi, pdl per trasparenza,terzietà e imparzialità della P.A.
(ACON)Trieste, 25 giu - COM/MPB - "Attraverso un disegno
unitario, vogliamo dare concreta attuazione ai principi di
trasparenza, terzietà e imparzialità della pubblica
amministrazione. Il sistema normativo regionale deve sempre
applicare il principio di buona amministrazione. Per questo
puntiamo a riformare quegli istituti giuridici che nel corso
degli ultimi anni sono stati radicalmente innovati dal
legislatore nazionale".
La portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Elena
Bianchi introduce così la nuova proposta di legge del MoVimento 5
Stelle Fvg intitolata "Norme in materia di incompatibilità,
nomine e cumulo di indennità".
"Le disposizioni della proposta di legge risolvono problematiche
riconducibili a vuoti normativi o a istituti che tuttora
riscontrano interpretazioni difformi o comunque non univoche
nella loro applicazione. A partire - spiega Bianchi - dalla
pubblicazione on-line, in formato "open data" utilizzabile da
chiunque (implementando la sezione trasparenza), dei dati
sull'organizzazione di enti regionali e di società partecipate
dalla Regione Fvg. Chiediamo inoltre di estendere la
pubblicazione on-line della situazione patrimoniale anche ai
dirigenti degli stessi enti regionali e delle società partecipate
dalla Regione Fvg".
"Proponiamo inoltre delle modifiche sostanziali alla normativa
regionale in tema di incompatibilità e conflitto di interessi,
non solo per la classe politica. Norme ancora più necessarie e
urgenti - sottolinea la portavoce M5S - dopo che - anche
recentemente - si sono verificati episodi che hanno messo in luce
situazioni quanto meno opache riguardanti alcuni consiglieri
regionali. Abbiamo deciso poi di intervenire anche sulle
dichiarazioni che devono essere rilasciate da parte di organi di
indirizzo politico, nonché da parte del personale con qualifica
dirigenziale".
"Per verificare in modo più efficace le cause di ineleggibilità e
di incompatibilità dei consiglieri regionali - aggiunge Bianchi
-, abbiamo introdotto, inoltre, un nuovo strumento operativo in
capo alle strutture amministrative del Consiglio regionale. Il
Servizio del Consiglio regionale competente alla ricezione delle
dichiarazioni dei consiglieri dovrà accertare d'ufficio le
informazioni in merito a stati, qualità e fatti dichiarati dal
consigliere. L'obiettivo è quello di controllare puntualmente le
dichiarazioni che gli eletti devono rilasciare in ossequio alla
disciplina nazionale riguardante gli obblighi di pubblicità e
trasparenza".
"Abbiamo ipotizzato anche delle modifiche che si sono rese
necessarie in materia di divieto di cumulo di indennità e di
finanziamenti di campagne elettorali per evitare al massimo il
"poltronismo": specifichiamo infatti nel dettaglio il divieto di
cumulo di indennità, anche in attuazione del principio di ordine
generale e di buon senso che richiede che l'assunzione di
incarichi o cariche ulteriori a quelli già ricoperti non dipenda
dalla volontà di assommare emolumenti accessori a quelli
percepiti con il lavoro o con la professione che si è scelta come
principale o prevalente".
"Vogliamo anche abrogare una norma di interpretazione autentica
che ha permesso in troppi casi di aggirare il divieto generale di
corresponsione di contributi pubblici a persone imparentate o
socie di chi - precisa la consigliera del M5S - dovesse o potesse
in qualunque modo formare la volontà dell'amministrazione nel
procedimento amministrativo di contribuzione pubblica. Viene
anche rafforzato il principio di terzietà di chi contribuisce al
finanziamento della campagna elettorale di candidati alla
Presidenza della Regione o di candidati al Consiglio regionale".
"Con la nostra proposta di legge vogliamo anche estendere a tutti
i dirigenti il divieto di ricoprire un incarico o prestare un
servizio all'interno di partiti o formazioni politiche. Abbiamo
deciso anche di declinare in modo più dettagliato il principio di
imparzialità, individuando ulteriori casi - rispetto a quelli già
disciplinati - che potrebbero dare luogo a conflitto di interessi
o comunque a parzialità nello svolgimento delle proprie mansioni".
"Prendendo le mosse dalle innovazioni apportate dalla legge
regionale sulla disciplina della finanza locale in Friuli Venezia
Giulia, infine, mettiamo mano alla disciplina in materia di
revisione legale degli enti e delle agenzie regionali, nonché di
società controllate dalla Regione o dagli enti locali. Prevediamo
infatti che per la scelta dei revisori legali si adotti una
procedura che contempli una fase di sorteggio per la formazione
di una rosa di candidati, i cui nominativi - conclude Bianchi -
debbano essere estratti da un elenco regionale tra candidati in
grado di rispettare i requisiti prescritti".