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Citt:Paviotti,conflitto interessi,trasparenza senza strumetalizzazioni

26.06.2015
17:57
(ACON)Trieste, 26 giu - COM/MPB - "Intervenire sull'onda dell'emotività del momento è un grave errore. Bisogna fermarsi, riflettere e capire se c'è qualcosa da cambiare o semplicemente da migliorare".

È questo il concetto base attorno al quale è ruotato l'intervento in Aula di Pietro Paviotti, il capogruppo dei Cittadini. Il rappresentante dei civici ha espresso con chiarezza il punto di vista di un movimento che non ha mai rincorso l'opinione pubblica ma, al contrario, ne ha sempre saputo cogliere e interpretare con equilibrio e saggezza esigenze e istanze. "Sul tema della trasparenza e del conflitto di interessi - ha sottolineato Paviotti - non partiamo certo dall'anno zero come voleva far intendere in maniera strumentale la mozione di Forza Italia, che prevedeva addirittura un improbabile interessamento dei parenti e affini dei consiglieri regionali fino al quarto grado. Per quanto riguarda la trasparenza, la Regione si rifà al recente decreto legislativo nazionale 33/2013 che già ben disciplina la materia (chiunque può collegarsi al sito del Consiglio del Friuli Venezia Giulia e conoscere in tempo reale situazione patrimoniale, cariche, eventuali incarichi e curriculum di ciascun consigliere regionale), mentre per le questioni di incompatibilità e ineleggibilità esiste la legge regionale 21/2004. Le norme a disposizione, dunque, non mancano e pur dando sufficienti garanzie, possono necessitare di adeguamenti che precisino con più chiarezza alcune situazioni.

"Ma ogni ragionamento - ha ribadito Paviotti - va fatto evitando la strumentalizzazione di singole forze politiche e guardando all'interesse generale dei cittadini. In questo senso, il movimento dei Cittadini ha già dimostrato a inizio legislatura di essere coerente e di avere le idee chiare, votando in autonomia, anche rispetto al resto della coalizione, sul caso dell'ineleggibilità di Mazzolini, eletto nelle file della Lega Nord. La soluzione al problema, dunque, va trovata a bocce ferme e il lavoro va fatto qui, in Consiglio regionale, con la costituzione di un apposito tavolo politico, non demandando ad altri le nostre responsabilità".