CR: sostegno al reddito, relatore maggioranza Bagatin (3)
(ACON) Trieste, 29 giu - MPB - Anche Renata Bagatin, relatore
di maggioranza per il Pd, ha portato all'attenzione molti dati
sulla situazione generale sull'incidenza della povertà - relativa
e assoluta - sulla popolazione, con i preoccupanti aumenti dal
2012 in poi, ma anche per quanto riguarda la disoccupazione.
Se nel 2013 oltre 200mila persone, pari al 16,7% risultano a
rischio povertà o esclusione sociale, a settembre 2014 il tasso
di disoccupazione è pari al 12,6 e per i giovani tra i 15 e i 24
anni è di 42,9%. Oramai oltre il 40% dei disoccupati (ovvero più
di 42mila) in regione è alla ricerca di un lavoro da oltre un
anno (circa 18mila i disoccupati di lunga durata); e a questi
numeri si possono sommare i così detti inattivi, ossia coloro che
sono in condizione non professionale o che neppure cercano un
lavoro (anche qui quasi 42mila ). E anche in FVG si manifesta il
problema dei lavoratori poveri (working poor), categoria a cui
appartengono, tra gli altri, i collaboratori a progetto.
Numeri che servono a Bagatin a dire che l'incremento della
povertà assoluta diffusa e la diminuzione dell'occupazione sono
all'origine della proposta di legge, la quale - in linea con le
più moderne politiche di settore - mira a qualificare le misure
di sostegno al reddito come azioni non solo di tipo assistenziale
ma anche di sviluppo, di inserimento e promozione sociale e
lavorativa; dimensione caratterizzante, questa, per evitare - ha
insistito Bagatin - che una condizione di difficoltà economica
temporanea diventi strutturale e si trasformi, appunto, in
esclusione sociale.
Il coinvolgimento dei servizi pubblici regionali e dei servizi
sociali dei Comuni per superare le condizioni di difficoltà
assume maggiore vigore alla luce del Programma operativo del
Fondo sociale europeo del Friuli Venezia Giulia, recentemente
approvato dalla Commissione europea.
Così anche Bagatin si è soffermata sui principi fondamentali del
progetto legislativo considerando la condizionalità uno degli
elementi cardine del suo impianto insieme con l'aver coniugato
universalismo e selettività e l'aver previsto un approccio
sperimentale per poter aggiustare in qualsiasi momento i
parametri di riferimento, oggetto di un previsto monitoraggio.
Questa proposta, che mira a mettere a punto di uno strumento
strutturale, intende anche - ha sottolineato la relatrice -
istituire una piattaforma sulla quale possano essere molto
gradualmente fatte confluire le preesistenti misure settoriali
di integrazione al reddito, riconoscendo nella loro specificità
le politiche sociali di contrasto alla povertà, rispetto a quelle
di sostegno alla famiglia con figli, di sostegno agli oneri di
assistenza ai non autosufficienti, di sostegno alle persone con
disabilità. Naturalmente - ha concluso Bagatin - ricercando
coerenza e coordinamento tra queste diverse misure, data la loro
complementarietà e le inevitabili e necessarie intersezioni.
(immagini tv)
(segue)