Sel: Lauri, sostegno al reddito, tutti ne parlano noi lo facciamo
(ACON) Trieste, 29 giu - COM/AB - "L'Italia è una Repubblica
fondata sul lavoro. La Costituzione ha promesso la piena
occupazione, ma dopo 70 anni purtroppo dobbiamo prendere atto che
quella promessa è ancora molto lontana dall'essere pienamente
attuata. Per questo dobbiamo essere orgogliosi del fatto di
essere la prima regione italiana a varare, anche grazie a un uso
responsabile della specialità e ai benefici per il bilancio che
ne derivano, una misura di sostegno al reddito che in realtà
spetterebbe allo Stato: da anni anche in Italia tutti ne parlano,
in FVG noi lo facciamo".
Lo ha dichiarato Giulio Lauri, Capogruppo di Sel in Consiglio
regionale, intervenendo in Aula nella discussione generale sulla
legge che introduce il sostegno al reddito.
"Rispetto a tutto il resto d'Europa, infatti, l'Italia è in
ritardo nel vedere attuata una misura di sostegno al reddito
rivolta a chi non riesce a stare sopra una soglia di dignità
minima che la stessa Costituzione a parole garantisce a tutti",
ha continuato Giulio Lauri.
"Il carattere di novità di questa misura è che non si rivolge
solo alle famiglie o a chi vive una condizione strutturale di
disagio sociale, ma anche alle tante persone che lavorano - da
dipendenti e sempre di più con forme di lavoro precario o
autonomo - ma che non riescono a ricavare un reddito minimo per
vivere con dignità".
"Il welfare di questa regione deve essere riformato. Questa
misura sperimentale, che nel primo anno godrà di uno stanziamento
iniziale di circa 25 milioni di euro, è un primo passo nella
riorganizzazione di un welfare regionale che attualmente vale 500
milioni di euro, distribuiti però in modo incoerente e iniquo,
con da un lato contributi consistenti che vanno anche a soggetti
che hanno fino a 30mila euro di Isee e dall'altro tante persone
che hanno redditi molto più bassi che non vedono ancora
soddisfatti alcuni diritti costituzionali elementari. Un primo
passo, perché la nostra ambizione è di rivedere in modo organico
l'intero welfare regionale, per fare in modo che in un momento
storico in cui sempre più persone vivono una condizione di crisi,
il sostegno nella ricerca di un lavoro adeguato e quello per
raggiungere un reddito di dignità vada innanzitutto a coloro i
quali ne hanno più bisogno."