News


CR: finanza locale, relatore maggioranza Martines (3)

30.06.2015
12:06
(ACON) Trieste, 30 giu - RCM - Il disegno di legge 98 presentato dalla Giunta regionale sulla finanza locale del Friuli Venezia Giulia é fortemente politico, e indispensabile per proseguire nel processo quinquennale di riforma del sistema istituzionale fondato su due pilastri: la Regione e i Comuni. Parola di Vincenzo Martines (Pd), primo relatore di maggioranza del provvedimento con cui si intende determinare una effettiva autonomia finanziaria degli enti locali del Friuli Venezia Giulia.

Relativamente alla struttura del disegno di legge, Martines ha osservato che le disposizioni in esso contenute sono raggruppate in 6 Titoli: Titolo I: "Principi generali della finanza locale"; Titolo II: "Sistema delle entrate degli enti locali della Regione"; Titolo III: "Coordinamento della finanza locale"; Titolo IV: "Altre disposizioni in materia di finanza locale"; Titolo V: "Norme transitorie" Titolo VI: "Norme di modifica e finali".

I principali aspetti innovativi sono: a) la realizzazione di un sistema integrato Regione-Autonomie locali, per cui la Regione, i Comuni, le Uti e, fino al loro superamento, le Province, costituiscono un unitario sistema in termini di risorse e obiettivi, con la previsione del compito della Regione di assicurare l'unitarietà della finanza pubblica; b) la garanzia per gli enti locali del FVG di disporre di una effettiva autonomia di entrata e di spesa in relazione alle proprie competenze e funzioni; c) la quantificazione complessiva dello stanziamento a favore degli enti locali in base a una quota fissa e minima di risorse con valenza triennale; d) la formalizzazione di un metodo concertativo che trova conclusione nella stipula dell'Intesa per lo sviluppo, con la quale sono individuate le criticità del sistema integrato; le politiche di sviluppo del territorio e le relative priorità; la partecipazione di ciascun livello di governo all'attuazione dell'Intesa medesima.

E ancora: e) una spinta alla semplificazione e alla razionalizzazione, tra cui mediante l'unificazione delle disposizioni regionali di finanza e contabilità degli enti locali previgenti, l'unificazione dei fondi di parte corrente e il tendenziale superamento del vincolo di destinazione delle risorse finanziarie trasferite, l'unificazione dei fondi di parte capitale, la revisione della disciplina sulle indennità degli amministratori locali; f) una rinforzata attività di supporto e di controllo da parte della Regione, mediante un intervento finanziario regionale con finalità perequative, il monitoraggio dei conti pubblici locali, l'intervento finanziario regionale per supportare eventuali enti locali in condizioni di squilibrio o deficitari; g) il rinvio a una successiva legge regionale organica della definizione delle entrate tributarie locali a condizione dell'avvenuta approvazione delle relative nuove norme di attuazione dello Statuto di autonomia; h) la previsione di un temporaneo non assoggettamento agli obiettivi di finanza pubblica per le Uti (fino al 2019) e per i Comuni risultanti da processi di fusione (dal quinto anno successivo all'istituzione del nuovo ente).

(immagini tv)

(segue)