CR: finanza locale, relatore minoranza Ziberna (5)
(ACON) Trieste, 30 giu - MPB - Sono moltissime le criticità del
provvedimento sulla finanza locale per il relatore di minoranza
Rodolfo Ziberna (FI), secondo il quale la Giunta con il ddl ha
inteso privilegiare non già i comuni bensì le loro Unioni: "Manca
un'adeguata rappresentazione di funzioni, compiti e servizi dei
Comuni, e non già delle Uti, che devono essere finanziate in
quanto tali. Manca la previsione inequivocabile che le risorse
debbano essere destinate al finanziamento delle funzioni
fondamentali e dei livelli essenziali dei servizi pubblici
locali".
Per Ziberna "la Giunta ha ritenuto di scegliere le Unioni quali
destinatarie prioritarie dei trasferimenti regionali,
determinando con ciò uno squilibrio di risorse a sfavore dei
bilanci dei Comuni, i quali mantengono la titolarità e quindi la
spesa per molte funzioni e servizi e rischiano di dover aumentare
la pressione fiscale. Che la Giunta voglia entrare a gamba tesa
nelle competenze e nelle prerogative municipali emerge in tutta
la sua evidenza con quanto previsto all'articolo 6, comma 4,
laddove si riserva di premiare e punire i Comuni in base ai loro
comportamenti virtuosi o meno, senza ovviamente fornire criteri e
indici per definire questa virtuosità. La Regione può e deve
chiedere il rispetto degli equilibri di bilancio e dei vincoli
della finanza pubblica, non altro".
Il relatore inoltre evidenzia che l'articolato prevede che i
fondi siano erogati in relazione alle effettive necessità di
cassa comunicate e dimostrate dagli enti locali, ma c'è di più,
in negativo: le verifiche e le ispezioni promosse dalla Regione
nei confronti dei Comuni, con una Giunta che vuole imporre in
modo ideologico il proprio pensiero unico ai Comuni.
"Condividiamo molte delle critiche mosse dai Comuni a questa
riforma, soprattutto laddove si prevede che se la Regione
sostituisse trasferimenti regionali spettanti agli Enti
locali con una addizionale sui tributi regionali o locali, le
eventuali variazioni negative di gettito prodotte dovrebbero
essere imputate all'ente locale e non potrebbero essere
compensate da specifiche assegnazioni integrative regionali. In
questo modo la Regione determinerebbe con suoi atti squilibri nei
bilanci degli Enti locali, perché se i trasferimenti regionali
sono attribuiti secondo la logica dei costi standard, qualora
venissero fiscalizzati e si creassero variazioni negative di
gettito è evidente che il Comune potrebbe trovarsi in una
situazione deficitaria, oppure sarebbe costretto ad aumentare la
pressione fiscale determinando di fatto una disparità iniqua fra
i territori".
"Tra tante criticità, scelte ideologiche, volontà di soffocare le
municipalità, sopraffazione del territorio, vi sono anche
elementi apprezzabili, di cui alcuni previsti dagli orientamenti
nazionali. Ci riferiamo al fondo investimento introdotto con
emendamento della Giunta, ma anche alla certezza di bilancio che
consentirà ai Comuni di approvare il proprio bilancio di
previsione anche alla fine dell'esercizio precedente".
"Gli elementi di novità introdotti e da noi giudicati con favore
oggettivamente sono una goccia nel mare delle critiche che
vengono mosse a questa riforma da chi dovrà usare questi
strumenti, ovvero i Comuni" - è la conclusione di Ziberna che
giustifica così il giudizio profondamente negativo su questo
disegno di legge e lamenta il disinteresse della maggioranza
verso le proposte delle opposizioni, che si evince anche dal
fatto di porre contestualmente sul tavolo molti argomenti di
particolare rilievo che i Gruppi avrebbero dovuto poter
approfondire.
(immagini tv)
(segue)