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CR: finanza locale, relatore minoranza Ziberna (5)

30.06.2015
12:32
(ACON) Trieste, 30 giu - MPB - Sono moltissime le criticità del provvedimento sulla finanza locale per il relatore di minoranza Rodolfo Ziberna (FI), secondo il quale la Giunta con il ddl ha inteso privilegiare non già i comuni bensì le loro Unioni: "Manca un'adeguata rappresentazione di funzioni, compiti e servizi dei Comuni, e non già delle Uti, che devono essere finanziate in quanto tali. Manca la previsione inequivocabile che le risorse debbano essere destinate al finanziamento delle funzioni fondamentali e dei livelli essenziali dei servizi pubblici locali".

Per Ziberna "la Giunta ha ritenuto di scegliere le Unioni quali destinatarie prioritarie dei trasferimenti regionali, determinando con ciò uno squilibrio di risorse a sfavore dei bilanci dei Comuni, i quali mantengono la titolarità e quindi la spesa per molte funzioni e servizi e rischiano di dover aumentare la pressione fiscale. Che la Giunta voglia entrare a gamba tesa nelle competenze e nelle prerogative municipali emerge in tutta la sua evidenza con quanto previsto all'articolo 6, comma 4, laddove si riserva di premiare e punire i Comuni in base ai loro comportamenti virtuosi o meno, senza ovviamente fornire criteri e indici per definire questa virtuosità. La Regione può e deve chiedere il rispetto degli equilibri di bilancio e dei vincoli della finanza pubblica, non altro".

Il relatore inoltre evidenzia che l'articolato prevede che i fondi siano erogati in relazione alle effettive necessità di cassa comunicate e dimostrate dagli enti locali, ma c'è di più, in negativo: le verifiche e le ispezioni promosse dalla Regione nei confronti dei Comuni, con una Giunta che vuole imporre in modo ideologico il proprio pensiero unico ai Comuni.

"Condividiamo molte delle critiche mosse dai Comuni a questa riforma, soprattutto laddove si prevede che se la Regione sostituisse trasferimenti regionali spettanti agli Enti locali con una addizionale sui tributi regionali o locali, le eventuali variazioni negative di gettito prodotte dovrebbero essere imputate all'ente locale e non potrebbero essere compensate da specifiche assegnazioni integrative regionali. In questo modo la Regione determinerebbe con suoi atti squilibri nei bilanci degli Enti locali, perché se i trasferimenti regionali sono attribuiti secondo la logica dei costi standard, qualora venissero fiscalizzati e si creassero variazioni negative di gettito è evidente che il Comune potrebbe trovarsi in una situazione deficitaria, oppure sarebbe costretto ad aumentare la pressione fiscale determinando di fatto una disparità iniqua fra i territori".

"Tra tante criticità, scelte ideologiche, volontà di soffocare le municipalità, sopraffazione del territorio, vi sono anche elementi apprezzabili, di cui alcuni previsti dagli orientamenti nazionali. Ci riferiamo al fondo investimento introdotto con emendamento della Giunta, ma anche alla certezza di bilancio che consentirà ai Comuni di approvare il proprio bilancio di previsione anche alla fine dell'esercizio precedente".

"Gli elementi di novità introdotti e da noi giudicati con favore oggettivamente sono una goccia nel mare delle critiche che vengono mosse a questa riforma da chi dovrà usare questi strumenti, ovvero i Comuni" - è la conclusione di Ziberna che giustifica così il giudizio profondamente negativo su questo disegno di legge e lamenta il disinteresse della maggioranza verso le proposte delle opposizioni, che si evince anche dal fatto di porre contestualmente sul tavolo molti argomenti di particolare rilievo che i Gruppi avrebbero dovuto poter approfondire.

(immagini tv)

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