CR: riordino attività produttive, relatore minoranza Colautti (4)
(ACON) Trieste, 1 lug - MPB - Un provvedimento che rispetta le
formule omnibus e di manutenzione permanente, confermando una
peculiarità della legislatura.
Un preambolo che Alessandro Colautti (NCD) relatore di minoranza,
definisce non solo ironico, ma con il quale vuole sottolineare
alcuni aspetti importanti, ovvero che stare al governo significa
stare sui problemi; che le opposizioni non si abbandonano a
tecniche di filibustering; che l'atteggiamento propositivo non è
dettato da incapacità di fare opposizione, ma è la dimostrazione
che non si intende rifuggire dalle questioni di merito,
soprattutto quando queste riguardano economia, lavoro e
occupazione.
Tuttavia, per Colautti - che ha ricordato i veloce iter del
provvedimento - la mancanza di una seria programmazione delle
proposte legislative giuntali alterna momenti di inattività a
situazioni di ingorgo nel lavoro del Consiglio regionale, con il
rischio di produrre leggi con una non sufficiente ponderazione
anche dal punto di vista della tecnica legislativa. Proprio per
questo - sottolinea - abbiamo chiesto e ottenuto di stralciare le
parti riguardanti la caccia e la pesca, che nulla avevano a che
vedere con l'urgenza in materia di attività produttive che
costituiscono e motivano la necessità di procedere con una legge
omnibus.
In questa fase si possono però sicuramente apprezzare alcune
proposte presentate dalla Giunta regionale in Commissione, come
lo sforzo di rendere maggiormente operativo il Comitato tecnico
di valutazione con l'obiettivo di abbreviare il tempo di evasione
delle pratiche. Significativo che la sua composizione preveda la
presenza di esperti in possesso di competenze tecniche specifiche
e di non poca importanza la previsione dell'ampliamento delle sue
competenze.
Di rilievo la modifica che ha lo scopo di agevolare i Consorzi di
sviluppo industriale, stabilendo che il termine del 30 settembre
2015 per la rendicontazione delle opere realizzate con le
economie e al reimpiego dell'IVA derivanti dalle opere realizzate
con i finanziamenti già erogati ai sensi degli articoli 15 e 15
bis della legge regionale 3/1999, sia prorogato al 30 settembre
2016, come l'emendamento per agevolare i Consorzi stessi
nell'avvio delle complesse operazioni di fusione previste dalla
l.r. 3/2015.
Altrettanto importante l'emendamento che ha lo scopo di
individuare l'ambito territoriale - inserendo anche alle zone D1
che sono a tutti gli effetti aree industriali, ma non considerate
dalla legge regionale - di applicazione del contratto di
insediamento negli agglomerati industriali di competenza dei
Consorzi di sviluppo locale e di Distretti industriali, come
quello che, a fronte del superamento delle vecchie ASDI,
riconoscere a fianco del cluster dell'agroalimentare anche quelli
del legno-arredo e metalmeccanico, salvaguardando la positiva
esperienza di questi settori produttivi.
Da evidenziare anche l'emendamento che, partendo dal fatto
acclarato che le Amministrazioni locale e regionale del FVG sono
tra le più virtuose in Italia nei tempi di pagamento, modifica la
norma vigente estendendo il sostegno offerto dalla Sezione
smobilizzo crediti PA, allargando le ipotesi di smobilizzo alle
pretese vantate anche presso alle altre pubbliche amministrazioni
italiane da imprese che hanno sede operativa in FVG per crediti
sorti nel corso dello svolgimento dell'attività sul territorio
regionale, allo scopo di sfruttare appieno e comunque a favore
del sistema economico locale la spinta alla liquidità offerta
dallo strumento di agevolazione.
Da qui la nostra astensione in Commissione. In Aula vorremmo che
l'attenzione venisse posta sulle richieste di miglioramento del
testo che produrremo; dall'atteggiamento della Giunta e della
maggioranza sul merito delle stesse ne discenderà anche il nostro
voto finale.
(immagini tv)
(segue)