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CR: riordino attività produttive, relatore minoranza Colautti (4)

01.07.2015
15:18
(ACON) Trieste, 1 lug - MPB - Un provvedimento che rispetta le formule omnibus e di manutenzione permanente, confermando una peculiarità della legislatura.

Un preambolo che Alessandro Colautti (NCD) relatore di minoranza, definisce non solo ironico, ma con il quale vuole sottolineare alcuni aspetti importanti, ovvero che stare al governo significa stare sui problemi; che le opposizioni non si abbandonano a tecniche di filibustering; che l'atteggiamento propositivo non è dettato da incapacità di fare opposizione, ma è la dimostrazione che non si intende rifuggire dalle questioni di merito, soprattutto quando queste riguardano economia, lavoro e occupazione.

Tuttavia, per Colautti - che ha ricordato i veloce iter del provvedimento - la mancanza di una seria programmazione delle proposte legislative giuntali alterna momenti di inattività a situazioni di ingorgo nel lavoro del Consiglio regionale, con il rischio di produrre leggi con una non sufficiente ponderazione anche dal punto di vista della tecnica legislativa. Proprio per questo - sottolinea - abbiamo chiesto e ottenuto di stralciare le parti riguardanti la caccia e la pesca, che nulla avevano a che vedere con l'urgenza in materia di attività produttive che costituiscono e motivano la necessità di procedere con una legge omnibus.

In questa fase si possono però sicuramente apprezzare alcune proposte presentate dalla Giunta regionale in Commissione, come lo sforzo di rendere maggiormente operativo il Comitato tecnico di valutazione con l'obiettivo di abbreviare il tempo di evasione delle pratiche. Significativo che la sua composizione preveda la presenza di esperti in possesso di competenze tecniche specifiche e di non poca importanza la previsione dell'ampliamento delle sue competenze.

Di rilievo la modifica che ha lo scopo di agevolare i Consorzi di sviluppo industriale, stabilendo che il termine del 30 settembre 2015 per la rendicontazione delle opere realizzate con le economie e al reimpiego dell'IVA derivanti dalle opere realizzate con i finanziamenti già erogati ai sensi degli articoli 15 e 15 bis della legge regionale 3/1999, sia prorogato al 30 settembre 2016, come l'emendamento per agevolare i Consorzi stessi nell'avvio delle complesse operazioni di fusione previste dalla l.r. 3/2015.

Altrettanto importante l'emendamento che ha lo scopo di individuare l'ambito territoriale - inserendo anche alle zone D1 che sono a tutti gli effetti aree industriali, ma non considerate dalla legge regionale - di applicazione del contratto di insediamento negli agglomerati industriali di competenza dei Consorzi di sviluppo locale e di Distretti industriali, come quello che, a fronte del superamento delle vecchie ASDI, riconoscere a fianco del cluster dell'agroalimentare anche quelli del legno-arredo e metalmeccanico, salvaguardando la positiva esperienza di questi settori produttivi.

Da evidenziare anche l'emendamento che, partendo dal fatto acclarato che le Amministrazioni locale e regionale del FVG sono tra le più virtuose in Italia nei tempi di pagamento, modifica la norma vigente estendendo il sostegno offerto dalla Sezione smobilizzo crediti PA, allargando le ipotesi di smobilizzo alle pretese vantate anche presso alle altre pubbliche amministrazioni italiane da imprese che hanno sede operativa in FVG per crediti sorti nel corso dello svolgimento dell'attività sul territorio regionale, allo scopo di sfruttare appieno e comunque a favore del sistema economico locale la spinta alla liquidità offerta dallo strumento di agevolazione. Da qui la nostra astensione in Commissione. In Aula vorremmo che l'attenzione venisse posta sulle richieste di miglioramento del testo che produrremo; dall'atteggiamento della Giunta e della maggioranza sul merito delle stesse ne discenderà anche il nostro voto finale.

(immagini tv)

(segue)