Citt: Paviotti, Uti cervignanese, ingiusto il no a Torviscosa
(ACON) Trieste, 1 lug - COM/MPB - La Giunta regionale ha
deliberato in via definitiva di non accogliere la richiesta
avanzata dal Comune di Torviscosa di aggregarsi alla Unione del
cervignanese in luogo di quella del latisanese.
In merito interviene il consigliere Pietro Paviotti (Citt)
ricordando di essere stato relatore della L.R. 26/2014 che
istituisce le nuove Unioni territoriali intercomunali (Uti) e di
conoscere bene il testo oltre che la autentica volontà del
legislatore.
"Ricordo allora - dice Paviotti - che il Consiglio regionale,
nello scrivere la legge, ha inteso concedere ai comuni posti a
confine tra due Uti la possibilità di avanzare motivata richiesta
di spostamento. È francamente difficile sostenere che Torviscosa
non disponga dei 5 requisiti richiesti dalla legge. Parliamo
infatti di un comune demograficamente di limitate dimensioni, il
cui spostamento da un ambito all'altro non provoca certo
disequilibri; la contiguità territoriale è evidente e il rapporto
di quella comunità con il cervignanese e con il palmarino (con
Bagnaria Arsa in particolare) è storico e fortemente consolidato;
l'appartenenza alla medesima Azienda sanitaria è rispettata;
esiste un consolidato rapporto istituzionale, costituito anche da
una pluralità di partecipazioni comuni in Enti o società
pubbliche e nelle connesse attività amministrative gestite
assieme o in convenzione.
"Per questi motivi ritengo la decisione sbagliata e deludente
perché viziata da un'evidente intromissione partitica di una
parte seppure minoritaria del Pd della Bassa, del Sangiorgino in
particolare, che ha voluto interferire su quella che era e doveva
rimanere una scelta di spettanza esclusiva del Consiglio comunale
di Torviscosa, valutata successivamente dalla Giunta regionale ma
su basi tecniche e giuridiche, avendo tra l'altro un'ampia
possibilità di deroga a tali criteri di cui peraltro Torviscosa
non ha nemmeno necessità.
"Vale anche la pena ricordare che, in contrasto alla posizione
contraria di una parte minoritaria del Pd della Bassa friulana,
si è espressa invece favorevolmente all'ipotesi di spostamento la
quasi totalità dei sindaci interessati. Riesce francamente
difficile capire perché Spilimbergo, San Giorgio della
Richinvelda, Sagrado, Zoppola e Fontanafredda abbiano visto
approvate le loro richieste e Torviscosa invece no.
"Analizziamo per un attimo la conseguenza di questa irragionevole
decisione: il Comune di Torviscosa, che da mesi lavora alla luce
del sole con i Comuni del cervignanese e del palmarino alla
costituzione di una Unione territoriale, si vede costretto suo
malgrado a doversi reinserire in un ambito diverso da quello che
aveva scelto. Dovrebbe cioè collaborare con chi gli ha impedito
di vedere realizzata una sua legittima aspettativa. A chi giova
tutto ciò? A nessuno. E soprattutto non giova alla Uti del
latisanese e del sangiorgino, che si ritroveranno un Comune mal
disposto per evidenti e comprensibili motivi.
"A questo punto chiediamoci: perché è successo questo fatto così
irragionevole e sbagliato? È successo perché qualcuno ha voluto
mostrare i muscoli e, diciamo così, far vedere chi comanda. La
storia ci insegna che chi usa i muscoli lo fa per nascondere la
propria debolezza".