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Citt: Paviotti, Uti cervignanese, ingiusto il no a Torviscosa

01.07.2015
16:09
(ACON) Trieste, 1 lug - COM/MPB - La Giunta regionale ha deliberato in via definitiva di non accogliere la richiesta avanzata dal Comune di Torviscosa di aggregarsi alla Unione del cervignanese in luogo di quella del latisanese.

In merito interviene il consigliere Pietro Paviotti (Citt) ricordando di essere stato relatore della L.R. 26/2014 che istituisce le nuove Unioni territoriali intercomunali (Uti) e di conoscere bene il testo oltre che la autentica volontà del legislatore.

"Ricordo allora - dice Paviotti - che il Consiglio regionale, nello scrivere la legge, ha inteso concedere ai comuni posti a confine tra due Uti la possibilità di avanzare motivata richiesta di spostamento. È francamente difficile sostenere che Torviscosa non disponga dei 5 requisiti richiesti dalla legge. Parliamo infatti di un comune demograficamente di limitate dimensioni, il cui spostamento da un ambito all'altro non provoca certo disequilibri; la contiguità territoriale è evidente e il rapporto di quella comunità con il cervignanese e con il palmarino (con Bagnaria Arsa in particolare) è storico e fortemente consolidato; l'appartenenza alla medesima Azienda sanitaria è rispettata; esiste un consolidato rapporto istituzionale, costituito anche da una pluralità di partecipazioni comuni in Enti o società pubbliche e nelle connesse attività amministrative gestite assieme o in convenzione.

"Per questi motivi ritengo la decisione sbagliata e deludente perché viziata da un'evidente intromissione partitica di una parte seppure minoritaria del Pd della Bassa, del Sangiorgino in particolare, che ha voluto interferire su quella che era e doveva rimanere una scelta di spettanza esclusiva del Consiglio comunale di Torviscosa, valutata successivamente dalla Giunta regionale ma su basi tecniche e giuridiche, avendo tra l'altro un'ampia possibilità di deroga a tali criteri di cui peraltro Torviscosa non ha nemmeno necessità.

"Vale anche la pena ricordare che, in contrasto alla posizione contraria di una parte minoritaria del Pd della Bassa friulana, si è espressa invece favorevolmente all'ipotesi di spostamento la quasi totalità dei sindaci interessati. Riesce francamente difficile capire perché Spilimbergo, San Giorgio della Richinvelda, Sagrado, Zoppola e Fontanafredda abbiano visto approvate le loro richieste e Torviscosa invece no.

"Analizziamo per un attimo la conseguenza di questa irragionevole decisione: il Comune di Torviscosa, che da mesi lavora alla luce del sole con i Comuni del cervignanese e del palmarino alla costituzione di una Unione territoriale, si vede costretto suo malgrado a doversi reinserire in un ambito diverso da quello che aveva scelto. Dovrebbe cioè collaborare con chi gli ha impedito di vedere realizzata una sua legittima aspettativa. A chi giova tutto ciò? A nessuno. E soprattutto non giova alla Uti del latisanese e del sangiorgino, che si ritroveranno un Comune mal disposto per evidenti e comprensibili motivi.

"A questo punto chiediamoci: perché è successo questo fatto così irragionevole e sbagliato? È successo perché qualcuno ha voluto mostrare i muscoli e, diciamo così, far vedere chi comanda. La storia ci insegna che chi usa i muscoli lo fa per nascondere la propria debolezza".