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Roma: audizione Iacop su norme attuazione, Paritetica e Statuto

02.07.2015
12:27
(ACON) Trieste, 2 lug - COM/AB - Audizione del presidente del Consiglio regionale del FVG Franco Iacop a Roma, a palazzo San Macuto, alla Commissione parlamentare per le questioni regionali, incentrata sulle norme di attuazione, il lavoro della Commissione paritetica e l'adeguamento dello Statuto di autonomia.

Iacop ha esordito evidenziando l'utilità di confermare le norme di attuazione, che sono una peculiarità delle Autonomie speciali e che dovrebbero essere mantenute nel nuovo quadro costituzionale che va delineandosi. Anzi, potrebbero essere utilizzate anche per integrare e interpretare il contenuto dello Statuto, rendendolo attuale e coerente con l'intero ordinamento giuridico.

Proprio in riferimento alle norme di attuazione, il presidente Iacop ha aggiunto che il lavoro svolto fin qui dalla Commissione paritetica può essere considerato positivo, e anche se lo Statuto le affida una funzione meramente consultiva nel procedimento di formazione dell'atto legislativo, la giurisprudenza della Corte costituzionale ne ha rafforzato il ruolo inibendo l'introduzione unilaterale da parte del Governo nazionale di modifiche sostanziali al testo concordato in sede di Commissione. Nell'esperienza applicativa, pertanto, il procedimento di formazione degli atti legislativi recanti norme di attuazione statutaria ha assunto una natura consensuale, con un ruolo determinate della Commissione paritetica quale sede di elaborazione e condivisione delle scelte politico-normative.

Per migliorare i meccanismi di funzionamento della Commissione paritetica, Iacop ha suggerito l'introduzione di regole procedurali più dettagliate, che potrebbe dare maggiore certezza ai tempi di svolgimento e facilitare il superamento di quegli ostacoli che talora gli schemi di norme di attuazione incontrano nell'acquisizione dei pareri dei ministeri competenti e che rallentano o bloccano l'avanzamento del provvedimento. Sarebbe inoltre opportuna l'introduzione di una regolamentazione del procedimento di formazione dei decreti legislativi di attuazione statutaria che disciplini l'iniziativa e i tempi della fase istruttoria, cui potrebbe aggiungersi una disciplina della nomina dei componenti e della presidenza della Commissione paritetica e del funzionamento della stessa.

Sulla questione relativa alla rivalutazione della specialità, il presidente Iacop ha quindi posto l'accento sulla necessità dell'intesa per l'adeguamento degli Statuti speciali, che costituisce senza dubbio un'importante garanzia diretta a evitare modifiche unilaterali da parte del Parlamento. Tuttavia, non è chiaro in quale fase del procedimento di revisione degli Statuti debba collocarsi l'intesa, quali sono gli organi statali e regionali competenti a esprimerla, quali effetti possono discendere dalla mancanza dell'intesa e, in particolare, se le intese raggiunte possano vincolare il Parlamento, tenuto conto del rango costituzionale delle leggi di revisione degli Statuti speciali, non inferiore quindi alla stessa legge costituzionale che prevede l'intesa. Tutte questioni sulle quali pertanto andrebbe fatta chiarezza.

Iacop ha infine auspicato che sia costituzionalmente previsto il principio pattizio in materia di coordinamento della finanza pubblica, l'introduzione di una norma di attuazione che definisca, per ciascuno Statuto, i confini e il perimetro delle rispettive competenze di Stato e Regioni, nonché l'introduzione di un referendum regionale confermativo sulle modifiche statutarie.