NCD: Colautti, bocciata scelta Giunta di non difendere l'autonomia
(ACON) Trieste, 7 lug - COM/AB - Il convitato di pietra
dell'inizio della discussione della variazione di bilancio è la
sentenza della Corte costituzionale (dell'1 luglio) che, nei
fatti, ha punito la scelta della Giunta di non difendere
l'autonomia regionale per concludere l'accordo
Serracchiani-Padoan. La sentenza dimostra anche che l'avversità
dell'opposizione alla scelta della maggioranza non era dettata da
uno sterile attacco politico, ma voleva mettere in salvaguardia
il FVG dal libero prelievo da parte dello Stato delle nostre
risorse".
Il capogruppo in Consiglio regionale del Nuovo Centrodestra,
Alessandro Colautti, ha messo all'evidenza della Commissione che
sta lavorando sulla variazione di bilancio un dato, arrivato con
la sentenza costituzionale, che non può essere rubricato come
poco influente.
"La scelta della Giunta - ha precisato Colautti - di non
mantenere i ricorsi contro una normativa statale che prevarica la
nostra autonomia statutaria, ma anche la decisione di non
usufruire di eventuali sentenze favorevoli di altre Regioni a
statuto speciale, in particolar modo nel settore della sanità
relativamente alle norme di accantonamento, fa perdere il 2% di
risorse su un ammontare di 2 miliardi e mezzo".
"Pur di chiudere il patto Serracchiani-Padoan la Giunta non ha
previsto nessuna clausola di salvaguardia per il FVG al prelievo
dello Stato dei nostri soldi per andare a coprire il debito
pubblico nazionale. Il Trentino Alto Adige, invece, aveva posto
un limite del 10% al prelievo delle proprie risorse e, in caso di
sforamento, aveva ottenuto che lo Stato dovesse procedere alla
contrattazione con la Regione".
"Il rischio di cedere parte dell'autonomia - conclude Colautti -
a seguito di tale decisione è stato evidenziato anche nella
relazione della Corte dei conti".