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NCD: Colautti, bocciata scelta Giunta di non difendere l'autonomia

07.07.2015
16:56
(ACON) Trieste, 7 lug - COM/AB - Il convitato di pietra dell'inizio della discussione della variazione di bilancio è la sentenza della Corte costituzionale (dell'1 luglio) che, nei fatti, ha punito la scelta della Giunta di non difendere l'autonomia regionale per concludere l'accordo Serracchiani-Padoan. La sentenza dimostra anche che l'avversità dell'opposizione alla scelta della maggioranza non era dettata da uno sterile attacco politico, ma voleva mettere in salvaguardia il FVG dal libero prelievo da parte dello Stato delle nostre risorse". Il capogruppo in Consiglio regionale del Nuovo Centrodestra, Alessandro Colautti, ha messo all'evidenza della Commissione che sta lavorando sulla variazione di bilancio un dato, arrivato con la sentenza costituzionale, che non può essere rubricato come poco influente. "La scelta della Giunta - ha precisato Colautti - di non mantenere i ricorsi contro una normativa statale che prevarica la nostra autonomia statutaria, ma anche la decisione di non usufruire di eventuali sentenze favorevoli di altre Regioni a statuto speciale, in particolar modo nel settore della sanità relativamente alle norme di accantonamento, fa perdere il 2% di risorse su un ammontare di 2 miliardi e mezzo". "Pur di chiudere il patto Serracchiani-Padoan la Giunta non ha previsto nessuna clausola di salvaguardia per il FVG al prelievo dello Stato dei nostri soldi per andare a coprire il debito pubblico nazionale. Il Trentino Alto Adige, invece, aveva posto un limite del 10% al prelievo delle proprie risorse e, in caso di sforamento, aveva ottenuto che lo Stato dovesse procedere alla contrattazione con la Regione". "Il rischio di cedere parte dell'autonomia - conclude Colautti - a seguito di tale decisione è stato evidenziato anche nella relazione della Corte dei conti".