Bruxelles: presidente Iacop a lavori Comitato delle Regioni e CALRE
(ACON) Bruxelles, 9 lug - COM/AB - Comitato delle Regioni e
Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee (CALRE)
nell'agenda settimanale a Bruxelles, lavori ai quali ha preso
parte il presidente del Consiglio regionale del FVG Franco Iacop
come membro effettivo del Comitato e coordinatore delle Speciali
alla CALRE.
La situazione della Grecia ha catalizzato l'avvio della sessione
plenaria del Comitato delle Regioni, sul cui tavolo sono quindi
stati affrontati temi quali migrazione, alimentazione sostenibile
e migliore funzionamento dell'Ue.
Nel merito, il presidente Iacop ha condiviso un emendamento sulla
collaborazione con i Governi stabili del nord Africa, che ha
l'obiettivo di ridurre le partenze e dunque i rischi di morte in
mare. È necessario - è stato sottolineato - che l'Ue stanzi
ulteriori fondi ai Governi degli Stati membri che si affacciano
sul Mediterraneo per dare modo di operare per il salvataggio in
mare, per la costituzione di aree attrezzate per l'accoglienza -
se necessario anche sulle coste nord africane - e per
l'ammodernamento di strumenti di controllo per limitare le
partenze.
Iacop ha quindi ottenuto - sul tema dell'alimentazione
sostenibile - l'approvazione di un emendamento con il quale si
chiede che siano favoriti e potenziati percorsi di collaborazione
costante e di raccordo con i diversi livelli legislativi dell'Ue,
degli Stati e delle Regioni europee, affinché venga al più presto
approvata una revisione della normativa su tracciabilità ed
etichettatura dei prodotti, per mettere i consumatori in grado di
decidere sul loro utilizzo consapevole, anche grazie al
riconoscimento delle filiere completamente OGM free.
Analogo emendamento del presidente Iacop è stato approvato con
riferimento al parere sul Programma di lavoro della Commissione
europea per l'annualità 2016 nel contesto della produzione
alimentare locale, in particolare dei prodotti agroalimentari di
qualità certificata DOP e IPG, con i loro standard di eccellenza
definiti da rigorosi disciplinari di produzione.
E ancora un emendamento a firma Iacop è stato inserito nel parere
sul rafforzamento della democrazia rappresentativa e
partecipativa: in esso si evidenzia il ruolo dei diversi livelli
legislativi dell'UE, degli Stati membri e delle Regioni, in
ossequio al principio della multilevel governance.
Parallelamente al Comitato delle Regioni si è riunito il Gruppo
di lavoro su immigrazione e politiche sociali della CALRE, dove è
stata illustrata la nuova agenda europea su migrazione e sistema
di accoglienza nelle diverse declinazioni della Commissione, del
Comitato delle Regioni e del Governo italiano ed è stata
approvata una dichiarazione con una serie di raccomandazioni agli
Stati e all'Ue.
Per una Regione come il FVG, ha evidenziato Iacop, è essenziale
che le politiche europee in materia di frontiere siano fondate su
una maggior condivisione della responsabilità nel controllo e
nella relativa gestione, anche attraverso l'introduzione di
procedure di solidarietà a livello finanziario, operativo e di
accoglienza. La prospettiva, che deve includere la cooperazione
con i Paesi di origine, deve quindi abbandonare il carattere
emergenziale a favore di una strategia di sviluppo fondata sulla
sostenibilità nel lungo periodo. Inoltre, non va trascurato il
ruolo delle autorità regionali e locali, oltre a quello di
ulteriori soggetti, che rappresentano il primo punto di contatto
con i migranti e, in virtù di ciò, contribuiscono ad assicurare
la sussidiarietà, la proporzionalità e l'impatto delle politiche
in questo settore.
Ultimo impegno del presidente Iacop è stato il suo intervento
come relatore, sempre alla CALRE, per illustrare le potenzialità
della collaborazione dei Consigli regionali con le Giunte di
Regioni europee aventi poteri legislativi. La centralità che tali
Regioni assumono nell'elaborazione e attuazione della normativa
europea nelle materie di propria competenza dovrebbe comportare
maggior riconoscimento di tale ruolo da parte delle Istituzioni
europee che, in ultima analisi, andrebbe sancito in maniera
formale attraverso una modifica dei Trattati.