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GM: Piccin, no a chiusura Camera di commercio Pordenone

09.07.2015
15:44
(ACON) Trieste, 9 lug - COM/AB - "Non è ammissibile perdere un luogo di incontro e di servizio per le imprese pordenonesi. Non importa che si chiami Camera di commercio di Pordenone o di Udine, ciò che è fondamentale è la presenza di un presidio nella Destra Tagliamento a servizio delle imprese".

Così Mara Piccin, consigliera regionale di opposizione, commenta la notizia di un emendamento presentato alla Camera dei deputati che va a sopprimere l'ente camerale pordenonese.

"Oltre ai contributi al tessuto economico-sociale, la Camera di commercio - continua Piccin - si caratterizza nel territorio come punto di primo orientamento sia per le imprese già avviate, che per i giovani che vogliono avviare un'impresa, offrendo servizi gratuiti e indispensabili di supporto tecnico-burocratico e giuridico-amministrativo. Per un territorio sano e fiorente dal punto di vista imprenditoriale, è indispensabile l'accesso a una struttura che garantisca determinate funzioni e che abbia specifiche competenze".

La consigliera auspica il mantenimento di una sede operativa di servizi alle imprese nella Destra Tagliamento: "Invierò una lettera a tutti i parlamentari della regione per chiedere che a Pordenone rimanga una sede operativa, che sia idonea a garantire tutti i servizi che a oggi sono erogati alle imprese dalla Camera di commercio".

Piccin conclude: "Una mozione, votata all'unanimità in Consiglio regionale poche settimane fa, impegnava la Giunta Serracchiani a difendere il territorio pordenonese dal depauperamento istituzionale ed economico. A quanto sembra, però, alla governatrice stanno più a cuore i salotti romani che le problematiche pordenonesi".