FI: Ziberna e Novelli, contro la tortura ma sostegno a forze polizia
(ACON) Trieste, 12 lug - COM/AB - "Non sappiamo quanto i
cittadini siano a conoscenza di come sotto il nome della
cosiddetta legge anti-tortura attualmente all'esame del
Parlamento in realtà si celi una legge che otterrà l'effetto di
un disimpegno delle forze di polizia nei conflitti con i
delinquenti e criminali, con un conseguente calo della sicurezza
dei cittadini e del territorio".
Lo hanno affermato i consiglieri regionali di Forza Italia
Rodolfo Ziberna e Roberto Novelli nel corso dell'incontro con il
segretario del Sindacato autonomo di Polizia di Trieste, Lorenzo
Tamaro, in occasione della manifestazione promossa dal SAP
proprio per far conoscere i contenuti del progetto di legge in
discussione al Parlamento.
"Nessun cittadino - hanno aggiunto Ziberna e Novelli - può essere
favorevole alla tortura e tantomeno un agente di polizia, che ha
il compito di tutelare e non di minacciare l'incolumità dei
cittadini. Ecco perché appare assai scorretto denominare in tal
modo questo progetto di legge, che nasce su spinta europea e
sull'onda dei gravi fatti accaduti a Genova. E' assolutamente
giusto che chi sbaglia debba pagare, a maggior ragione se si
tratti di chi è preposto alla sicurezza pubblica. Ma l'agente di
polizia deve essere messo nelle condizioni di tutelarsi davanti
ad azioni ricattatorie dei criminali con false accuse mosse verso
i poliziotti, ai confini tra il lecito e l'illecito troppo
spostati a beneficio di chi delinque. Il codice penale italiano
già prevede reati come il sequestro di persona, la violenza
privata, le lesioni dolose, l'abuso d'ufficio, peraltro aggravati
se commessi da un pubblico ufficiale. Questo progetto di legge
non definisce ciò che è lecito e ciò che non lo è, ponendo a
rischio l'operatività dei poliziotti che potrebbero essere sempre
più a rischio di facili quanto false denunce ed un'immediata
gogna mediatica".
"Per questa ragione - hanno concluso i due consiglieri regionali
azzurri - noi siamo, e non potremmo non esserlo, senza dubbio
contro la tortura, retaggio di tempi passati e regimi totalitari
che non hanno radici in Italia, ma siamo al fianco di chi
quotidianamente già oggi pone a repentaglio la propria incolumità
per salvaguardare la nostra sicurezza, e faremo tutto ciò che è
nelle nostre possibilità per elevare la sicurezza dei cittadini,
diversamente da ciò che una certa sinistra sta facendo".